Lettera al direttore

“Niente telecamere nelle scuole? Fiumicino non ha a cuore il futuro dei suoi bambini”

27 settembre 2019 | 11:52
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“Niente telecamere nelle scuole? Fiumicino non ha a cuore il futuro dei suoi bambini”

Ieri l’amministrazione del comune di Fiumicino ha dato per l’ennesima volta prova di non avere interesse dei bambini del suo territorio e di non interessarsi della prevenzione ed informazione sulla sicurezza scolastica.

Io e mia moglie parliamo in qualità di genitori che hanno avuto il proprio bambino vittima di violenza fisica e psicologica da parte di due maestre di una scuola materna del territorio di Fiumicino.

Ci sentiamo offesi e siamo sdegnati che una proposta presentata in Consiglio comunale dai consiglieri Sannino e Severini, che richiedono l’istallazione di telecamere nelle scuole materne e comunali (leggi qui), non sia stata accettata, nonostante l’esistenza del decreto legge 32, convertito in legge a livello nazionale con parere sfavorevole da parte del Garante dell’Infanzia, e una proposta di legge regionale a firma del Pd depositata alla Pisana.

Quindi, come sempre, la palla viene passata da un ente a l’altro: lo Stato rimanda al Garante, ma senza il parere favorevole lo stesso Stato non può dare i fondi alla Regione che deve girarli al Comune. E tra una passaggio e un altro, Fiumicino continua a essere teatro di violenza in ambito scolastico.

Anche noi genitori ci uniamo ai consiglieri di opposizione che durante la discussione in Consiglio comunale hanno richiesto al Sindaco e alla maggioranza un’azione di forza affinché il loro governo sblocchi questa matassa e finalmente possa essere attuata la legge sulle telecamere nelle scuole e nelle case di cura.

Da genitori coinvolti in prima persona, “capendo” ma non condividendo le difficoltà esistenti per l’attuazione di questa legge, speriamo quanto prima in una soluzione definitiva.

Infine, rivolgendoci al Garante dell’Infanzia a livello nazionale, che ha dato parere sfavorevole alla legge sulle telecamere, vorremmo rivolgere una domanda: conviene allo Stato avere delle vittime di violenza nelle scuole pur di non istallare le telecamere sia come deterrente e sia come prova di verità sui fatti?

Alessio Territo e Monica Petrarca