Siti per tradire, boom di iscrizioni con il rientro a scuola
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Siti per tradire, boom di iscrizioni con il rientro a scuola

14 ottobre 2020 | 22:9


A quanto pare, dopo il lockdown e le vacanze in famiglia, gli italiani hanno deciso che era il momento di riprendersi i propri spazi e la propria verve sessuale partendo proprio dal trovarsi un nuovo amante.


Con la riapertura delle scuole, si è registrato un boom di iscrizioni ai siti per incontri extraconiugali così come non lo si notava da qualche mese.

A dirlo è una delle chat per sposati più famose in Italia, Tradimenti Italiani, che ha visto una vera e propria impennata di nuovi utenti fedifraghi dopo un periodo di relativa calma.

A quanto pare, dopo il lockdown e le vacanze in famiglia, gli italiani hanno deciso che era il momento di riprendersi i propri spazi e la propria verve sessuale partendo proprio dal trovarsi un nuovo amante.

Donne sposate: sono loro le principali utenti dei siti extraconiugali

Le donne sposate sono state coloro che hanno fatto registrare un numero più elevato di iscrizioni, rispetto alla controparte maschile.

Il motivo, molto probabilmente, è da ritrovarsi proprio nel maggiore scotto che hanno dovuto pagare le mamme durante questo periodo strano di pandemia.

Infatti, fra figli costantemente in casa, lavoro e gestione del tutto, il tempo a propria disposizione è stato meno del solito, praticamente annullato per alcune.

Dunque, con la riapertura delle scuole, era quasi inevitabile concedersi una boccata d’aria e dedicarsi ad altri interessi, considerando altresì che la convivenza forzata con i mariti non sempre ha dato risultati eccezionali.

Anzi, in molti casi, molte coppie sono scoppiate e gli avvocati matrimonialisti hanno avuto un bel daffare per riuscire a stare dietro a tutte le pratiche di separazione e divorzio ricevute.

Settembre e ottobre, quindi, come mesi di rivoluzione a 360 gradi, anche e soprattutto per le relazioni extraconiugali.

I dati IPSOS sul tradimento

Secondo una ricerca IPSOS del 2010, il 35% degli intervistati ha dichiarato di aver tradito dopo il quinto anno di matrimonio. Il 30% fra il secondo ed il quinto anno; mentre il 20% dopo un anno dal matrimonio.

Addirittura c’è una percentuale del 15% che ha resistito solo 3 mesi dal matrimonio, per mettere le corna al partner.

Insomma, i dati fanno riflettere, specie se pensiamo che il sondaggio è stato condotto su di un campione di 1501 europei, dei quali 500 italiani.

Anzi, forse più che riflettere ci raccontano una verità che è da sempre sotto gli occhi di tutti, anche e soprattutto degli italiani. Poiché il tradimento è un istinto naturale al quale è quasi impossibile sottrarsi, specie se parliamo di relazioni di lungo corso dove la monotonia prende ben presto il sopravvento.

Il tradimento non è più un tabù (almeno in Francia)

Da sempre il tradimento, specie quello di una donna nei confronti di un uomo, è stato additato come qualcosa di imperdonabile e meschino.

Oggi, invece, pare che le cose siano cambiare. O almeno lo sono in progressione e per certe zone.

Ad esempio, in Francia, la Corte di Cassazione nel 2015 ha sancito che con l’evolversi della concezione morale nella società contemporanea, le relazioni extraconiugali non sono più da tacciare come immorali.

La sentenza è decisamente di quelle “shock”, ma si sa che i francesi sono sempre un passo avanti nei confronti della libertà sessuale.

La domanda, dunque, sorge spontanea: cosa sarebbe successo con una sentenza del genere, in Italia? O meglio: sarebbe possibile ottenere una sentenza simile, qui da noi?

La risposta è decisamente sconosciuta, ma è molto probabile che il finto perbenismo non consenta di andare oltre un’app per tradire scaricata sul cellulare, un incontro di nascosto con l’amante e poi cena in famiglia come se niente fosse.

Eppure, tutte le coppie aperte o che comunque si concedono la libertà di andare a letto con altri, chiudendo un occhio, sono quelle più stabili e serene, che vivono meglio il rapporto coniugale e con maggiore complicità.

Probabilmente, dobbiamo dar retta ai nostri cugini d’Oltralpe, che vedono il sesso in maniera meno possessiva e più libera, prendendo il buono dalle varie situazioni del caso, senza farsene un problema.