Public Speaking con Cicero, il corso di Marco Venturini
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Public Speaking con Cicero, il corso di Marco Venturini

25 maggio 2020 | 8:0


Si tratta, per essere più precisi, di un video corso che si fonda sul metodo Cicero, vale a dire un mazzo di carte che fornisce un valido aiuto nella preparazione dei discorsi


Parlare in pubblico senza timori non è una capacità innata, ma un’abilità che si può apprendere nel tempo e con i giusti insegnamenti: lo dimostra il corso di Public Speaking di Marco Venturini, a cui ci siamo rivolti per conoscere più da vicino i segreti di queste lezioni.

In che cosa consiste il tuo corso?

Si tratta, per essere più precisi, di un video corso che si fonda sul metodo Cicero, vale a dire un mazzo di carte che fornisce un valido aiuto nella preparazione dei discorsi e, ovviamente, nella loro esposizione. In tutto sono 26 le carte che compongono il mazzo di Cicero: esse sono state progettate e realizzate per consentire a chi le utilizza di imparare a scrivere e a strutturare i propri discorsi, analizzandoli con cura. Cicero può essere disposto ovunque, che si tratti di un pavimento, di un tavolo o perfino di un muro: basta avere a disposizione un po’ di nastro adesivo o del patafix, oltre a una superficie libera. Ciascuna carta può essere considerata come un contenitore che deve essere riempito: Cicero si basa su una struttura numerata che viene riempita da ognuno come meglio crede.

A chi si rivolge questo corso di public speaking?

Sono in tanti a poter trarre vantaggio da Cicero e dal corso online: per esempio coloro che si occupano di network marketing, ma anche gli startupper e i politici. Non vanno dimenticati, poi, i venditori, gli imprenditori e più in generale tutte le persone che sono chiamate a parlare in pubblico in occasione di un evento o di una cerimonia. Ma non è ancora tutto, perché il video corso è ideale anche per chiunque sia stato chiamato a parlare in pubblico per la prima volta e, quindi, non abbia un’esperienza alle spalle sotto questo aspetto. Insomma, se si vuole imparare a parlare a una platea, magari perché per il proprio lavoro si è coinvolti in presentazioni e discorsi, il mio corso è la soluzione su cui fare affidamento.

Che cosa si impara nel corso delle lezioni?

In tutto i video che compongono il corso sono 20: lo scopo è quello di favorire l’apprendimento delle tecniche dei comunicatori più bravi. Si impara come si scrive un discorso, partendo dall’inizio, focalizzandosi sul corpo e badando alla conclusione; e poi si capisce anche come quel discorso dovrà essere pronunciato. Cicero può essere considerato il riassunto delle tecniche di comunicazione in pubblico migliori che i leader di tutti i settori usano e hanno usato.

Puoi farci qualche esempio concreto?

Certo, ma prima di tutto ci tengo a ricordare che le lezioni non sono solo teoriche: sono presenti, infatti, anche dimostrazioni pratiche che aiutano a capire come si deve agire. Ecco, allora, delle tecniche preziose che permettono di superare l’ansia, uno dei problemi più comuni quando ci si ritrova a parlare davanti a un pubblico. Inoltre, le lezioni illustrano come fare per mandare a memoria un discorso in maniera efficace e al tempo stesso semplice. Non manca un focus dedicato alla voce, che è uno strumento molto prezioso per persuadere; e lo stesso dicasi per i gesti e il linguaggio del corpo in generale. Se è vero che lo scopo di qualsiasi public speaker è quello di coinvolgere chi lo ascolta, impedendo che la platea si annoi ma anzi lasciando il segno, ecco che grazie alle mie lezioni si ha l’opportunità di verificare in che modo devono essere esposti i temi che si affrontano, tenendo conto non solo degli obiettivi che ci si propone di raggiungere, ma anche delle caratteristiche del pubblico con cui si ha a che fare.

Hai creato Cicero da solo?

No, mi sono avvalso della collaborazione di personalità che sono delle vere autorità in materia: per esempio il professore di italiano Andrea Binasco, che insieme con Matteo Di Pascale aveva già dato vita a Fabula, un mazzo di carte concepito per la scrittura di racconti. Lo stesso Di Pascale ha messo a disposizione la propria competenza: lui è un consulente per aziende che si occupa di user experience e ha dato vita a Intuiti, un altro mazzo di carte questa volta orientato sulla creatività. È grazie alle loro capacità che i concetti più complessi sono stati semplificati e schematizzati, grazie a un mix perfetto di usabilità e creatività.

E di te che cosa puoi dire ai lettori?

Io sono uno spin doctor e consulente, ma mi occupo anche di formazione per la comunicazione efficace di professionisti e politici. Nel corso della mia carriera ha lavorato con centinaia di politici, non solo a livello locale ma anche a livello nazionale, collaborando con loro in occasione delle relative campagne elettorali allo scopo di intervenire sulla loro modalità di comunicazione dal vivo e online. Inoltre sono stato il primo speechwriter freelance del nostro Paese, e al riguardo tengo un corso di formazione: non ce ne sono altri dello stesso tipo in Italia. I miei corsi si svolgono sia online che offline. Infine mi occupo di scrittura, visto che collaboro con Il Fatto Quotidiano e sono un autore per la casa editrice Sperling & Kupfer.