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Esondazione del rio tra Formia e Gaeta, il Comitato Pontone chiede: centraline sonore

13 dicembre 2020 | 19:09
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Esondazione del rio tra Formia e Gaeta, il Comitato Pontone chiede: centraline sonore

Stamattina la riunione alla luce di quanto accaduto nella notte tra il 5 e 6 dicembre scorso

Si è svolta stamattina una riunione del Comitato Pontone alla luce degli accadimenti della notte tra il 5 e 6 dicembre scorso (leggi qui): l’esondazione del rivo che ha fatto tremare i residenti della zona,  allagando non solo le campagne circostanti, ma le case, fino a costringere diversi abitanti ad allontanarsi dalle proprie abitazioni o a cercare riparo nei piani più alti.

Probabilmente proprio a causa di questi fatti, l’incontro di oggi ha registrato un notevole incremento di partecipanti all’incontro fissato dal Comitato. D’altra parte lo straripamento del torrente ha fatto registrare conseguenze anche alla foce.

L’occasione è stata utile per fare il punto sulla situazione nella quale sono stati fondamentali gli interventi dei componenti del direttivo, ma anche diversi componenti.

Sono stati illustrati i passi avanti fatti in questi anni e descritte le azioni intraprese, nonché decise quelle da intraprendere.

Il presidente del Comitato l’avvocato Pasquale Di Gabriele, presidente tra l’altro del Consiglio comunale di Formia, ha delineato le tre linee di azione: “Il progetto madre da 10 milioni di euro per il quale è andato a bando la progettazione esecutiva di 300mila euro, un intervento di messa in sicurezza; la pulizia di tutto l’alveo del torrente e il ristoro dei danni a seguito della invocata dichiarazione di stato di calamità naturale o in subordine con ricorso alla competente magistratura”.

LOnorevole Raffaele Trano, vicepresidente del Comitato, ha sottolineato: “L’importanza del Comitato quale stimolo ai risultati finora conseguiti e soprattutto da conseguire, in continuo contatto con Regione e Ministeri competenti”.

L’imprenditore Flavio Fantasia, anch’egli componente del direttivo, ha denunciato come “da angolo di paradiso il rettangolo di terre che declina verso il mare stia diventando incubo”.

Presente all’incontro anche l’ingegnere Orlando Giovannone, assessore all’Ambiente del Comune di Formia e partecipe ai diversi incontri avvenuti in Regione e presso il Comune di Itri, capofila del progetto di messa in sicurezza del Rio di Itri-torrente Pontone.

Tra le iniziative programmate quella di “avanzare con forza la richiesta di installazione di centraline di allarme sonoro e telefonico che entrino in funzione quando l’acqua nel torrente supera il livello di guardia, nonché di richiedere ai componenti del comitato in primis la cura da parte dei frontisti, invitati a eliminare le canne di bambù che pure occupano l’alveo, determinando una riduzione della sezione in cui defluiscono le acque”

I presenti hanno speso parole di ringraziamento a “gli enti coinvolti e ai volontari del Ver di Formia e della Fenice di Gaeta che ci sono stati vicini e ci hanno aiutato nel momento più difficile”.

(Il Faro online)