Prestiti per Pensionati, le novità del settore
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Prestiti per Pensionati, le novità del settore

29 ottobre 2018 | 13:28


Lo scopo delle nuove normative è quello di fornire la massima tutela e protezione


Di recente sono uscite alcune novità circa i prestiti per pensionati. Il legislatore ha esteso anche a questa categoria la possibilità di contrarre prestiti personali che prevedono trattenuta diretta della rata direttamente sulla pensione.

Lo scopo delle nuove normative è quello di fornire la massima tutela e protezione ai pensionati, per questo l’INPS ha creato un’informativa che riporta tutte le modalità e le condizioni di accesso verso il prestito e in particolare per quelli che prevedono una trattenuta diretta.

Secondo quanto diffuso dal sito prestiperpensionatiok.it, punto di riferimento per quel che riguarda i prestiti a pensionati inps, il pensionato può liberamente scegliere di richiedere un prestito a un ente che non sia l’INPS, ma questo espone al rischio di cattive informazioni e quindi di una mancata consapevolezza da parte del richiedente circa i rischi che corre.

La tipologia di prestito che prevede la trattenuta diretta sul cedolino della pensione è la cosiddetta “cessione del quinto”, che viene così chiamata proprio perché la trattenuta non può superare il 20% di quanto percepito da un certo pensionato. La rata dunque dipende proprio dall’importo dell’assegno stesso.

Cessione del quinto per pensionati: i dettagli
Questa formula di prestito è stata ideata e calcolata al netto delle trattenute fiscali e previdenziali e questo per non intaccare l’importo della pensione minima stabilito annualmente per legge, questo deve garantire la dignità delle persone che non deve rischiare di percepire un assegno al di sotto della soglia di povertà.

Questo al contempo comporta che pensioni troppo basse come quelle da 400 o 500 euro impediscono l’accesso al credito perché non possono essere oggetto di cessione del quinto e anche al di fuori da questa formula diventa molto difficile finanziare.

Se un pensionato, però, dovesse disporre di più di una pensione allora sarebbe libero di richiedere il calcolo della cessione sulla somma dei due assegni percepiti, facilitando così l’accesso al credito. La durata del contratto di prestito per l’INPS non può andare oltre i 10 anni. Quindi bisogna essere capaci di restituire il prestito entro questo lasso di tempo.

Ci sono però alcune categorie di pensione che sono automaticamente escluse da questa forma di contratto di finanziamento come:

Pensioni e assegni sociali
Pensioni di invalidità civile
Assegni mensili per assistenza a pensionati inabili
Assegni di sostegno al reddito
Assegni al nucleo familiare
Pensioni con contitolarità

Come si accede al credito?
I pensionati che desidera richiedere questo prestito devono prima chiedere la comunicazione della credibilità della pensione, il documento serve proprio a fare il calcolo della somma massima erogabile e del tempo di restituzione del finanziamento.

La quota cedibile può essere richiesta soltanto dal pensionato stesso che quindi deve recarsi personalmente presso una qualsiasi sede dell’INPS. Questa tipologia di credito resta molto vantaggiosa dato che l’INPS ha chiesto convenzioni al fine di mantenere i tassi di interesse molto bassi.

Questo permette ai pensionati di risparmiare mantenendo una percentuale di TAEG piuttosto bassa. Il 3 ottobre 2018 l’INPS ha reso pubblici e disponibili i tassi soglia per il TAEG da utilizzare per i prestiti in cessione del quinto. Da questo punto di vista c’è massima trasparenza nel settore.