Ostia, delusione per i lavori anti-erosione: ricostruiti pochi metri di spiaggia
Finiti i lavori di ricostruzione della spiaggia sottratta dallโerosione: tornano solo pochi metri di arenile per un fronte limitato. Plastica nella sabbia trasferita dalla โduna della vergognaโ
Ostia โ Finiti i lavori di ricostruzione della spiaggia, lungo la costa di levante solo due stabilimenti balneari hanno beneficiato dellโoperazione invece dei 400 metri di fronte mare che doveva essere โrestauratoโ.
La flotta costituita dalla motonave Draga โGino Cuccoโ, dalla betta โGiuseppe Cuccoโ e dal pontone โDragondaโ, ha salpato le ancore e ha abbandonato Ostia dichiarando con questo esaurita la fase a mare dellโoperazione anti-erosione avviata il 15 gennaio (leggi qui il dettaglio). La rena prelevata a circa trecento metri dalla costa a sud della foce del Canale dei Pescatori, รจ stata riversata a riva ma a occhio la sensazione รจ che la ricostruzione si sia limitata a due soli stabilimenti balneari, โLa nuova pinetaโ e โLa pinetinaโ.
Lโappalto affidato dalla Regione Lazio alla societร โLa dragaggiโ prevede il trasferimento a riva di poco piรน di 11mila metri cubi di sabbia utili, come specificava nelle previsioni lโamministrazione, a โricostruire 10 metri di spiaggia su un fronte di circa 400 metriโ. Il risultato non pare affatto questo: gli impianti โDopolavoro Cotralโ, โKursaalโ e โShillingโ non hanno visto un solo granello di sabbia.
La domanda che ci si pone รจ se lโoperazione sia stata realizzata in modo non conforme oppure se preveda un successivo intervento. Giร in questo articolodel 16 dicembre sollevavamo perplessitร sullโefficacia di questa operazione da appena 255mila euro di spesa.
LA PLASTICA NELLA RENA
Intanto, lascia perplessi anche lโintervento effettuato dal X Municipio di trasferimento delle sabbie dalla cosiddetta โduna della vergognaโ accumulatasi nei dragaggi degli anni passati sul molo di ponente del Canale dei Pescatori. I camion hanno trasportato la rena sulla spiaggia de โLa nuova pinetaโ e da quel cumulo affiorano teli di plastica, residui di precedenti โaccorgimentiโ anti-inquinamento. Quei teli vennero impiegati dalle imprese appaltatrici del dragaggio per il bizzarro tentativo di impedire il rilascio dellโeventuale percolato in acqua. Una soluzione inquinante ancor peggiore del possibile rischio derivante dallโintervento di rimozione della sabbia dai fondali del canale che oggi lโambiente paga.