Terremoto a Roma, paura nella Capitale e dintorni

23 giugno 2019 | 22:48
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Terremoto a Roma, paura nella Capitale e dintorni

Epicentro a Colonna. Magnitudo 3.7, profondità 9 chilometri. Scossa alle 22.43

Roma – Una scossa di terremoto è stata avvertita distintamente questa sera, 23 giugno 2019, alle 22.43, tra il Lazio e l’Abruzzo, con una magnitudo di 3.7.  E una ulteriore scossa di magnitudo 1.4 è stata rilevata dall’Ingv nell’area di Colonna all’1,23. Ma in entrambi i casi tanta paura e nessun danno.

Terremoto, epicentro a Colonna

Magnitudo 3.7, profondità 9 chilometri

Secondo l’Ingv (l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia), l’epicentro della scossa di terremoto avvertita alle 22.43 si trova a 3 chilometri dal comune di Colonna (Roma), ad una profondità di 9 chilometri. Tra i Comuni vicini all’epicentro, anche San Cesareo, Gallicano nel Lazio, Zagarolo e Monte Compatri.

Paura tra la gente, che è scesa in strada. La scossa avvertita fino in centro, e sul litorale. Fortissimo nella zona di Ponte di Nona e di Lunghezza, dove i cittadini si sono radunati nelle piazze.

La scossa è stata sentita fino anche nella zona di Aprilia, nella pianura pontina.

Gli antifurti della automobili e delle case hanno iniziato a suonare all’impazzata.

Squadre della Protezione civile regionale del Lazio e dei Comuni, in collegamento con la sala operativa regionale, stanno già effettuando dei monitoraggi nei centri storici delle città dei Castelli romani, a seguito della scossa di terremoto delle 22,43. Per il momento non si segnalano danni particolari a persone o cose. Tantissime le chiamate al 112, numero unico per le emergenze-

Terremoto: il sindaco di Colonna,”tanta paura, gente in strada”

“Per ora non segnalati feriti, verifiche su edifici lesionati”

“Stiamo facendo delle verifiche perché qualche edificio in centro risulta lesionato. Per ora non abbiamo segnalazioni di feriti. C’è stata tanta paura in paese, stanno tutti in strada”. Così all’Ansa il sindaco di Colonna Fausto Giuliani sulla scossa di terremoto di stasera. L’epicentro è stato a soli 3 chilometri di Colonna.

Terremoto: nei Colli Albani pericolosità sismica medio-alta

Ingv, ultimo sisma importante nel 1806

La zona dei Colli Albani in cui è stato registrato il terremoto di magnitudo 3,7 è a pericolosità sismica medio-alta. “Famosa per i vulcani, questa zona ha una sua attività sismica frequente e storicamente non sono mai avvenuti terremoti con magnitudo elevatissime”, ha detto all’Ansa il sismologo Carlo Meletti, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

Il sisma più forte storicamente documentato risale al 1806, con una magnitudo stimata in 5,6, con danni abbastanza estesi sulle località più vicine, come Rocca di papa e Zagarolo.

“Un parametro importante – ha detto ancora Meletti – è la profondità, pari a 9 chilometri: se il terremoto fosse stato ancora più superficiale avrebbero potuto verificarsi danni, per quanto lievi”. Il fatto che sia stato un terremoto abbastanza superficiale, inoltre, “giustifica il fatto che sia stato avvertito molto forte a Roma. La città – ha spiegato Meletti – ha una sua risposta sismica locale dovuta alla conformazione del sottosuolo, con vuoti e rocce sedimentarie, ossia non consolidate, che possono dare un effetto di amplificazione, esaltando l’onda sismica”.

Nella sala sismica dell’Ingv si sta ancora lavorando per raccogliere e analizzare i dati. Non è stato facile, infatti, localizzare inizialmente questo terremoto: “molti segnali erano discordanti – ha spiegato Meletti – perché il sistema automatico non aveva interpretato le tracce come appartenenti a due terremoti distinti”.

Al momento non si sono registrate repliche e si sta lavorando inoltre per comprendere la direzione in cui è avvenuta la rottura della faglia. Sicuramente al momento è chiaro che si è trattato di un terremoto di tipo tettonico, ossia non legato all’attività vulcanica ma al movimento distensivo tipico dei terremoti nell’Italia centrale.

Terremoto: Atac, sospesa metro C Roma per verifiche, poi linea ripresa

“Metro C: circolazione temporaneamente interrotta per verifiche dopo scossa di terremoto”. Lo comunica l’Atac, l’azienda dei trasporti pubblica di Roma, in seguito alla scossa avvenuta alle 22.43. Dopo le verifiche, la circolazione è ripresa regolarmente, senza particolari problemi.

Terremoto: Mibac attiva un’unità crisi per verificare i danni

In seguito alla scossa di terremoto di questa notte nel Lazio il ministero per i Beni Culturali, a quanto si apprende da fonti di governo, ha attivato l’unità di crisi per verificare eventuali danni al patrimonio culturale.