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Europei paralimpici, assoli spettacolari di Xenia Palazzo, Vincenzo Boni e Arjola Trimi

15 agosto 2018 | 12:40
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Europei paralimpici, assoli spettacolari di Xenia Palazzo, Vincenzo Boni e Arjola Trimi
Europei paralimpici, assoli spettacolari di Xenia Palazzo, Vincenzo Boni e Arjola Trimi
Europei paralimpici, assoli spettacolari di Xenia Palazzo, Vincenzo Boni e Arjola Trimi
Europei paralimpici, assoli spettacolari di Xenia Palazzo, Vincenzo Boni e Arjola Trimi

Due ori e un argento. Tre medaglie aggiunte allo splendido palmares arricchito di allori in soli due giorni di gare. Dedica speciale alla città di Genova e tanta emozioni per gli azzurri

Il Faro on line – “Non so davvero cosa dire, è la gara con cui ho lavorato di più con il mio allenatore, dopo tanto tempo è arrivato questo successo. Dopo il primo oro, ecco il secondo, sto dando davvero il massimo. D’altronde le cose o si fanno per bene o non si fanno “.

Nella finale dei 400 stile libero S8, Xenia Palazzo polverizza tutte le avversarie e bracciata dopo bracciata va a prendersi l’oro, il secondo in due giorni.

Così con un crono di 4’59”51 l’azzurra allenata da Marcello Rigamonti – a cui dedica anche la medaglia – fa vedere solo la scia alla francese Supiot (5’04”81) e alla danese Vinther (5’10”02).

“Era nelle mie corde, questo lo sapevo, tra l’altro ho fatto anche tempi migliori, ma ho preferito tener d’occhio gli altri avversari – le prime battute di Vincenzo Boni – dedico comunque questa medaglia a mio nonno, scomparso un mese fa, alla città di Genova e alle vittime innocenti. Erano anni che non cantavo così a squarciagola l’inno di Mameli, l’ho sentito particolarmente ed è stato giusto urlarlo in questo modo… “.

Dice che era nelle sue corde, ma la finale l’ha sentita eccome, dalle immagini di Raisport ognuno ha potuto vedere l’entusiasmo ed il sorriso di Boni quanto ha toccato per primo la piastra (47”04) lasciandosi alle spalle il tanto temuto ucraino Ostapchenko (50”05) e lo spagnolo Tajuelo (52”28).

“Speravo di fare bene perché questa è la mia gara, – dice Trimi – ma ho commesso un piccolo errore all’arrivo, inutile negare però che sono davvero molto felice. E’scontato dirlo, ma salire sul podio e sentire l’inno è travolgente. Ora torno a concentrarmi per la staffetta. Vorrei mandare la mia solidarietà a Genova e dedicare la medaglia alla mia famiglia e alla FINP ”.

Arjola Trimi dopo un lungo periodo di assenza giustificata, torna determinata e agguerrita che mai. Chi la conosce sa benissimo che non si perde in chiacchiere, alle parole lei preferisce i fatti… e che fatti ! Al National Aquatic Centre, l’azzurra tesserata per la Polha Varese torna a far gridare i suoi fan seduti in tribuna e a far sventolare il tricolore. Di nuovo medaglia d’oro, la terza per l’Italia ( dopo Xenia Palazzo e Boni) questa volta nella finale dei 50 stile libero S4. Trimi parte veloce più che mai e non dà speranze alla tedesca Boettcher (45”72) né tanto meno all’ucraina Sviderska (48”05) che si piazza al terzo posto.

Foto : Augusto Bizzi