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Sei Nazioni, la Scozia supera l’Italrugby 33-20

2 febbraio 2019 | 21:00
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Sei Nazioni, la Scozia supera l’Italrugby 33-20

Debutto amaro per gli Azzurri a Murrayfield; il ct O’Shea: “Poco possesso ma pericolosi con palla in mano”

Edimburgo – Nel primo turno del Guinness Sei Nazioni 2019 la Scozia a Murrayfield si impone 33-20 sull’Italia a cui non basta la riscossa nel finale per trovare punti bonus in classifica.

#SCOvITA: l’inno di #Italrugby ??
Mai mollare!#insieme#rugbypassioneitaliana@SeiNazioniRugbypic.twitter.com/YjMWmBwKLd

— Italrugby (@Federugby) 2 febbraio 2019

Il match

Dopo un cambio forzato dell’ultimo minuto dovuto all’infortunio occorso a Tebaldi nel riscaldamento – con conseguente inserimento di Palazzani dall’inizio e Benvenuti in panchina – la Scozia ha una occasione per sbloccare il risultato al 3’ con una touche guadagnata da una iniziativa personale di capitan Laidlaw, ma a ridosso della linea di meta gli scozzesi commettono fallo e si riparte con un calcio di punizione in favore degli Azzurri.

Dopo un iniziale momento favorevole per i padroni di casa, l’Italia sblocca il risultato al 9’ con un calcio piazzato di Allan che vale il 3-0. Passano soli tre minuti e la Scozia ribalta il risultato: errore nella difesa della palla da parte dell’Italia, gli scozzesi rubano l’ovale e Russell si inventa un assist panoramico per Kinghorn che sull’esterno va in meta in solitaria.

Laidlaw sbaglia la successiva trasformazione: si resta sul 5-3. I padroni di casa giocano bene e sfruttano una mischia nei 22 metri difensivi azzurri conquistata dopo un in avanti di Castello andando in meta nuovamente con Kinghorn che raccoglie un assist di Hogg sul lato sinistro del campo. Laidlaw centra i pali spostando il parziale sul 12-3.

Partita dura e con pochi spunti con entrambe le squadre che difendono bene e non lasciano troppi spazi per le offensive avversarie con il XV di O’Shea che nella parte finale della prima frazione riesce a conquistare l’ovale in due occasioni.

La ripresa inizia sulla falsa riga del finale della prima frazione di gioco con i padroni di casa in attacco e l’Italia che recupera l’ovale con una buona difesa di squadra. Sergio Parisse al 45’ riesce a stoppare sul più bello l’azione di Johnson, ma sul proseguo Russell con un grabber esalta la velocità di Hogg che in tuffo riesce ad anticipare Esposito segnando la terza meta del match.

Laidlaw trasforma per il parziale di 19-3. Al 55’ Kinghorn centra l’hattrick realizzando la propria terza marcatura personale – che vale il bonus offensivo alla Scozia – infilandosi tra le maglie di Allan e Morisi. Capitan Laidlow con la trasformazione sposta il parziale sul 26-3. Pochi minuti dopo nella girandola di cambi il neo entrato Harris sfrutta la sua freschezza atletica per andare in meta in posizione centrale, con Russell che trasforma e porta i suoi sul 33-3.

L’Italia attacca nel finale e costringe la Scozia a commettere più falli nella stessa zona del campo che portano al giallo di Berghan e, successivamente, Palazzani trova la prima meta azzurra in mezzo ai pali scozzesi con Allan che trasforma muovendo il parziale sul 33-10.

Il buon momento dell’Italrugby prosegue e quattro minuti più tardi da una bella iniziativa di Ruzza arriva la seconda meta del match – e seconda personale in carriera con la Nazionale – per Edoardo Padovani che porta i suoi sul 33-15 con McKinley che non centra i pali sulla seguente trasformazione.

Nel finale la squadra di O’Shea attacca a testa bassa e dalle mani di Ruzza arriva l’azione che porta alla volata di Campagnaro finalizzata da Esposito che poi fallisce la trasformazione veloce in drop. Gli Azzurri provano a limare ulteriormente il passivo andando a caccia del potenziale doppio bonus ma non riescono a trovare la quarta meta con il punteggio che va in archivio sul 33-20.

Nel pomeriggio di domani l’Italrugby farà ritorno in Italia dove inizierà la settimana di preparazione in vista del match contro il Galles, valido per il secondo turno del Guinness Sei Nazioni 2019, in calendario sabato 9 febbraio alle 17.45 allo Stadio Olimpico di Roma (leggi qui).

O’Shea: “Poco possesso ma pericolosi con palla in mano”

“Nel primo tempo abbiamo avuto poco possesso e, contro una squadra come la Scozia, non è certo un aspetto da sottovalutare. Ma, palla in mano nell’ultimo quarto, abbiamo dimostrato di poter essere pericolosi. Non cerchiamo scuse, ma è stata una settimana difficile sotto molti aspetti” è la sintesi a caldo del ct azzurro Conor O’Shea nel post-partita di Murrayfield.

Quando esprimiamo il nostro rugby siamo competitivi, in grado di creare problemi all’avversario. Questo gruppo ha grande spirito: al cinquantesimo, con la gara compromessa, sarebbe stato semplice trascinare la partita sino alla fine, invece non è mancata la voglia di guardare avanti, di mettere in mostra le nostre capacità. Ora iniziamo la settimana che porta al Galles con la stessa intensità vista oggi nel finale di gara” prosegue il ct dell’Italia.

“Non limito la mia analisi agli errori di esecuzione – ha detto O’Shea – ma preferisco guardare a cosa si è tentato di fare: non posso chiedere ai miei giocatori di giocare senza paura e poi biasimarli se commettono degli errori. Certo, avremmo dovuto tenere maggiormente palla per poter essere più pericolosi, ma avevamo davanti un avversario di alto livello”.

”Ora ci attende il Galles, una grande squadra, che viene da una lunga serie positiva – ha proseguito il tecnico dell’Italia – e sarà una grande sfida. Continuiamo a lavorare, a guardare avanti, sapendo di essere sulla strada giusta”.

“Oggi il problema non è stato avere molti atleti costretti a letto a metà settimana, anche se sarebbe facile accampare scuse, quanto piuttosto la mancanza di possesso nella prima ora di gioco. La panchina ha avuto un buon impatto, abbiamo profondità e qualità nel gruppo ma a questo livello ogni piccolo errore si paga a caro prezzo. Non mi arrabbio per il risultato, ma perché non sempre mostriamo le nostre qualità e capacità” ha concluso O’Shea.

Capitan Parisse ha mantenuto la stessa linea del ct: “Questa squadra ha molto talento, vogliamo vincere e per vincere bisogna prendere dei rischi. Oggi è importante aver reagito nel finale, non aver lasciato finire passivamente il match, aver proseguito a giocare nonostante tutto. Odio gli alibi, ma abbiamo avuto tanti ragazzi che non sono stati bene in settimana e forse non avevamo il massimo delle nostre energie. Sono frustrato per il risultato finale, ma la reazione della squadra nel finale di gara deve essere il punto di ripartenza per battere il Galles sabato prossimo a Roma (leggi qui)”.

(Il Faro online)