Vacanze 2021: cosa aspettarsi dal turismo
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Vacanze 2021: cosa aspettarsi dal turismo

4 febbraio 2021 | 8:0


Appena un viaggiatore su tre sembra essere disponibile a salire di nuovo su un aereo, e solo in un caso su venti c’è la propensione ad affrontare un volo transoceanico


Sarà un anno all’insegna della prudenza il 2021, almeno dal punto di vista del turismo. Saranno privilegiati i soggiorni di prossimità, e le destinazioni migliori si riveleranno quelle poco frequentate, magari a contatto con la natura, entro i confini nazionali. Appena un viaggiatore su tre sembra essere disponibile a salire di nuovo su un aereo, e solo in un caso su venti c’è la propensione ad affrontare un volo transoceanico. È ancora presto per dire se nei mesi che verranno si viaggerà poco o tanto, perché un ruolo decisivo in questo senso sarà giocato dalle impressioni dei cittadini a proposito della sicurezza e della salute. In altri termini, i flussi turistici e il loro andamento saranno determinati più che altro dal fattore health & safety.

Le conseguenze dell’emergenza

È quasi superfluo mettere in evidenza come questo trend sia correlato alla situazione di emergenza sanitaria in corso. Già durante la stagione estiva del 2020, per altro, a dominare è stata la vacanza di prossimità. Il più comune orientamento è quello che punta su mete non troppo lontane da casa e che in ogni caso possano essere raggiunte con un viaggio di poche ore. Un approccio che non caratterizza solo i turisti italiani, ma anche quelli del Giappone, del Regno Unito e degli Stati Uniti. C’è poca voglia di prendere l’aereo, ed è anche questa la ragione per la quale ci si orienta verso location poco note.

Il mercato del turismo del 2020

A partire dal termine del lockdown della scorsa primavera, sono stati quasi solo i turisti italiani a muoversi per motivi di piacere lungo la Penisola. Circa il 90% dei turisti del Belpaese era italiano, una percentuale che in precedenza non era mai stata registrato. Il business travel, invece, è quasi scomparso, ed è facile ipotizzare che sarà necessario aspettare un bel po’ di tempo prima di vederlo ritornare. In base ai dati registrati online a proposito dei flussi turistici della stagione estiva 2020, si scopre che le cifre pagate negli alberghi e nelle altre strutture ricettive sono calate in misura significativa in confronto all’anno precedente. Le abitudini dei turisti sono mutate e, di conseguenza, a cambiare è stato anche il mercato.

Le previsioni per il 2021

Con l’arrivo dei mesi primaverili, è probabile che le offerte pubblicate dalle piattaforme, da Booking e dalle altre agenzie di viaggio online aumenteranno per poi stabilizzarsi. Ma è chiaro che non si possono offrire previsioni certe, almeno fino al momento in cui la maggior parte della popolazione non sarà vaccinata. Solo a quel punto l’industria dei viaggi ritroverà i livelli precedenti alla diffusione del coronavirus. In effetti per ora ci sono poche prenotazioni, e per tornare ai livelli del traffico aereo del 2019 bisognerà attendere altri tre anni almeno. Per il momento è impossibile stabilire quanto e dove si viaggerà nei prossimi mesi, ma si possono comunque ricavare delle indicazioni di massima dai comportamenti online degli utenti.

Quel che è certo è che anche nel post coronavirus c’è bisogno di un punto di riferimento serio per prenotare le proprie vacanze. È il caso di Eden Viaggi, che per tutto l’anno permette ai bambini di viaggiare a tariffe agevolate o addirittura gratis, e che assicura il 100% del rimborso dei soldi versati nel caso in cui si sia costretti ad annullare il viaggio, senza alcuna penale. In più, se prima di partire si trova un prezzo migliore rispetto a quello proposto da Eden Viaggi, la tariffa viene adattata di conseguenza.

Le differenze su scala mondiale

Sembra, per esempio, che i cittadini statunitensi siano piuttosto restii rispetto alla prospettiva di un viaggio, mentre gli europei paiono voler muoversi non appena le norme lo permetteranno e le restrizioni saranno eliminate. È probabile che la frequenza dei viaggi si ridurrà, mentre si allungheranno i soggiorni per i più fortunati. A rivestire un ruolo predominante saranno i viaggi su misura, che guadagneranno terreno sui pacchetti standard. Tre europei su quattro hanno in mente vacanze personalizzate, e i cosiddetti boomers vogliono tenersi alla larga dai tradizionali pacchetti.Tra le idee per rinnovare il mercato del turismo si affacciano anche gli abbonamenti per viaggiare in cui gli utenti potrebbero trovare vantaggio in sconti e agevolazioni in cambio di una spesa fissa.

Le coperture assicurative

Un vero boom è quello delle polizze assicurative, destinate a diventare un elemento indispensabile nel momento in cui si sottoscriverà un pacchetto viaggio. Non si tratta di pensare solo all’assistenza medica, ma anche a eventuali rimborsi dovuti per l’annullamento del volo. Le dinamiche lato domanda muteranno, ed è per questo che ci sarà bisogno di offerte diversificate. Nel frattempo le modalità di prenotazione hanno già messo in evidenza i primi cambiamenti: si tenderà a ricorrere più spesso alle formule last minute rispetto ai viaggi prenotati con mesi e mesi di anticipo. Inoltre, si cercheranno sempre maggiori quantità di informazioni prima di procedere all’acquisto di un viaggio, con evidenti correlazioni alla paura di un contagio.