Il nuovo Questore: “Roma è una città sicura. Ostia? Attenzione massima”

Roma – “Non tralasceremo nulla sulla criminalità organizzata. Ostia è una realtà difficile, ma continuerà ad essere attenzionata in maniera costante ed incisiva.”. Così si presenta il nuovo Questore di Roma Carmine Belfiore nella sala conferenze della Questura, nel suo primo incontro con la stampa.

Nelle ultime ore il litorale di Roma è stato infatti scossa da un’operazione anti-‘ndrangheta in cui due persone sono finite in manette, a causa del “matrimonio” tra i clan Spada e Bellocchio (leggi qui). 

”Roma? Una città sicura”

Il Questore s’insedia in un momento delicato per Roma. La Capitale è ancora sotto choc per la strage avvenuta a Fidene, in cui 4 donne sono state brutalmente uccise(leggi qui) e non sono lontani gli omicidi delle 3 prostitute a Prati(leggi qui). La percezione di sicurezza dei cittadini romani sembra non essere al massimo. “Entrambi i fatti sono tragici e ci hanno colpito in maniera dolorosa tutti quanti. Tuttavia i due episodi, non collegati tra loro, sono difficilmente prevedibili o contenibili. Si può e si deve fare di più, ma è difficile trovare una ratio od una spiegazione a certe cose” afferma il Questore. Belfiore dunque allontana le critiche della presunta insicurezza romana: “Posso dire che Roma è una città sicura. Questo messaggio di tranquillità dobbiamo lanciarlo” aggiunge, mostrandosi sicuro delle proprie capacità anche in un momento così difficile.

In merito all’ordine pubblico, tema sempre scottante per i cittadini romani, la Questura non farà sconti a nessuno. “Siamo consapevoli che Roma, essendo la Capitale d’Italia, potrebbe essere impegnata in numerosi impulsi e manifestazioni. Tutti i cittadini hanno il diritto di manifestare liberamente, ma con l’obbligo di rispettare la legge” tuona ancora il Questore.

Nonostante i moniti sull’ordine pubblico, Belfiore è cosciente dell’importanza della collaborazione, non solo con i suoi colleghi ma anche con i cittadini spesso “colpevoli” di sottovalutare determinate situazioni. Movimenti sospetti che vengono notati, ma a cui tuttavia non si dà seguito forse anche per qualche leggera presunzione sul fatto che non accada nulla. Sono proprio quei movimenti, in realtà, ad essere il preludio di furti, inganni od anche omicidi. “Non dovete girarvi dall’altra parte, ma è necessario l’aiuto di tutti: una chiamata ci permetterà di verificare. Dobbiamo lavorare repressione e sulla prevenzione” dice il Questore, concetto che potrebbe essere riassunto con il termine “sicurezza partecipata”.

Belfiore si è inoltre concentrato non solo su coloro che si rivolgono alla polizia, ma anche (se non soprattutto) a coloro che non lo fanno: donne, persone in stato di fragilità, minori ed anziani. Proprio quest’ultimi sono troppo spesso vittime di truffe ed estorsioni, che lui stesso definisce “vergognose” in quanto gli anziani fanno parte di quelle fasce deboli. “Il nostro motto è ‘esserci sempre’: una telefonata ai numeri di sicurezza aiuta chi non sa cosa fare o chi è in difficoltà. Dobbiamo rispondere alle esigenze di chi si rivolge a noi, ma anche a chi non lo fa. – aggiunge -. La sicurezza non è un concetto vago, ma è ciò che permette a tutti di vivere sereni. Il nostro compito è quello di darne sempre di più” rassicura il Questore.

Il capo della Questura si sposta brevemente sui capitoli movida ed occupazione delle scuole, entrambi temi cari ai cittadini. Belfiore non si mostra nervoso né confuso, ma anzi sembra avere le idee molto chiare. “Per la movida, che come dice il Prefetto spesso si sposta nella malavita, cerchiamo di contenerla con posti di servizio adeguati. E’ attualmente previsto un sistema, già ben collaudato, iniziato nel comitato dell’ordine della sicurezza pubblica”. Belfiore conclude la conferenza chiosando sull’occupazione delle scuole, e non mostrandosi particolarmente preoccupato dalla questione: “Il fenomeno è in aumento per questioni fisiologiche, lo seguiamo con attenzione”.

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