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Smart working e sicurezza dei dati

Da una fase iniziale di smarrimento in cui era difficile capire come affrontare l’emergenza, ci siamo ritrovati per mesi chiusi in casa, senza poter uscire se non per casi di necessità e urgenza

Questo periodo storico verrà molto probabilmente studiato sui libri di storia: quella che inizialmente sembrava una normale influenza, nata a Wuhan, in Cina, si è prima propagata con isolati focolai in tutto il mondo (uno dei primi qui in Italia, a Codogno) per poi trasformarsi rapidamente in una pandemia che ha coinvolto l’intera popolazione mondiale. Da una fase iniziale di smarrimento in cui era difficile capire come affrontare l’emergenza, ci siamo ritrovati per mesi chiusi in casa, senza poter uscire se non per casi di necessità e urgenza. Anche il mondo del lavoro si è dovuto fermare, fatti salvi i casi di quelle attività necessarie come per l’ambito medico e sanitario o i lavori legati all’approvvigionamento dei beni essenziali, vedi ad esempio i supermercati.

Il lavoro in smart working

Alcuni settori si sono dovuti inevitabilmente fermare a causa delle loro caratteristiche intrinseche: come può, ad esempio, un bar lavorare senza prevedere la presenza fisica? Per altri tipi di attività invece si è proseguito in smart working. Questa è sicuramente una tendenza verso la quale il mercato si sarebbe in ogni caso indirizzato nel tempo, e che il lockdown ha semplicemente accelerato. Ovviamente per lavorare da remoto le aziende hanno bisogno di organizzarsi e strutturarsi per continuare ad essere efficienti e performanti senza l’utilizzo di un ufficio fisico.

La sicurezza dei dati

Prevedere il lavoro agile, effettuato interamente da remoto, richiede una serie di hardware, di software e un serio programma organizzativo che faccia funzionare la macchina aziendale: le call sono diventate una costante di questo periodo, lo scambio di documenti, di informazioni per via telematica, l’utilizzo di server sui quali caricare i progress e i piani di lavoro da condividere e sincronizzare coi colleghi. Tutto questo, che ha già le sue difficoltà, ovviamente espone i nostri dati in perenne condivisione ad un livello elevato di rischio per quanto riguarda la privacy e la sicurezza dei nostri file che, viaggiando sulla rete, possono essere oggetto di attacchi informatici. Contro il furto di dati sensibili e lo spionaggio industriale è necessario proteggerci affidandoci a professionisti come Seeweb, in grado di affiancarci fornendoci la soluzione più adatta alle nostre esigenze.

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