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Crisi Alitalia, i sindacati: “Il 21 maggio sciopero del trasporto aereo”

30 aprile 2019 | 18:50
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Crisi Alitalia, i sindacati: “Il 21 maggio sciopero del trasporto aereo”

Alfonsi: “Urge una scelta industriale appropriata”, il sindaco di Fiumicino: “Pieno sostegno allo sciopero, su Alitalia solo promesse vuote”

Roma – Sciopero di 24 ore del trasporto aereo il prossimo 21 maggio. Lo hanno deciso, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, le sigle Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti. Le motivazioni della protesta sono le stesse del precedente sciopero: le difficoltà del settore e la crisi di Alitalia.

“Alla base dello sciopero, il secondo dopo quello di 4 ore dello scorso 25 marzo – spiegano unitariamente le quattro organizzazioni sindacali in una nota – la situazione Alitalia, arrivata alla fase conclusiva della procedura di amministrazione straordinaria senza che nulla lasci presagire, al di là delle dichiarazioni d’intenti, una chiusura senza impatto sul lavoro, in termini di esuberi e tagli al costo del lavoro“.

“Inoltre c’è la questione del Fondo di solidarietà del settore, che ha permesso di gestire le crisi passate e che deve servire per accompagnare quelle in atto, che viene ridotto dal provvedimento del Governo sulle pensioni nel tempo e nella quantità economica – proseguono i sindacati -. Manca anche una concreta legislazione nazionale per il sostegno del settore, che contrasti il dumping contrattuale e che preveda l’applicazione del contratto del trasporto aereo e di regole chiare, a salvaguardia dell’occupazione e dei salari”.

“Lo sciopero – ricordano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – coinvolgerà, ad eccezione dei controllori di volo, tutti gli addetti del settore, piloti e assistenti di volo, tecnici della manutenzione e personale di terra delle compagnie aeree, gli addetti all’Handling, al Catering e delle gestioni aeroportuali“.

Ugl: “Urge una scelta industriale appropriata”

Francesco Alfonsi, segretario nazionale Ugl Trasporto Aereo, in una nota comunica che “si è resa inevitabile la proclamazione di una prima azione di 24 ore di sciopero per il 21 maggio 2019 di tutti i dipendenti del trasporto aereo e delle società di gestione aeroportuale”.

“Con questa azione di protesta sosteniamo l’urgenza assoluta ed indifferibile di una scelta industriale appropriata da parte del Governo per il rilancio della nostra compagnia di bandiera, in quanto allo stato attuale non conosciamo nonostante imminenti scadenze, quale sarà l’assetto societario di Alitalia, il numero dei dipendenti, il piano industriale e l’entità delle risorse finanziarie a disposizione dello stesso”, spiega Alfonsi.

Che aggiunge: “L’Italia ha previsioni di percentuali di crescita in termini di passeggeri e merci trasportate senza precedenti rispetto al passato, pertanto ribadiamo che in assenza di un piano industriale di rilancio che riconfermi l’attuale perimetro esistente e che tenda al riposizionamento della compagnia sul lungo raggio, dotandola di risorse economiche adeguate, non sarà possibile riconquistare quote di traffico e di attività nel ricco mercato del trasporto aereo italiano”.

“Inoltre, è indifferibile e necessario intervenire legislativamente sia per rendere strutturale il finanziamento del Fondo di solidarietà del trasporto aereo che per eliminare le asimmetrie competitive che hanno contribuito a determinare la situazione di crisi del trasporto aereo ed infine per definire regole di sistema propedeutiche al rilancio del settore”, conclude il sindacalista.

Montino: “Su Alitalia promesse vuote”

Comprendo e sostengo le ragioni dei sindacati che hanno proclamato 24 ore di sciopero per il prossimo 21 maggio dopo l’ennesima proroga sulla questione Alitalia”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.

“Esprimiamo anche noi, come amministrazione, tutta la nostra preoccupazione per lo stato di incertezza in cui versa Alitalia – continua il sindaco -. Ancora una volta tante promesse, completamente vuote. Sulla compagnia di bandiera si sta consumando l’ennesima operazione propagandistica senza lo straccio di un progetto concreto”.

“Mi auguro che si passi velocemente ad una decisione vera, operativa – prosegue Montino – e che insieme a Ferrovie dello Stato e a investitori istituzionali ci siano anche operatori del settore in grado di rilanciare la compagnia senza ulteriori sacrifici in termini di posti di lavoro. Serve un vero e proprio piano industriale, che finora non abbiamo visto, che permetta di uscire da questa crisi”.

Le proroghe solo finalizzate a rimandare decisioni, probabilmente amare data la manifesta incapacità del governo, a dopo le elezioni europee e amministrative – conclude il Primo cittadino – sono uno scandalo inaccettabile“.

(Il Faro online)