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BereRosa 2021, il mondo capitolino dei vini riparte dai rosati

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Il 8 luglio
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Evento concluso

BereRosa 2021, il mondo capitolino dei vini riparte dai rosati

Giovedì 8 luglio, dalle 17.00 presso Villa Appia Antica, torna l’evento dedicato ai vini rosati organizzato da Cucina&Vini.

Una distesa di verde e un’intera serata estiva di degustazione e assaggi unici: è la nona edizione di BereRosa 2021. E finalmente si riparte. E si riparte con un prodotto che oggi va per la maggiore tra i giovani e la sfera femminile, ma che piano piano e anno dopo anno sta scalando le preferenze ed i gusti di tantissime persone: il vino rosato.

In una delle più suggestive ville della Roma storica, ovvero il Parco dell’Appia Antica, oltre 4 mila metri quadrati di natura incorniciati da alberi secolari, che faranno ombra dai raggi solari di un incantevole tramonto, giovedi 8 luglio dalle dalle 17.00 fino a mezzanotte, in via Pompeo Licinio 85 si terrà “in presenza”, finalmente, e in completa sicurezza, una manifestazione che nelle edizioni scorse ha sempre riscosso tanto consenso e frequenza di pubblico. Questa nona edizione vuole significare tutta la voglia e determinazione del settore a ripartire ingranando la quarta per continuare a divertirsi e stare insieme.

BereRosa è un evento nato per comunicare un vino che fino a pochi decenni fa era rilegato, almeno in Italia, al solo aperitivo, ma che ultimamente si è rivelato azzeccato anche in abbinamento a diversi menu o con la pizza. Una emarginazione passata forse dovuta ad una sbagliata convinzione che il rosato fosse la miscellanea di un vino bianco e uno rosso, ma finalmente, grazie a tanta divulgazione di corsi e manifestazioni, è stato abbondantemente chiarito che il processo di vinificazione in rosa è dovuto ad una brevissima (da un paio d’ore a 2 giorni) macerazione del mosto sulle bucce rosse. Rosato si, ma con tante sfumature a seconda proprio del tempo di macerazione; sono facilmente riscontrabili infatti varie sfumature e tonalità: rosa ramato, rosa salmone, rosa cerasuolo o rosa chiaretto. Un vino comunque sempre apprezzato soprattutto in estate per la sua freschezza e leggerezza.

Tutti i più grandi vini italiani rosati, fermi e mossi, sfileranno dunque sulla passerella verde dell’antica villa romana e le cantine presenti saranno tante, per un totale di 150 etichette da degustare. Il tutto sarà accompagnato da deliziosi street food da abbinare ai vari vini, come direttamente da Ascoli, i fritti della Bottega dell’Oliva ascolana, poi i piatti di pesce cotti e crudi dello chef Emanuele Paoloni della pescheria e gastronomia romana Salsedine; e ancora i maritozzi in versione salata di Maritozzo Rosso e non poteva mancare l’angolo della pizza con uno degli sponsor della serata, Alfa Forni e al pizzaiolo Giuseppe Di Pinto. Dulcis in fundo, anche quest’anno un buon caffè dei Fratelli Milano Italian Coffee , altro sponsor. L’evento si svolgerà ovviamente all’aperto, dunque in sicurezza e serenità con un vastissimo parcheggio a disposizione.

