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Bressanutti e Možina: un ponte tra metafisica e realtà

Bressanutti e Možina: un ponte tra metafisica e realtà

18/01 » 07/02/20

EVENTO GRATUITO
: - Inizio ore 18:00 - Fine ore 20:00

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Sabato 18 gennaio alle 18 si inaugura alla Galleria Rettori Tribbio di Trieste (piazza Vecchia 6) la mostra intitolata “Bressanutti e Možina: un ponte tra metafisica e realtà”, che sarà introdotta sul piano critico da Gabriella Dipietro. Intervento musicale di Elisa Manzutto.

Aldo Bressanutti e Livio Možina, con espressioni artistiche diverse, sono capaci di penetrare nella realtà e renderla palese nei suoi reconditi e riposti aspetti. Le loro opere vanno al di là della realtà, rendendola più vera del vero, o stravolgendola in una silente dimensione.
Aldo Bressanutti è nato a Latisana nel 1923. Esercita la sua attività dal 1947.
Pittore e incisore di notevole fantasia, abile evocatore di atmosfere, manifesta intensamente il proprio mondo poetico attraverso visioni ambientali gravate dalla solitudine, che recano però l’impronta dell’uomo e ne fanno con prepotenza avvertire la presenza. Le vecchie case, gli interni spogli, le soffitte della povera gente sono i suoi ambienti privilegiati.
Ha esposto i suoi lavori in varie città italiane ed estere (Roma, Milano, Genova, Berlino, Toronto, Melbourne, Tenerife, Düsseldorf, Londra, Berna e altre) conseguendo notevole successo. Le sue opere figurano presso Musei, collezioni di Enti e Associazioni pubbliche e private, in Italia ed all’estero.

È autore di sei volumi sul Friuli-Venezia Giulia e sull’Istria con oltre un migliaio di grafiche, disegni e dipinti. È stata pubblicata dalla casa editrice Lint di Trieste una monografia a compendio di 50 anni della sua attività artistica.
Livio Možina, artista triestino autodidatta, comincia a dipingere quasi trentenne ricevendo vasti consensi sin dall’inizio della sua attività espositiva negli anni settanta. La pittura di Možina non stanca mai, anche grazie ai meravigliosi giochi di chiaroscuro, ai colori e alle luci soffuse che conferisce ai dipinti, nei quali riesce a dare un tono nostalgico e poetico insieme. Il taglio pittorico è quello di cogliere e riproporre la realtà così come lui l’avverte, mediata dai suoi filtri interpretativi. Una realtà fatta di scene di vita quotidiana, paesaggi, composizioni, nature morte descritte con precisione quasi fotografica laddove nessuna macchina fotografica riesce a rendere quei colori, quella materia, quella “vita” che la sua pittura ci offre. Tutte le opere esposte trasudano eleganza e una sorta di grazia imperturbabile.
Al suo attivo, mostre personali in stimate gallerie d’arte in Italia e all’estero, tra queste, la Galleria Ars Italica di Milano, la Sala Comunale d’Arte di Trieste, le Gallerie Russo e San’Elena di Trieste, la Hoefer Galerie di Sattendorf in Austria e la Galleria Rettori Tribbio di Trieste.
Gabriella Dipietro

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