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Cronaca Locale
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Ostia, può aprire la spiaggia per cani ma esplode il giallo inquinamento

24 aprile 2018 | 18:25
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Il X Municipio ha assegnato la spiaggia per cani a ridosso del porto dove ci si interroga sulla qualità della sabbia rilasciata dopo il dragaggio

Ostia – La spiaggia per cani può aprire. Il X Municipio ha assegnato l’appalto per l’affidamento dei servizi connessi alla balneazione sulla spiaggia libera adibita all’accesso di animali da compagniache si trova su lungomare Duca degli Abruzzi, a ridosso del porto turistico nella zona che fu dell’Happy Surf.

La pubblicazione dell’esito della gara d’appalto, un servizio che costerà alle casse del X Municipio circa 120mila euro, più o meno 23 euro a cane ospitato per giorno, è avvenuta nello stesso giorno in cui esplode il giallo sul possibile inquinamento dell’arenile destinato ad ospitare la struttura. La spiaggia individuata per i cani accompagnati dai loro padroni è quella tra le mura Forane del Porto Turistico di Roma estesa per trecento metri lineari di fronte mare verso sud”, come recita la gara d’appalto, dove da ottobre scorso è in atto lo sversamento di migliaia di metri cubi di acqua e sabbia prelevata direttamente dai fondali dell’imboccatura del porto turistico. Si teme che quella sabbia sia inquinata.

Ma procediamo con ordine. Ad aggiudicarsi la gara d’appalto (la seconda consecutiva dopo il fallimento della prima) per la gestione della spiaggia dei cani nella stagione estiva 2018 è laAres Management Service S.r.l.che ha superato l’altra azienda che concorreva, la Compagnia del Mare S.R.L.S. Dalla stringatissima pubblicazione degli atti non si capisce dove abbia sede la Ares Management Service né si conosce la sua storia nel settore e, soprattutto, con quale ribasso si sia garantita la “offerta economicamente più vantaggiosa“. Un messaggio diffuso sui social network lascia ipotizzare che la gestione verrà curata dagli stessi soggetti che hanno avuto in concessione per tre anni il Freedog Village al cosiddetto Cancello Zero della spiaggia libera di Castelporziano. “Dopo tre anni al 1° cancello di Castel Porziano ci siamo trasferiti vicino al Porto turistico di Ostia Lido, presso Lungomare Duca degli Abruzzi. Anche quest’anno vi aspettiamo per un’estate divertente e piena di allegria in compagnia dei nostri cuccioli” è il messaggio rivolto dai gestori ai loro clienti.

FREEDOG1

E veniamo alla questione igienico-sanitaria. Dal mese di ottobre un enorme tubo aspira sabbia e acqua dai fondali del porto turistico e la scarica oltre la scogliera, proprio sulla spiaggia dei cani. Com’è noto sui fondali dei porti precipitano i residui da combustione dei carburanti usati per la navigazione oltre che particelle chimiche legate alla impermeabilizzazione e alla verniciatura degli scafi. L’amministrazione del Porto (sottoposto alla gestione del tribunale per l’accusa di bancarotta fraudolenta del patron della Ati Mauro Balini) ha pubblicamente dichiarato di essere stata autorizzata all’operazione dalle autorità preposte ma il Pd di Ostia, nella persona del consigliere Athos De Luca, ha presentato un’interrogazione alla presidente Giuliana Di Pillo affinchè accerti se le autorizzazioni sono conformi alle norme. La prassi prevede che le sabbie da reimpiegare direttamente in mare vadano analizzate da organismi istituzionali, come l’Arpa Lazio o i laboratori universitari. E’ successo, per esempio, al Canale dei Pescatori dove le sabbie a distanza di mesi sono ancora sulle sponde in attesa delle certificazioni di compatibilità igienico-sanitaria e biologica che ne consentano il riuso sulle spiagge soggette ad erosione.

DRAGA

LA NOTA DEL PORTO TURISTICO

Dopo la pubblicazione di questo articolo la direzione del Porto turistico ha pubblicato la seguente nota che riportiamo nella sua versione integrale. “Il dragaggio dell’avamporto è stato regolarmente autorizzato dalla Regione Lazio, così come sono state effettuate le preventive analisi previste dalla Normativa in vigore. Pertanto le notizie apparse relative al possibile sversamento di sabbie inquinante nella spiaggia a levante della struttura portuale non rispondono a verità. Il Porto Turistico di Roma è stata autorizzato dalla Regione Lazio (Determinazione Dirigenziale n. G07338 del 24/05/2017) ad effettuare, ai sensi del DM n. 173 del 15/07/2016 ex DLgs 152/06, il ripascimento della spiaggia di Ostia ponente immediatamente a sud del Porto Turistico di Roma con le sabbie provenienti dal dragaggio dei fondali dell’avamporto, e non sotto le banchine di ormeggio delle imbarcazioni come indicato sul quotidiano La Repubblica. Tale autorizzazione è stata rilasciata a fronte dell’esecuzione di specifiche analisi chimico-fisico-ecotossicologiche eseguite da parti terze certificate sulle sabbie da dragare e sul sito di ripascimento, come previsto dalla normativa citata, che hanno rilevato la buona qualità delle sabbie da sottoporre a movimentazione e delle sabbie sul sito di ripascimento (Classe A sensu DM n. 173 del 15/07/2016). La documentazione tecnica e amministrativa relativa all’istanza è stata depositata presso gli uffici regionali competenti. Le attività di dragaggio e ripascimento autorizzate sono state precedute da monitoraggio ante operam e seguite da monitoraggio in itinere, come previsto dal DM n. 173 del 15/07/2016. Al temine delle attività di dragaggio e ripascimento verrà eseguito il monitoraggio post operam per verificare le condizioni ambientali del sito di dragaggio e di ripascimento dopo le operazioni di movimentazione. Giova far presente che l’avamporto (imboccatura del porto) è un’area aperta sul mare con costante ricambio di acqua, soprattutto con le mareggiate di scirocco e di libeccio, che subisce un naturale processo d’insabbiamento con le sabbie provenienti dall’erosione della costa a sud del porto stesso. L’attività di ripascimento costiero, eseguita con le medesime sabbie che il mare ha portato via, è opera meritoria a beneficio dell’intera collettività che dovrebbe essere apprezzata e non denigrata e ostacolata“.