Dal comunicato dell’Ufficio Stampa MG Logos – Roma, il commento di Francesco D’Agostino, Direttore di Cucina & Vini, organizzatore dell’evento: “La produzione mondiale di vino rosa vive una tendenza alla crescita come evidenziato dai dati. Basti pensare che nel 2002 valeva 22,4 milioni di ettolitri pari all’8,5% del vino in generale, mentre nel 2019 ha registrato un volume pari a 23 milioni di ettolitri prodotti, ovvero il 9,9%, prendendo spazio quindi ai bianchi e ai rossi. Questo fenomeno per inseguire un consumo che valeva 19,6 milioni di ettolitri nel 2002 (8,4% del totale) e 23,6 nel 2019 (10,5% del totale di vino consumato). I maggiori consumatori sono i francesi, con oltre otto milioni di ettolitri, seguiti dagli americani, a tre milioni e mezzo, e dai tedeschi che si aggirano sui due milioni.
In questa ottica l’Italia vive una dinamica in controtendenza: nel 2002 consumava 1,7 milioni di ettolitri, producendone 3,5, mentre nel 2019 a un calo produttivo, 2,3 milioni di ettolitri, ha corrisposto una contrazione dei consumi, scesi a 1,1 milioni di ettolitri. In sostanza l’Italia, pur rimanendo uno dei Paesi principi nell’export en rose, ha visto calare sia la produzione che il consumo interno (i dati sono tutti dell’Observotoire Mondial du Rosé). Stupisce invece un dato relativo alla Francia che ha sempre anticipato fenomeni che puntualmente hanno in seguito coinvolto l’Italia: il consumo pro-capite di vino rosa da parte dei francesi ha superato i quindici litri per anno nel 2019, contro i due litri che vengono degustati in Italia.
Una differenza sensibile che mostra una minor crescita in Italia di quel fenomeno rosa che sta investendo da tempo i Paesi consumatori di vino. Una ricerca di Wine Intelligence rivela infatti una tendenza generale alla crescita nel numero dei consumatori di vino rosa, soprattutto per quanto riguarda il pubblico femminile e quello giovane: si pensi, per fare un esempio, al Regno Unito dove in poco più di un decennio si è passati dal 38% delle donne consumatrici di rosa nel 2007, al 58% del 2019. Parlando di giovani tra diciotto e trentaquattro anni, sempre in ambito UK, sempre nello stesso lasso di tempo, si passa dal 46% al 62%. Un incremento rilevante che trova conferma anche nei dati di consumo generali che registra, in Gran Bretagna, una crescita dal 30% al 50%. In realtà queste punte legate al segmento under 35 e a quello femminile contraddistinguono il consumo mondiale; un trend, lo dico con un certo orgoglio, che noi di Cucina & Vini avevamo intercettato da tempo anche sulla base delle esperienze maturate nelle varie edizioni di Bererosa”.

Dal sito www.cucinaevini.it ecco la lista, ancora provvisoria, delle aziende espositrici: Amastuola,
Andreola, Arunda, Barone Pizzini, Bortolomiol, Cantina Tollo, Cantina Tramin, Cantina Val Tidone, Cantine Due Palme, Carpenè Malvolti, Casal Thaulero, Casale del Giglio, Castello di Montepò, Cesarini Sforza, Ciù Ciù, Conte Collalto, D’Araprì, Felline,Ferghettina, Feudi Spada, Fratelli Berlucchi, Garofano Vigneti e Cantine, I Fauri, Il Borro, Le Manzane, Le Marchsesine, Lunae, Marisa Cuomo, Marramiero, Masciarelli, Menhir Salento, Mirabella, Monsupello, Montecappone, Mottura vini del Salento, Muri Gries, Pierpaolo Pecorari, Produttori Manduria, Rivera, Russo&Longo, San Salvatore 1988, Statti, Torrevento, Uberti, Varvaglione, Vigne del Patrimonio, Villa Bogdano, Villa Franciacorta , Vinea Domini ,Vini Coppi, Zaccagnini.

Il biglietto d’ingresso all’evento costa Euro 20,00, ma è possibile risparmiare qualcosina acquistando in prevendita sul sito web http://shop.cucinaevini.it degli ingressi per una, due, tre o cinque persone. Per i sommelier e gli addetti al settore il costo è 15,00 Euro .
Per Info: Tel. 06 98872584 – bererosa@cucinaevini.it #bererosa2021 @cucinavini