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Cartelle pazze, Equitalia non molla. La storia del signor Vito a #Fiumicino, vessato dalle agenzie di riscossione

12 marzo 2017 | 08:46
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Cartelle pazze, Equitalia non molla. La storia del signor Vito a #Fiumicino, vessato dalle agenzie di riscossione

Nuove richieste nonostante i chiarimenti con la Fiumicino Tributi

Cartelle pazze, Equitalia non molla. La storia del signor Vito a #Fiumicino, vessato dalle agenzie di riscossione

Il Faro on line – Spaventati, beffati e anche vessati. Parliamo dei cittadini e della storia delle “cartelle pazze” per le multe sul territorio di Fiumicino sembra non avere fine. Ma stavolta il Comune non c’entra, e nemmeno la Fiumicino Tributi.

Abbiamo chiarito in precedenti articoli che un 6% di errore rispetto alle cartelle controllate per il 2012 c’è effettivamente stato, ma abbiamo anche chiarito che bastava andare allo sportello per farsi annullare la cartella esattoriale.

Peccato però che, evangelicamente, la mano destra non sappia cosa fa la sinistra.
Nello specifico Equitalia non sappia cosa fa la Fiumicino Tributi. E’ il caso – un caso simbolo per tanti altri che stanno accadendo – di una multa presa dal signor Vito (il cognome lo omettiamo per motivi di privacy) in zona Palidoro. Il destinatario si è visto arrivare la cartella della Fiumicino Tributi, si è presentato con tagliando della multa a suo tempo pagata, e – come ha chiarito in una nostra recente intervista l’amministratore unico della Fiumicino Tributi, Antonio Quadrini – in giornata il ruolo è stato stornato e la cartella annullata. Tutto bene? Neanche per sogno. A casa continuano ad arrivare le cartelle di Equitalia che, con tono sempre più minaccioso, chiede il pagamento di quella multa a suo dire mai pagata. E questo nonostante gli uffici fiumicinesi abbiano già chiarito l’equivoco.

Al malcapitato cittadino, vessato doppiamente dagli enti esattori, non resterà che perdere un’altra mattinata di lavoro (ma chi paga per questo!?) e presentarsi agli uffici di Equitalia per chiarire nuovamente la situazione.
Sarà anche populista dirlo, ma se quando si tratta di scovare chi sta indietro di una bolletta della luce arriva immediatamente l’avviso a casa, perché al contrario – e cioè quando ad aver ragione è il cittadino – tutto ciò non accade?