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Migranti, il Papa: “Vanno accolti: è questo che ci salva dal gelo della disumanità”

8 gennaio 2020 | 16:52
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Migranti, il Papa: “Vanno accolti: è questo che ci salva dal gelo della disumanità”

Siparietto nell’Aula Paolo VI con una suora dopo lo strattonamento della notte di Capodanno: “Ho paura! Tu mordi! Io ti do il bacio ma tu stai tranquilla, non mordere!”

di FABIO BERETTA

Città del Vaticano – “Chiediamo oggi al Signore di essere sensibili ai tanti naufraghi della storia che approdano esausti sulle nostre coste, perché anche noi sappiamo accoglierli con quell’amore fraterno che viene dall’incontro con Gesù. È questo che salva dal gelo dell’indifferenza e della disumanità“.

E’ il monito di Papa Francesco, indirizzato a tutti i credenti, lanciato al termine dell’Udienza Generale del mercoledì. Il Pontefice, portando a conclusione il ciclo di catechesi sugli Atti degli Apostoli, ricorda, ancora una volta, l’importanza dell’accoglienza.

Fa l’esempio di San Paolo che, dopo un naufragio, approda sull’isola di Malta, “i cui abitanti dimostrano una premurosa accoglienza. I maltesi sono bravi, sono miti, sono accoglienti già da quel tempo”, sottolinea il Papa.

“Piove e fa freddo ed essi accendono un falò per assicurare ai naufraghi un po’ di calore e di sollievo. Anche qui Paolo, da vero discepolo di Cristo, si mette a servizio per alimentare il fuoco con alcuni rami – prosegue il Santo Padre -. Dice la storia che da quel momento non ci sono vipere a Malta: questa è la benedizione di Dio per l’accoglienza di questo popolo tanto buono”.

In effetti, fa notare Papa Bergoglio, “il soggiorno a Malta diventa per Paolo l’occasione propizia per dare ‘carne’ alla parola che annuncia ed esercitare così un ministero di compassione nella guarigione dei malati. E questa è una legge del Vangelo: quando un credente fa esperienza della salvezza non la trattiene per sé, ma la mette in circolo”.

Un cristiano “provato” può farsi di certo più vicino a chi soffre perché sa cosa è la sofferenza, e rendere il suo cuore aperto e sensibile alla solidarietà verso gli altri.

In altre parole, San Paolo “ci insegna a vivere le prove stringendoci a Cristo, per maturare la convinzione che Dio può agire in qualsiasi circostanza, anche in mezzo ad apparenti fallimenti e la certezza che chi si offre e si dona a Dio per amore, sicuramente sarà fecondo“.

L’amore è sempre fecondo, l’amore a Dio sempre è fecondo, e se tu ti lasci prendere dal Signore e tu ricevi i doni del Signore, questo ti consentirà di darli agli altri. Sempre va oltre l’amore a Dio.

Da qui l’appello all’accoglienza: “Chiediamo oggi al Signore di aiutarci a vivere ogni prova sostenuti dall’energia della fede; e ad essere sensibili ai tanti naufraghi della storia che approdano esausti sulle nostre coste, perché anche noi sappiamo accoglierli con quell’amore fraterno che viene dall’incontro con Gesù. È questo che salva dal gelo dell’indifferenza e della disumanità”.

Infine, il Papa rivolge un pensiero all’Australia, duramente provata dagli incendi: “Vorrei chiedere a tutti di pregare il Signore perché aiuti il popolo in questo momento difficile, con quel rogo tanto forte. Sono vicino al popolo dell’Australia”.

Siparietto con la suora

Papa Francesco dà vita ad un simpatico siparietto che sdrammatizza con ironia il gesto di stizza – avuto lo scorso 31 dicembre – nei confronti di una fedele cinese per il quale l’indomani chiese scusa.

Il Pontefice, oggi, in occasione dell’udienza generale nell’Aula Paolo VI, si è avvicinato come di consueto ai fedeli e ai pellegrini presenti in Aula dietro le transenne per salutarli. Ad un certo punto, una suora africana gli ha teso le braccia molto calorosamente.

Al che Bergoglio, evidentemente per sdrammatizzare quanto accaduto nei giorni scorsi quando, strattonato dalla fedele asiatica ebbe quel gesto di stizza picchiettandola sulle mani per poi fare ammenda all’Angelus del primo dell’anno (leggi qui), ha detto alla suora: “Ho paura! Tu mordi! Io ti do il bacio ma tu stai tranquilla, non mordere!”. E’ seguito l’abbraccio e il bacio tra il Papa e la religiosa. Il gesto è stato ripreso dai fotografi sotto gli occhi divertiti della scorta e dei pellegrini.

(Il Faro online) – Foto © Vatican Media