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Lettere al direttore

“Parco Leonardo? Un quartiere fantasma dimenticato dalle Istituzioni”

La lettera di una residente di Parco Leonardo che denuncia la scarsa attenzione delle Istituzioni nei confronti del quartiere

Mi chiamo Barbara Cerusico, sono residente a Parco Leonardo, si proprio a Parco Leonardo, quel quartiere che è stato tanto sponsorizzato come un quartiere “oasi” alle porte di Roma. Ho vissuto 50 anni a Roma e giuro, nonostante, la città eterna sia vessata da problematiche che la stanno deturpando, mai, mai mi sono trovata in situazioni così tanto difficili come a Parco Leonardo.

Ho scelto questo quartiere perché volevo tranquillità, cercavo una comunità dove potermi sentire protetta. Ho trovato invece una situazione a dir poco catastrofica. Ho seguito in prima persona la campagna elettorale ultima e ho appoggiato (non mi vergogno a dirlo) un candidato sindaco della fazione politica opposta al’attuale.

Mi sono informata, ho letto, ho cercato notizie sulla precedente amministrazione ed ho sperato che le cose potessero essere diverse con un nuovo vento politico. Purtroppo non è stato così. Ho quindi deciso di essere parte attiva nel cambiamento di quartiere, aderendo al Comitato Quartiere PL, di cui sono un membro del direttivo.

Ce la stiamo mettendo tutta, mi sento seguita, seguo chi come me è scontento e ci metto del mio, per poter far di Parco Leonardo un quartiere di eccellenza. E’ difficile, ma ci provo, insieme ai miei nuovi amici. Qui le problematiche sono molteplici, passiamo da problemi di sicurezza personale a degrado del quartiere.

Iniziamo con la problematica che più mi sta a cuore: la sicurezza. Negli ultimi periodi viviamo in uno stato di paura che ci fa uscire guardandoci le spalle. Vivo in una strada già nota alla cronaca, per la mancanza di illuminazione dei parcheggi.

Abbiamo organizzato proteste, fiaccolate, non ultima quella di giugno (leggi qui) che non hanno sortito alcun effetto. Possibile mai che un Sindaco, un Consorzio, non si renda conto di quanto sia pericoloso per l’incolumità delle persone? Sono una lavoratrice turnista H24, rientro di notte, e sinceramente ogni volta che che rientro mi faccio il classico “segno della croce” e strada facendo mi chiedo: “entrerò in casa incolume?”.

Scendo dall’auto con la torcia, il cellulare posizionato sul numero 112 di emergenza (dove tra l’altro lavoro), lo spray al peperoncino perché i parcheggi sono completamente al buio e oscurati ancor di più da siepi giungla che potrebbero essere potate, qualche volta!

Ironia della sorte, quando non mi sento sicura, parcheggio dove non potrei, davanti al portone, e la mattina dopo trovo multa sul parabrezza dell’auto. Vessata anche da tasse che non hanno riscontro! Pagare le tasse è un dovere per tutti i cittadini ma dovremmo avere anche un riscontro per tale onere. Dovremmo avere servizi migliori efficienti e ben funzionanti, che invece non vengono erogati e ci lasciano nell’incerto della quotidianità.

Inoltre il “terno a lotto” è non trovare la mia auto danneggiata da furti o rotture di vetro, per rubare il nulla. Se giriamo per il quartiere dobbiamo aver paura delle bande di minori che ci importunano e che spesso creano scompiglio con risse che possono degenerare in qualcosa di grave.

Nello scorso inverno sono stata quasi aggredita nel box di casa, dove, al rientro da un turno notte (24,30) mentre parcheggiavo mi entrato un uomo. La mia prontezza e sangue freddo, che non so da dove io l’abbia tirata fuori, ha fatto si che lo mettessi in fuga. Non posso, non voglio vivere così. Sono una persona, una donna, che può essere soggetta a qualsiasi male intenzionato, solo perché faccio parte di un genere che ancora oggi è considerato nulla!

Presiedo un’associazione anti violenza da 10 anni, so cosa voglia dire violenza! In questo ultimo periodo abbiamo attivato come comitato di quartiere una chat sicurezza, nella quale segnaliamo episodi sconvenienti, e nella quale alcuni membri sono appartenenti alle Forze dell’Ordine e ci supportano dandoci la sicurezza che non abbiamo da un’amministrazione silente ed immobile. Si può vivere così? Si può vivere sempre guardandosi le spalle? No! Questa la situazione di Parco Leonardo, o meglio del quartiere fantasma di Fiumicino!”

Barbara Cerusico,
Una cittadina onesta