Rimborso per ritardo aereo, quando l’attesa fa sorgere un diritto
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Rimborso per ritardo aereo, quando l’attesa fa sorgere un diritto

22 ottobre 2019 | 18:45


Risarcire i clienti che sono rimasti vittima di un forte ritardo del volo, causato da una responsabilità della compagnia aerea, dovrebbe rientrare tra le priorità della compagnia stessa


La puntualità di un aereo non ha valore esclusivamente per assicurare un viaggio gradevole ai passeggeri perché, quando viene violata in modo consistente, dà vita ad una responsabilità della compagnia aerea

Una decina di minuti, il ritardo più comune che si verifica sulle partenze degli aerei, è facilmente sopportabile dai passeggeri. Tuttavia, esiste una precisa normativa volta a tutelare i casi in cui il ritardo diventa talmente consistente da fare addirittura venire meno l’interesse a proseguire il viaggio.

A volte il ritardo è da attribuire ad una scarsa attenzione da parte del passeggero singoloma, altre volte, importanti ritardi possono verificarsi per colpa o negligenza della compagnia aerea. In questo caso, ed in presenza di determinate circostante, i passeggeri che subiscono il disguido ed il forte disagio hanno diritto ad un rimborso per ritardo aereo che gli consenta di superare la disavventura.

Risarcire i clienti che sono rimasti vittima di un forte ritardo del volo, causato da una responsabilità della compagnia aerea, dovrebbe rientrare tra le priorità della compagnia stessa per far sì che il cliente, sentendosi capito e risarcito, possa in futuro tornare a volare con lo stesso vettore senza lasciarsi influenzare dall’esperienza negativa. Sfortunatamente, questo accade di rado ed è più frequente il caso in cui siano dei terzi ad occuparsi della tutela dei passeggeri lesi. È il caso dell’azienda specializzatain rimborso per ritardo aereo AirHelpche, con studi legali in 30 Paesi, ha aiutato più di 13 milioni di passeggeri ad ottenere giustizia nei confronti delle compagnie aeree.

Non un business, ma una legge

Far valere i diritti dei passeggeri di un volo aereo in ritardo non è solo un modo studiato dalle aziende per aumentare il fatturato. Per quanto riguarda l’ambito europeo, esiste una precisa e dettagliata normativa che tutela coloro che viaggiano all’interno del territorio comunitario o con vettore di una delle nazionalità facenti parte dell’Unione. Il testo di riferimento è il Regolamento CE 261/2004.

Diversamente, il rimborso per ritardo aereo di voli internazionali, si deve fare riferimento allaConvenzione di Montreal alla quale hanno aderito 120 paesi diversi tra cui USA e UE. In particolare, la legislazione degli USA non offre molte garanzie ai passeggeri perché, al di là di un obbligo di assistenza, non sono tenute ad un risarcimento per legge. La decisione fa capo direttamente alla loro volontà perché il trauma psicologico non rientra all’interno di ciò che considerano un danno da risarcire.

Gli estremi per chiedere il rimborso per ritardo aereo

Il diritto di rimborso per ritardo aereo non può essere fatto valere in ogni situazione. Per quanto riguarda la legislazione europea, le disposizioni sono applicabili solo nel caso in cui il ritardo sia stato superiore alle 3 ore contando, come momento di arrivo, quello in cui le porte del vettore si sono aperte. Ovviamente, da questa casistica sono escluse le decisioni dettate dalle circostanze eccezionali, ossia quelle in presenza delle quali l’aereo non può prendere il volo per evitare di mettere a repentaglio l’incolumità dei passeggeri.

Per quanto riguarda i voli degli USA, dopo 3 ore di attesa in pista l’aereo deve ritornare alla porta d’imbarco e lasciar uscire i passeggeri, a meno che questo non li esponga ad una situazione di pericolo. In aggiunta, possono essere previste altre protezioni nel caso in cui il volo abbia una destinazione internazionale, come il recupero delle spese extra avute durante il periodo di attesa.

Un lato positivo è il fatto che, in ognuna di queste situazioni, la compagnia aerea è tenuta ad offrire assistenza a tutti i passeggeri del volo in ritardo garantendo cibo, bevande, accesso alle comunicazioni e cure mediche.

Il rimborso per ritardo aereo previsto dall’Unione Europea

L’unico caso in cui si può parlare con sicurezza di cifre è quello dell’Unione Europea. La sua disciplina si applica a tutti i voli effettuati all’interno del suo territorio, con un vettore battente qualsiasi bandiera. Inoltre, viene applicato a voli con partenza dall’UE e destinazione europea, indipendentemente dal Paese di appartenenza della compagnia aerea. Infine, sono inclusi i voli che partono da un aeroporto extraeuropeo ma che hanno destinazione all’interno dell’UE, se la compagnia è europea.

In tutti questi casi, il rimborso per ritardo aereo assume entità diverse sulla base della lunghezza della tratta aerea. Il minimo è di €250, per le tratte inferiori a 1.500 km, fino a raggiungere un massimo di €600 per tratte intracomunitarie che siano superiori ai 3.500 km con un ritardo oltre le 4 ore. L’assistenza che un’azienda come AirHelp può fornire consente di ottenere un risarcimento di questa entità anche per voli passati, sulla base dei limiti temporali stabiliti dai diversi Paesi.