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Parma vs Roma, le pagelle de Il Faro online: Veretout una diga, Santon disciplinato

10 novembre 2019 | 21:00
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Parma vs Roma, le pagelle de Il Faro online: Veretout una diga, Santon disciplinato

Le peripezie dell’ultima tranche di partite sembrano aver infiacchito mister Fonseca. Chissà se, con il senno di poi, rischierebbe ancora uno Spinazzola non in buone condizioni fisiche, visto che gli costa un cambio anticipato

Parma – Dopo tre vittorie di fila in campionato la Roma si ferma a Parma. I gol nella ripresa di Sprocati e Cornelius stendono i giallorossi (leggi qui), in difficoltà di fronte al grande ritmo imposto dai padroni di casa, che pagano anche gli sforzi profusi giovedì nello sfortunato ko in Europa League contro il Borussia Moenchengladbach.

Triplice fischio.

Dopo il vantaggio degli avversari proviamo a reagire, ma Sepe salva sempre il risultato. Allo scadere raddoppio di Cornelius#ParmaRomapic.twitter.com/EKLe7ZrwTG

— AS Roma (@OfficialASRoma) November 10, 2019

I voti

Pau Lopez, 6,5 – Al 17’ si allunga sulla sinistra a sventare un tiro di Cornelius deviato due volte dai difensori romanisti, poi poco prima della pausa in due tempi blocca una palla centrale ma improvvisa di Gagliolo. Al 67’ allontana un traversone di Kucka ma sul ribaltamento dell’azione dalla parte opposta dell’area si fa sorprendere da un tiro masticato di Sprocati, che si insacca sul secondo palo. Decisive le parate al 72’ e all’89’ su Cornelius e Kulusevski, ma a tempo quasi scaduto è trafitto per la seconda volta. Non poteva fare di più.

Leonardo Spinazzola, SV – Sbilanciato in attacco, lascia da solo Smalling a spegnere le folate di Gervinho. Sbaglia in copertura, per un passaggio approssimativo che rischia di essere intercettato. Al 25’ chiede il cambio per l’ennesimo infortunio. Muscoli di cristallo.

Chris Smalling, 6,5 – Spegne ogni velleità di Gervinho, che non riesce a pungere. Puntuale come al solito negli anticipi, sale altissimo alla fine del primo tempo ad anticipare l’avversario. Decisiva la chiusura su Cornelius lanciato in contropiede, ma può solo ritardare la disfatta. Sempre sul pezzo.

Federico Fazio, 6 – Si segnala in attacco al 7’, quando colpisce di testa su corner, ma salta arretrando e non riesce a imprimere forza alla palla. Senza particolari infamie e lodi in difesa, forse condizionato anche dalla ferita alla testa. Al 42’ ferma Kulusevski con autorità. Sostituito al 70’. Opaco.

Aleksandar Kolarov, 5 – Nel primo tempo perde alcuni contrasti ruvidi con Kucka ed è impreciso nei passaggi. Al 35’ Pastore gli allarga la palla sulla sinistra in area ma scivolando spara alto e fuori misura. Potrebbe emendarsi nel secondo tempo, quando su punizione mette nel mirino la porta difesa da Sepe ma coglie il palo. Non si regala un bel compleanno.

Jordan Veretout, 7 – È l’incubo del centrocampo avversario, quando si stacca dalla difesa e avanza ringhiando per intercettare palla. Al 37’ si distingue per un’accelerazione prepotente, poi deposita la palla a Dzeko che si lascia anticipare. A fine primo tempo soffoca un tentativo di contropiede e poi recupera su Kulusevski, anticipandolo da dietro. Anche nel secondo tempo continua a sradicare la palla dai piedi di Cornelius e Kulusevski, ma finisce anche lui stremato. Diga.

Gianluca Mancini, 6,5 – Nel primo tempo si segnala per alcuni recuperi, ma senza squilli. Cresce di intensità nella seconda frazione di gioco, come al 53’ quando conquista una punizione da posizione interessante, frapponendo il corpo tra la palla e Sprocati. Dopo l’ingresso in campo di Diawara torna al suo antico mestiere di difensore, ma nell’azione del raddoppio gialloblù sembra inseguire Cornelius in una palude fangosa, tanto le sue falcate sono lente, come del resto quelle degli altri difensori giallorossi. Ha bisogno di riposo.

