Reazione alla cannabis light: i miti da sfatare
cannabis light | ARTICOLO SPONSORIZZATO

Reazione alla cannabis light: i miti da sfatare

30 giugno 2021 | 18:14


La diffidenza verso questo prodotto è ancora tanta: è dunque necessario fare chiarezza e superare alcune false credenze sulla marijuana


In virtù della legalizzazione della cannabis light (legge n.242 del 2016), in Italia si può assistere a una grande fioritura di grow shop e punti vendita legali di canapa e prodotti derivati. Tuttavia, la diffidenza verso questo prodotto è ancora tanta: è dunque necessario fare chiarezza e superare alcune false credenze sulla marijuana (a patto che essa sia di qualità, sicura e certificata).

Effetti della cannabis: un’introduzione

Come qualsiasi altra pianta, prodotto o sostanza, la cannabis ha effetti negativi così come positivi. Allo stesso modo in cui è possibile utilizzare a scopi diversi la cannabis (a scopo ricreativo o a scopo medico), gli effetti prodotti da diversi tipi di canapa (sativa o indica) possono cambiare molto.

Alcune reazioni possono essere stimolanti, provocare un insaziabile appetito o, al contrario intorpidire; tuttavia, a parte queste reazioni, sembra che gli effetti negativi spesso demonizzati siano in realtà molto poco diffusi anche tra i consumatori abituali. Ciò che più conta è restare nel range di legalità della cannabis light: in tal senso, in riferimento alla canapa sativa (cannabis light), non si ha alcun rischio di incorrere in conseguenze legali né di altro genere.

Si tratta, a conti fatti, di una demonizzazione: infatti, pensare che la cannabis sia di per sé dannosa e che per questo sia stata resa illegale, potrebbe non rivelarsi del tutto corretto. Si pensi, a tal proposito, a sostanze e prodotti perfettamente legali (alcool e tabacco in primo luogo), che tuttavia arrecano un gravissimo danno ai loro consumatori abituali.

D’altra parte (primo mito da esorcizzare), è appurato che alcool e sigarette inneschino dipendenza, portando il consumatore a farne un uso sempre più forte, dalle conseguenze potenzialmente letali. Non è invece testimoniato in nessun modo il luogo comune che vorrebbe la cannabis light come apri-pista per sostanze più pesanti.

Effetti della cannabis light sul corpo e la mente

Ad eccezione del luogo comune della fame che potrebbe sopravvenire (e non è detto che sia un male), ci sono vari miti da sfatare circa la cannabis: è un dato di fatto, nello specifico, che i suoi effetti, più che negativi, siano tanto positivi da aver meritato un posto anche in campo medico.

Con la cannabis light è possibile trattare sintomi di stress e ansia, nonché depressione. In questi casi, l’effetto pacifico della cannabis non può che essere definito positivo. Questo effetto benefico (dimostrato) smentisce perfettamente il luogo comune che vorrebbe la cannabis come causa di danni cerebrali (non confermato). E non occorre nemmeno dare per scontata l’opzione dell’assunzione mediante fumo: comode gocce di cbd oil ormai ampiamente diffuse in commercio, possono portare agli effetti desiderati, con un’assunzione del tutto simile alla farmacologia, magari prima di andare a letto.

Non tutta la cannabis ha però proprietà benefiche: se la cannabis non è comprata negli appositi punti di vendita, ma per vie traverse e poco legali, non si potrà avere alcuna garanzia né sulla sua qualità, né sulla sua tipologia o lavorazione. Le proprietà della cannabis procurata in questi modi non possono certo essere garantite: si scadrebbe dunque nell’illegalità.

Restando nei limiti della legalità, invece, si avrà la certezza di avere a che fare con un prodotto tutt’altro che venefico. Infatti, la cannabis light facilita il sonno, lenisce ansia ed emicranie e – tra gli altri effetti – riesce anche a placare nausea, vomito e dolori di varia entità. Queste proprietà – esclusive della canapa light – migliorano l’organismo, lo rilassano e lo stimolano, piuttosto che danneggiarlo o indebolirlo.

Utilizzo della cannabis a scopi medicinali

Nel caso in cui si soffra di una malattia particolarmente dolorosa a stadio avanzato, il proprio medico potrebbe avanzare l’ipotesi di fare uso della cannabis al fine di placare questi malesseri. Aterosclerosi e altre patologie gravi potrebbero dunque far soffrire meno il paziente: non si parla di guarigione, ovviamente, ma di placare i sintomi peggiori.

Questi sono certamente casi al limite: ma è stato anche appurato che la cannabis light riesce a contrastare dolori e infiammazioni di natura più lieve e moderata, al punto da evitare il danneggiamento dei tessuti che questi mali potrebbero provocare.

Inoltre, se da un lato la cannabis rivela un potere analgesico e appagante sotto vari punti di vista, per altri aspetti può rivelarsi certamente un ottimo stimolante. Ad esempio, può migliorare l’appetito (ribaltando quel luogo comune sulla negatività della fame innescata dall’uso di marijuana) e avere effetti energizzanti di vario genere.