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L’immondizia di Roma a Pizzo del Prete, Montino contro Città Metropolitana: “Scodatevelo”

9 gennaio 2019 | 11:42
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L’immondizia di Roma a Pizzo del Prete, Montino contro Città Metropolitana: “Scodatevelo”

La Raggi fronteggia l’emergenza rifiuti tornando all’idea delle discariche ma chiarisce: “La decisione finale spetta alla Regione”

Roma – L’emergenza rifiuti del Comune di Roma sembra non trovare fine e Città Metropolitana corre ai ripari. La soluzione individuata, secondo alcuni giornali, sarebbe il ritorno alle discariche. Sarebbero sette le aree individuate per la realizzazione: una sul tratto di litorale laziale compreso tra Cerveteri e Fiumicino, le altre all’interno Municipi XI, XII, XIV e in zona Tiburtina verso Guidonia.

Secondo alcuni media, Città Metropolitana avrebbe trasmesso nelle scorse ore alla Regione Lazio due nuove mappe dove sarebbero segnalate queste zone “idonee agli impianti di rifiuti”, di cui una dedicata esclusivamente “ai siti di conferimento” (le discariche), l’altra inerente a tutti gli altri impianti, dai Tmb fino agli inceneritori.

L’ira di Montino

“Levatevi dalla testa l’idea di portare una discarica territoriale nel nostro Comune”. Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, appresa la notizia dai quotidiani, attacca Città Metropolitana che avrebbe consegnato alla Regione una mappa in cui, tra le zone indicate come idonee per la realizzazione di impianti di smaltimento dei rifiuti, ci sarebbe anche un’area a cavallo tra Cerveteri e lo stesso Comune di Fiumicino.

“Ribadiamo in particolare ancora una volta – prosegue Montino – che la zona di Pizzo del Prete non è area bianca, come erroneamente indicato dalla Città Metropolitana, e quindi in teoria idonea alla realizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti. Già in passato avevamo richiesto la revisione di questa cartografia sbagliata, che ignora pareri, vincoli territoriali, archeologici, ambientali e idrogeologici, che di fatto escludono quest’area dalle cosiddette zone bianche”.

“Per di più – aggiunge – appare illogico e paradossale decidere di realizzare una discarica all’interno di un Comune che, tra grandi difficoltà, in pochi anni è riuscito a superare l’80% della raccolta differenziata su tutto il territorio, con selezione e riciclo dei rifiuti trattati”.

“Per questo – conclude Montino – al sindaco Raggi e ai suoi tecnici dico: scordatevi di portare la discarica da noi, per risolvere i problemi della Capitale. Noi ci batteremo e saremo sempre al fianco dei nostri cittadini perché questo non avvenga”.

La smentita di Città Metropolitana

In mattinata è arrivata la “smentita” di Città Metropolitana, che in un comunicato scrive: “In merito ad alcune ricostruzioni giornalistiche si precisa che la Città Metropolitana di Roma non ha indicato alcun sito per la realizzazione di discariche per i rifiuti nel territorio della Capitale o dell’area metropolitana“.

“La mappa trasmessa lo scorso 22 dicembre alla regione Lazio, con mero atto amministrativo previsto dalla legge, riporta le aree indicate dai Comuni della area metropolitana come idonee alla realizzazione di impianti la cui definizione spetta esclusivamente alla Regione Lazio“, si precisa nel testo.

“Sarà quindi quest’ultima – conclude la nota -, nell’ambito del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti (l’ultimo risale al 2012), a individuare le tipologie di impianti di smaltimento da realizzare e la loro ubicazione“.

Manunta: “La scelta dei siti spetta alla Regione”

Sulla questione interviene anche il consigliere metropolitano e comunale M5S, Matteo Manunta, che ribadisce quanto espresso nella nota diffusa da Città Metropolitana: “La mappa portata all’attenzione della Regione Lazio, come più volte detto, è un atto di ricognizione meramente tecnico. Non spetta alla Città Metropolitana stabilire in quali siti sorgeranno eventuali nuovi impianti, ma riporta le aree idonee alla realizzazione di questi ultimi”.

E sulle aree di Cerveteri e Fiumicino precisa: “E’ in corso un lavoro di analisi a seguito delle osservazioni presentate dai Comuni che riportano vincoli puntiformi istituiti con decreti del Mibact”.

“Personalmente, come detto negli ultimi due anni in qualsiasi consesso, ritengo vada rispettato il più possibile il principio di prossimità e quindi anche Roma Capitale deve pianificare il proprio futuro contemplando impianti che ricadano interamente nel proprio territorio e spingendo al massimo la differenziata”, aggiunge Manunta.

“L’emergenza va affrontata ma non può esser fatta ricadere sui Comuni della Provincia che non possono pagare anni di mancata programmazione su un tema fondamentale per la nostra Regione”, conclude il consigliere pentastellato..

(Il Faro online)