Voucher digitalizzazione, cosa fare se si è ammessi
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Voucher digitalizzazione, cosa fare se si è ammessi

29 aprile 2018 | 23:59


Si ha tempo fino al 14 settembre 2018 per ricevere tutte le fatture dai fornitori e procedere con i pagamenti, così da chiudere ufficialmente il progetto e passare alla fase successiva.


Uno degli argomenti più in voga negli ultimi anni è, senza dubbio, quello della digitalizzazione. Le nostre aziende, infatti, hanno a che fare giorno dopo giorno con una rivoluzione culturale e strutturale che vede l’utilizzo di nuovi dispositivi e nuove soluzioni, di servizi utili come il fax virtuale, fatturazione online o gestione elettronica documentale, a vantaggio del ciclo produttivo e del lavoro dei dipendenti. Verso questa corsa va il voucher digitalizzazione messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Bisogna, però, saper sfruttare il voucher per la digitalizzazione. Cosa bisogna fare, quindi, quando si è ammessi a questo interessante contributo a fondo perduto?

Le imprese che sono risultate aggiudicatarie del voucher e che sono presenti nell’elenco pubblicato il 14 marzo 2018 sul sito del Mise hanno sei mesi per poter concludere il proprio progetto. Insomma, si ha tempo fino al 14 settembre 2018 per ricevere tutte le fatture dai fornitori e procedere con i pagamenti, così da chiudere ufficialmente il progetto e passare alla fase successiva.

Dal momento dell’invio dell’effettiva richiesta di erogazione dei contributi, il Mise analizzerà i documenti ed entro 30 giorni dalla richiesta di erogazione comunicherà l’importo esatto che verrà accreditato.

Con il voucher per la digitalizzazione è possibile acquistare i software, hardware, e sostenere le spese per consulenze che consentano all’impresa di migliorare l’efficienza aziendale, modernizzare l’organizzazione del lavoro mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, sviluppare soluzioni di e-commerce, fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare.

Inoltre si possono pagare i fornitori solo ed esclusivamente tramite bonifico bancario SEPA. Ogni altra forma di pagamento non è ammessa: vuoi pagare un bene su Amazon con la carta di credito? Il Mise potrebbe avere qualcosa da ridire. Tutti i bonifici che si effettueranno per pagare i fornitori che hanno supportato nel progetto di digitalizzazione, dovranno riportare la seguente dicitura “Bene acquistato ai sensi del Decreto MISE 23 settembre 2014”. Bisogna fare attenzione alla causale, è molto importante!

Ogni fornitore dovrà sottoscrivere una liberatoria relativa alle attività, i servizi o i beni che ha fornito. La liberatoria dovrà riportare tutti gli allegati necessari così come previsto dal MISE.

Per la richiesta di erogazione dovrai compilare parecchi allegati, dal resoconto che descrive il progetto realizzato. Presta molta attenzione a questi documenti perché sono fondamentali.

Con le agevolazioni pubbliche serve la massima attenzione e precisione. In particolare sei tenuto a conservare la documentazione e le fatture per 10 anni, così da poterla esibire in caso di controlli del Ministero. Sappi che ci sono molti fornitori che effettuano la conservazione digitali dei documenti, in questo modo avrai tutta la documentazione a posto senza essere invaso da pezzi di carta.

Tanti piccoli consigli da tenere in considerazione per poter sfruttare al meglio il voucher digitalizzazione messo a disposizione dal Mise.