#Sabaudia, Gervasi ‘Noi l’alternativa contro 20 anni di degrado’

La candidata sindaco: “I partiti hanno già dimostrato le loro capacità”
#Sabaudia, Gervasi ‘Noi l’alternativa contro 20 anni di degrado’
Il Faro on line – A una settimana dal ballottaggio, la candidata a sindaco Giada Gervasi fa il punto e tira dritto verso il 25 giugno 2017, quando la città di Sabaudia sarà chiamata a scegliere il suo Sindaco.
“Siamo di fronte ad un momento storico importante: noi cittadini abbiamo la possibilità e il dovere di far ripartire Sabaudia, soprattutto alla luce dei vent’anni di disastri che le precedenti amministrazioni ci hanno lasciato in eredità. In questa campagna elettorale tutte quante le forze politiche, nessuna esclusa, hanno fatto leva sul progressivo decadimento della città.
Ora sta a noi cittadini, il prossimo 25 giugno, valutare e decidere a chi lasciare amministrare le cose di tutti noi; sta a noi cittadini decidere se votare chi è stato sempre lì sulla poltrona e in questi anni si è reso protagonista del disastro che impera, oppure un gruppo di persone che ha dimostrato sul campo di avere competenze e professionalità per poter far rifiorire la città, in ogni suo ambito e settore”.
Giada Gervasi, anche alla luce dei recenti attacchi, rompe il silenzio e puntualizza: “Siamo alle solite. Ora anche Secci racconta la sua storia sulla sfiducia. Come tutti sanno ho votato la sfiducia il 4 maggio 2016; il mio voto era determinante per far cadere l’amministrazione. Ma è bene precisare che a metà febbraio 2016, come riportato da tutti i giornali, ho chiesto a tutti di concludere la consigliatura, essendo conclamata già a gennaio l’impossibilità di amministrare.
Questo avrebbe portato alle elezioni nel mese di giugno 2016 consegnando la città ad un nuovo sindaco, che oggi avrebbe potuto affrontare temi quali i parcheggi, il ponte, il cinema, il lago, la sicurezza cittadina, Le Querce e tanti altri di estrema importanza. Dov’era all’epoca il tanto decantato bene di Sabaudia? Perché Secci non si è espresso e ha deciso di protrarre l’agonia di un’amministrazione fino al mese di maggio (avendo la scelta a portata di mano), preferendo oltre un anno di commissariamento?
Per fortuna ci sono i giornali che parlano e che smentiscono, ancora una volta, quanto dichiarato da Secci. Vengo accusata di non aver voluto firmare la sfiducia quando la realtà dei fatti dice tutt’altro. Ma è stato letto il testo della mozione di sfiducia e il verbale? Bhè invito tutti a farlo, metterò il link sulla mia pagina. Si capisce molto del modus operandi degli ultimi 20 anni e del loro modus operandi.
Leggere il verbale e poi la composizione delle liste dei miei avversari, rende facile valutare. Si capisce chi “è” e chi “vuole apparire”. Vorrei sapere cosa vuol dire non erano maturi i tempi e che sono stata costretta a votarla perché messa con le spalle al muro. Dal primo bilancio presentato in consiglio, ho detto che era meglio riandare al voto subito perché cambiavano i suonatori, ma la musica restava la stessa. Nessuno voleva.
Per me non erano pronti perché non sarebbero stati in grado di prepararsi per le votazioni e hanno voluto far passare del tempo. Ditemi che differenza c’era tra il 18 febbraio, il 4 aprile quando è stata firmata la sfiducia e il 4 maggio se non perdere il treno per le votazioni. Quali erano queste condizioni tanto sventolate? Hanno pensato a Sabaudia? Per me no. Hanno pensato a qualche cosa di diverso”.