Nicolò Zaniolo, 6 – Un po’ spento nel primo tempo, si dà da fare ma senza incidere. Al 10’ viene ammonito per un gomito alto su Gagliolo. Prova a scuotersi nel secondo tempo, con una grande giocata al 60’ tra due difensori e un lancio perfetto per Dzeko. Da ricordare solo un sinistro potente, scagliato improvvisamente verso la porta avversaria, che però produce solo un corner. Non in forma.

Javier Pastore, 5,5 – Non è in condizione e si vede subito. Schiacciato nel corpo a corpo con gli scatenati parmensi, fa lanci sbagliati e al 48’ consegna palla a Hernani, fermato solo al limite dell’area. Nonostante tutto, dà cenni di risveglio nel secondo tempo, quando colpisce in tap-in sul palo centrato da Kolarov (ma il tiro è sventato da Sepe) e quando sguscia tra due avversari, che lo abbattono sul limite dell’area. Al 65’ è sostituito da Ünder. In ombra.

Justin Kluivert, 6,5 – Più concreto rispetto alle ultime prestazioni, si segnala subito per un bel tacco su Smalling, che permette alla Roma di riprendere palla e riportarsi subito in attacco, e per un perfetto aggancio sulla tre quarti. I suoi slalom tra gli avversari sembrano promettere qualcosa di buono, ma quasi sempre viene fermato; solo al 24’, dopo un ottimo disimpegno difensivo su Darmian, mette palla a terra e parte dribblando tutti, costringendo Scozzarella al fallo da ammonizione. Continua a dannarsi fino alla fine, pressando e tornando in difesa, come all’85’ quando il suo anticipo sulla linea di porta riesce ad evitare, seppure per poco, il raddoppio. Sulla fine del match inizia a tirare da fuori, ma è troppo tardi. Fa rimpiangere il Faraone.

Edin Dzeko, 5 – Non sembra lui: mai lucido e mai incisivo. A sua discolpa c’è da dire che i giocatori del Parma gli costruiscono intorno una gabbia strettissima, che nelle sue precarie condizioni fisiche non riesce a scardinare. Ha bisogno di un sostituto che lo lasci rifiatare ogni tanto.

Davide Santon, 5,5 – Si applica tatticamente nell’eseguire i compiti assegnatigli dal mister, che gli chiede di allargarsi sulla fascia per lasciare a Zaniolo lo spazio per accentrarsi e dare manforte a Dzeko, ma oltre questo non può proprio andare, per evidenti limiti tecnici. Disciplinato.

Cengiz Ünder, 5 – Rileva Pastore al 65’ ma impiega almeno un quarto d’ora per rendersi pericoloso: il suo cross però attraversa l’area senza incontrare nessun compagno di squadra. Solo all’84’, da fermo, scaglia una sventola delle sue, alzata però da Sepe sopra la traversa. Convalescente.

Amadou Diawara, 5 – È l’ultimo cambio che si gioca Fonseca: entra al 70’ al posto di Fazio e va a prendere il posto di Mancini, che scende al centro della difesa. All’80’ compie un prezioso recupero pulito sull’indiavolato Kulusevski e pochi minuti dopo si fa sentire in attacco, tirando una botta di destro dal limite dell’area. Ma si spegne troppo presto e a tempo scaduto si fa anticipare da Hernani che innesca Cornelius per il raddoppio. Non incisivo.

Paulo Fonseca, 5,5 – Le peripezie dell’ultima tranche di partite sembrano averlo infiacchito. Chissà se, con il senno di poi, rischierebbe ancora uno Spinazzola non in buone condizioni fisiche, visto che gli costa un cambio anticipato. E magari Florenzi avrebbe potuto dare un miglior contributo alla causa rispetto a Santon, quanto meno perché – almeno lui – dovrebbe essere riposato, dopo aver scaldato così a lungo la panchina. Deve meditare.

(Il Faro online)