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Il Golfo di Gaeta unito per diventare “Città della Cultura” 2020 del Lazio? Ecco la proposta di Mitrano

11 luglio 2019 | 14:01
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Il Golfo di Gaeta unito per diventare “Città della Cultura” 2020 del Lazio? Ecco la proposta di Mitrano
Il Golfo di Gaeta unito per diventare “Città della Cultura” 2020 del Lazio? Ecco la proposta di Mitrano
Il Golfo di Gaeta unito per diventare “Città della Cultura” 2020 del Lazio? Ecco la proposta di Mitrano

Mitrano: “È mia intenzione coinvolgere i colleghi di Formia e Minturno, Paola Villa e Gerardo Stefanelli, per presentare un’unica candidatura.”

Formia, Gaeta e Minturno – “I Comuni del Golfo di Gaeta ancora una volta uniti, questa volta per concorrere alla “Città della cultura della Regione Lazio 2020″!” La sua proposta, Cosmo Mitrano, attuale sindaco di Gaeta, la annuncia così, sui suoi canali social, in un martedì pomeriggio inoltrato.

Il Primo cittadino, noto per aver reso Gaeta un’importante polo turistico non solo in diversi settori, ma anche 12 mesi all’anno, non si è lasciato sfuggire che, nel 2017, la Regione Lazio ha istituito il titolo di “Città della Cultura”, basato sul modello nazionale ed europeo, con l’obiettivo di riuscire a valorizzare le bellezze artistiche e paesaggistiche del proprio territorio.

E, soprattutto, a Mitrano non deve essere sfuggito che, quest’anno a vincere questo titolo – e i relativi 100.000 euro di contributo – sono state, in forma associata, tre “vicine di casa” della “sua” Gaeta: San Felice Circeo, Ponza e Ventotene sono state nominate “Città della cultura 2019” grazie al progetto “Il Mare di Circe” (Leggi qui).

E, così, Mitrano fa sapere come intende muoversi: “È mia intenzione coinvolgere gli amici e colleghi di Formia e Minturno, Paola Villa e Gerardo Stefanelli, che sentirò a breve, per presentare un’unica candidatura.”

Il bando, che fa fede per l’edizione 2020 dell’iniziativa, è stato pubblicato il 9 luglio scorso ed è rivolto a tutti i Comuni laziali, che possono presentare la propria candidatura sia in forma singola che associata. Il fil rouge, come dice il nome stesso dell’iniziativa, è l’idea che si possa partire dalla cultura per mettere in campo un modello di sviluppo sostenibile, innovativo e partecipato, in grado di generare una crescita economica non indifferente per il vincitore, oltre che coesione e integrazione sociale nel medio e lungo periodo.

Il progetto prevede, infatti,  la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, la promozione dello sviluppo imprenditoriale nel settore culturale che ne migliori l’offerta, l’incremento dei servizi rivolti ai turisti, il favorire i processi di rigenerazione e riqualificazione urbana dei territori e la promozione di  una cultura della progettazione integrata e della pianificazione strategica.

Sono convinto – ha concluso Mitrano – che il nostro territorio, il Golfo di Gaeta, custodisce un Patrimonio culturale e ambientale di inestimabile valore, che nelle sue peculiarità rappresenta un unicum! Abbiamo già dimostrato che Gaeta, Minturno e Formia possono, in un’ottica comprensoriale, esprimere grandi potenzialità! Unendo le nostre forze, possiamo arrivare lontano…”

(Il Faro on line)