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Federbalneari Ostia: “Grazie al clima bene la stagione, adesso si fronteggi l’erosione”

1 ottobre 2019 | 10:54
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Il 30 settembre si è chiusa la stagione balneare: bilancio positivo per la Federbalneari ma resta aperto il dramma dell’erosione delle spiagge

Ostia – Condizioni atmosferiche favorevoli e attenzione da parte del turismo straniero hanno “salvato” la stagione balneare ma l’emergenza legata all’erosione rischia di ipotecare gravemente il futuro delle imprese.

E’ a tinte chiaroscure il bilancio della stagione balneare appena finita. A tracciarlo è Renato Papagni, presidente della Federbalneari, il sindacato che racchiude il maggior numero di concessionari del litorale romano. Favorito da un meteo favorevole, con una notevole sequenza di giornate di sole, e da un leggero aumento di presenze straniere, il turismo balneare continua a fare i conti con la latitanza dell’amministrazione pubblica nella lotta all’erosione, emergenza che ipoteca il futuro di molte imprese ostiensi.

Tutto sommato possiamo dire che il bilancio è positivo – commenta Papagni – Abbiamo iniziato con un mese di maggio difficilissimo però, poi, la stagione è andata bene grazie al bel tempo e alle favorevoli condizioni atmosferiche. Ecco, mi piace sottolineare che, a proposito di atmosfera, anche il clima in senso lato nei confronti di Ostia è stato positivo: ci sono dei buoni segnali di attenzione e, tra l’altro, sempre più turisti stranieri scelgono le nostre spiagge. Ciò significa che la politica turistica ostiense può e deve cambiare“.

Tra le ragioni del maggiore interesse da parte di tour operator stranieri e di singoli viaggiatori, c’è il lancio del portale visitostia.tv (leggi qui l’articolo) che sta veicolando (per ora in italiano e inglese, presto anche in russo e tedesco) messaggi e immagini apprezzabili riguardo all’offerta che Ostia può vantare come meta turistica.

Resta il problema dell’erosione delle coste: ad ogni mareggiata le onde cancellano metri di spiaggia, soprattutto nel quadrante di levante, a sud del Canale dei Pescatori. La Regione Lazio ha annunciato recentemente un intervento tampone (qui puoi leggere il dettaglio) ma la sensazione generale è che si tratti di un palliativo.

Quello dell’erosione – sottolinea il presidente della Federbalneari – è un problema che non può essere affrontato con un metodo che non può essere quello dell’emergenza. Noi non condividiamo da tempo i comportamenti della Regione Lazio che vuole fare che pensa a fare sempre solo interventi emergenziali, vale a dire mettiamo un po’ di scogli, sistemo un po’ di pennelli, verso un po’ di sabbia per cercare di limitare i danni immediati. Qui bisogna mettersi a tavolino, Regione e Comune di Roma, dobbiamo impegnare risorse dirette dei balneari che pagano una quota regionale significativa, ovvero due milioni di euro l’anno. Vediamo se è possibile fare un piano economico a lungo termine, quindi di almeno dieci anni, e a quel punto facciamo un progetto efficace che è quello dei tre km e mezzo eseguito negli anni Novanta dal Pontile al Canale dei Pescatori ovvero una meravigliosa barriera soffolta e un versamento di sabbia. Lo allunghiamo e lo portiamo fino alla riserva del Presidente, chiudiamo il progetto con una tecnica che oggi è all’avanguardia quale è una soffolta speciale e probabilmente risolviamo definitivamente i problemi di Ostia“.