Sanità digitale, il maxi progetto per il futuro
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Sanità digitale, il maxi progetto per il futuro

12 febbraio 2021 | 18:35


La digitalizzazione e l’ammodernamento dell’attuale sistema sanitario italiano è uno dei punti più discussi nel Recovery Plan


Innovazione e digitalizzazione in ambito sanitario: cosa prevede il progetto

Digitalizzazione è una parola che sentiamo spesso in questi periodi di lockdown alternati, tempi in cui l’allungamento delle distanze fisiche ha coinciso con un accorciamento di quelle virtuali. Adesso, per cause di forza maggiore, anche il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) verrà sottoposto ad un processo di digitalizzazione per migliorare i propri servizi ed offrire una migliore assistenza ai pazienti.

La digitalizzazione e l’ammodernamento dell’attuale sistema sanitario italiano è uno dei punti più discussi nel Recovery Plan. La sanità è un settore che ha bisogno assolutamente di drastiche riforme e ingenti investimenti, come dimostrato dai problemi di gestione causati in questi mesi dal Covid-19. Per realizzare questa “impresa”, definita Missione Sanità, sono stati stanziati 19,7 miliardi di euro così ripartiti: la Componente 1, definita “assistenza di prossimità e telemedicina”, vedrà stanziati 7,5 miliardi più 400 milioni di ReactEu. La Componente 2, ovvero “innovazione, ricerca e digitalizzazione dell’assistenza sanitaria” richiederà 10,5 milioni più 1,31 miliardi di ReactEu.

L’obiettivo principale sarà quello di ridurre la distanza tra le esigenze sanitarie del cittadino e la rete di assistenza sul territorio nazionale. Inoltre, tra i vari piani ce n’è uno che strizza l’occhio alle politiche green degli ultimi anni, proponendo uno stretto legame tra salute, ambiente e clima. Un’altra riforma sarà preposta al cambiamento radicale del mondo della ricerca in ambito sanitario, rivisitando il regime giuridico degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Ircss) e delle politiche afferenti al Ministero della Salute, e sostenendo l’attività di ricerca.

Nel dettaglio, cosa cambierá nel sistema di gestione sanitaria italiano? Quali sono gli obiettivi di quella che in precedenza abbiamo definito Componente 1, ovvero “Assistenza di prossimità e telemedicina”?

Il primo obiettivo sarà quello di potenziare e riorientare il Sistema Sanitario Nazionale verso un modello incentrato sui territori e sulle reti di assistenza socio-sanitaria, superare la frammentazione e il divario strutturale tra i diversi sistemi sanitari regionali garantendo omogeneità nell’accesso alle cure e nell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Il secondo obiettivo della Componente 1 sarà quello di potenziare la prevenzione e l’assistenza territoriale, migliorando la capacità di integrare servizi ospedalieri, servizi sanitari locali e servizi sociali.

Infine, per completare questa prima riforma sarà fondamentale ridurre le barriere tra i pazienti e il SSN, oltre che ampliare e potenziare la rete di collegamento.

Quali sono gli obiettivi della seconda componente, ovvero “Innovazione, ricerca e digitalizzazione”?

In primis quello di promuovere e rafforzare il settore della ricerca scientifica, i sistemi informativi sanitari e gli strumenti digitali, modernizzare le apparecchiature e incentivare l’utilizzo di tecnologie sanitarie, e infine realizzare ospedali sicuri, tecnologici, digitali e sostenibili.

Tra le realtà più attive in ambito di e-pharmacy nel nostro paese c’è la farmacia online Viata, l’unica piattaforma digitale ad offrire un servizio di consulenza in tempo reale con personale specializzato e farmacisti esperti. I servizi digitali offerti da Viata rispecchiano molti dei punti che verranno potenziati in tutto il settore sanitario grazie ai fondi messi a disposizione dal Recovery Plan.

Ultimo problema da affrontare è quello del FSE, ovvero il Fascicolo Sanitario Elettronico. Il sistema informativo, come un vero database, va assolutamente rafforzato, potenziato e ampliato, anche con l’utilizzo di tecnologie e app per la raccolta di informazioni su base volontaria del paziente. Il 2021 e il 2022 saranno anni importanti in cui il FSE diventerà un vero e proprio pilastro della sanità digitalizzata e moderna. Si prevede che entro il 2026 saranno digitalizzati oltre 1 miliardo di documenti sanitari.