LA CANOA SLALOM VERSO TOKYO |
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Mondiali di Canoa Slalom e Discesa Sprint, al via le gare in Spagna con l’Italia Team

25 settembre 2019 | 06:00
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Mondiali di Canoa Slalom e Discesa Sprint, al via le gare in Spagna con l’Italia Team
Mondiali di Canoa Slalom e Discesa Sprint, al via le gare in Spagna con l’Italia Team
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Mondiali di Canoa Slalom e Discesa Sprint, al via le gare in Spagna con l’Italia Team
Mondiali di Canoa Slalom e Discesa Sprint, al via le gare in Spagna con l’Italia Team

Azzurri a caccia di medaglie e carte olimpiche Per Tokyo 2020. 4 pass per ogni specialità

Lleida – Il canale spagnolo di La Seu d’Urgell ospiterà dal 25 al 29 settembre i Campionati del Mondo di canoa slalom e discesa sprint.

Per gli slalomisti azzurri si tratta dell’appuntamento più importante della stagione perché in palio ci sono le carte olimpiche per Tokyo 2020. La squadra di slalom guidata dai direttori tecnici Daniele Molmenti ed Ettore Ivaldi sarà composta da 12 atleti; un team che arriva all’appuntamento iridato sulle acque del fiume Segre forte di una crescita esponenziale negli ultimi anni e soprattutto dalle quattro medaglie conquistate quest’anno in Coppa del Mondo.

La squadra azzurra del K1 sarà capeggiata da Giovanni De Gennaro (CS Carabinieri), che nel 2018 proprio sul canale olimpico di Barcellona ’92 ha conquistato la medaglia d’oro in coppa del mondo, ripetendosi quest’anno nella tappa slovena di Tacen. Oltre al bresciano scenderanno tra le rapide pirenaiche anche Zeno Ivaldi (Marina Militare) e Marcello Beda (CC Bologna), entrambi autori di una stagione al vertice della specialità.

Nel K1 femminile occhi puntati su Stefanie Horn (Marina Militare) che quest’anno ha conquistato ben due medaglie in coppa del mondo: l’oro di Tacen a giugno ed il bronzo nella tappa tedesca di Markkleeberg a fine agosto. Completano la squadra Maria Clara Giai Pron (Marina Militare) e Chiara Sabatini (Fiamme Azzurre). Anche la canoa canadese si giocherà le sue carte tra le paline spagnole con Roberto Colazingari (CS Carabinieri), anche lui protagonista in Slovenia con la medaglia d’oro nel C1, Raffaello Ivaldi (Marina Militare) e Stefano Cipressi (CS Carabinieri). Un trio che per tutta la stagione ha militato nelle primissime posizioni in campo internazionale. Grande interesse suscitano anche le giovani interpreti del C1 femminile, a partire da Marta Bertoncelli, classe 2001 con un argento e un bronzo mondiale junior in bacheca, Elena Borghi (CC Ferra), classe 2002 argento europeo junior quest’anno ed Elena Micozzi (CC Subiaco) che a soli 16 anni è la più giovane del gruppo azzurro.

“Siamo al momento clou della stagione e il programma sta portando i risultati voluti – spiega il Dt Daniele Molmenti – la forma degli atleti è molto buona e in acqua hanno passato tante ore carpendo i piccoli dettagli del canale. Le prestazione in allenamento sono buone e ora servirà una buona analisi degli ultimi aspetti pregara”.

“La stagione è stata programmata per questo evento – afferma il Dt Ettore Ivaldi – passando attraverso varie prove di verifica sia a livello nazionale che internazionale che ci hanno offerto, soprattutto agli atleti, riferimenti precisi sul loro valore. Siamo consapevoli di poter lottare per le finali e non solo. Siamo fiduciosi e ci aspettiamo prestazioni di al3ssimo livello”.

La canoa slalom ha fatto il suo debutto olimpico a Monaco 1972 nel canale di Augsburg e dopo una lunga sosta è ufficialmente entrata nel programma a Cinque Cerchi ai Giochi di Barcellona 1992 dove Pierpaolo Ferrazzi conquistò la medaglia d’oro italiana nel K1. L’azzurro ha successivamente conquistato la medaglia di bronzo a Sydney 2000, mentre Daniele Moltemi ha riportato l’Italia sul te9o nel mondo con l’oro di Londra 2012. A Tokyo le gare saranno ospitate nel Sea Forest Waterway nella baia della capitale giapponese e la novità sostanziale è il debutto del C1 femminile nel programma olimpico, mentre il C2 maschile è stato eliminato, saranno quindi le prime olimpiadi “gender equality” nella storia della canoa slalom.

Qualificazioni olimpiche – Ogni nazione può conquistare una sola carta olimpica per disciplina e per genere: in totale 4 tra kayak e slalom, maschile e femminile. Ai Mondiali di La Seu d’Urgell (Spagna) si qualificano i primi 18 classificati nel K1 (sia maschile che femminile) e i primi 11 nella canoa canadese (C1). In caso di più barche qualificate della stessa nazione, la quota eccedente verrà assegnata alla nazionale meglio classifica e non ancora qualificata. Una ulteriore carta olimpica, per ogni disciplina, sarà a disposizione delle nazionali ancora non qualificate e verrà assegnata agli Europei di Londra del prossimo anno, in programma dal 15 al 17 maggio 2020.

MONDIALI DI DISCESA SPRINT: ITALIA TEAM PER CONFERMASI AL VERTICE

Gli specialisti della discesa saranno impegnati nel Mondiale sprint (breve distanza) con gare singole e a squadre per K1, C1 e C2 maschile e femminile. E’ la seconda volta, dopo il Mondiale 2017 di Pau, che le due discipline si incontrano in un’unica location per assegnare i titoli iridati, per la volontà da parte dell’ICF di integrare e combinare sempre di più le discipline di acqua mossa, per aumentarne il potenziale sia in termini tecnici che promozionali.

Nutrita la delegazione italiana con tredici convocati; nel K1 scenderanno in acqua Andrea Bernardi (CUS Pavia), Francesco Ciotoli (Shock Wave) e Davide Maccagnan (Valbrenta Team); nel kayak femminile in gara Mathilde Rosa (CUS Pavia) e Giulia Formenton (CC Oriago). Canadese maschile a rapporto con Giacomo Bianche (KCC Palazzolo Sull’Oglio), Giorgio Dell’Agostino (Addavì) e Mattia Quintarelli (CC Pescantina), con questi ultimi due che affronteranno anche la prova in C2; mentre nella femminile troveremo la campionessa del mondo in carica Cecilia Panato (CC Pescantina) e Marlene Ricciardi (G.S. Marina Militare), sia in barca singola (C1) che in barca doppia (C2). A guidare la spedizione azzurra il Direttore Tecnico Vladi Panato, affiancato dai tecnici Luca Cardinali e Robert Pontarollo. “L’atmosfera è positiva e i ragazzi sembrano in ottima forma, solo Giulia Formenton è stata ferma qualche giorno per via di alcune problematiche alla spalla ma sta recuperando – ha commentato alla vigilia il Dt Panato – ce la giochiamo, abbiamo consapevolezza dei nostri mezzi ma non voglio fare pronos3ci. Abbiamo lavorato duramente in questo anno e indubbiamente qualcosa si spera che arrivi, ma la sprint come ben sappiamo è un terno all’otto, si gioca sempre sul filo del rasoio, quindi può andar bene come può andar male. L’obiettivo principale sarà quello di portare il maggior numero di barche in finale – ha concluso – e ambire alla zona podio.”

(Il Faro on line)