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Omicidio Vannini, la Cassazione: “Processo d’appello a Ciontoli da rifare”

7 febbraio 2020 | 18:19
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Omicidio Vannini, la Cassazione: “Processo d’appello a Ciontoli da rifare”

“Ciontoli ha seguito passo per passo l’agonia di Marco Vannini, pensando solo a salvare il suo posto di lavoro. La morte del ragazzo avrebbe portato via l’unico testimone di quello che è successo nell’abitazione di Ladispoli”

Roma – Un nuovo processo d’Appello per l’omicidio di Marco Vannini. E’ quanto deciso dai giudici della prima sezione penale della Cassazione che hanno accolto la richiesta delle parti civili e del sostituto procuratore generale della Cassazione Elisabetta Ceniccola che al termine della requisitoria (leggi qui) aveva chiesto di annullare con rinvio la sentenza d’appello per la famiglia Ciontoli e disporre un nuovo processo per il riconoscimento dell’omicidio volontario con dolo eventuale per la morte di Marco, ucciso da un colpo di pistola nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015 mentre era a casa della fidanzata a Ladispoli, sul litorale romano.

Ciontoli ha seguito passo per passo l’agonia di Marco Vannini, pensando solo a salvare il suo posto di lavoro. La morte del ragazzo avrebbe portato via l’unico testimone di quello che è successo nell’abitazione di Ladispoli”. Lo ha sottolineato nella sua arringa il professore Franco Coppi, legale di parte civile dei familiari di Marco Vannini, chiedendo la riapertura del processo e condanne più severe per Antonio Ciontoli, sua moglie e i due figli. Coppi ha ricordato – nell’aula della Prima sezione penale della cassazione gremita di pubblico – che Vannini “è stato colpito da un’arma micidiale, lo sparo gli ha trapassato cuore e polmone, e una costola, e si è fermato sotto i muscoli del petto. Il cuore di Marco ha continuato a pompare sangue fino alla fine, si sarebbe salvato se lo avessero soccorso, come ha riconosciuto con onestà lo stesso consulente della difesa“, ha aggiunto Coppi.

Per l’omicidio del ragazzo, appena ventenne, lo scorso 29 gennaio i giudici della corte d’Assise d’Appello di Roma avevano condannato il padre della sua fidanzata Antonio Ciontoli per l’accusa di omicidio colposo a 5 anni di reclusione contro i 14 che gli erano stati inflitti in primo grado per omicidio volontario, confermando, invece, le condanne a tre anni per i due figli di Ciontoli, Martina e Federico, e per la moglie Maria Pezzillo.

Lacrime di gioia e applausi da parte dei familiari di Marco Vannini alla lettura della sentenza. ‘Giustizia, giustizia’ hanno scandito gli amici e i familiari radunati a piazza Cavour, dove hanno accolto con un lungo applauso i genitori di Marco Vannini. Da questa mattina in tanti hanno atteso l’esito dell’udienza in sit in vicino al Palazzaccio con striscioni e cartelli.

“Da Sindaco e uomo delle Istituzioni accolgo con grande soddisfazione la decisione della Cassazione di disporre un nuovo processo di appello per l’omicidio di Marco Vannini” dice il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci. “Dopo cinque anni di tensioni e polemiche, con una tragedia infinita che ha scosso non solo la nostra comunità ma la Nazione intera oggi la giustizia torna ad essere un faro per l’Italia“. “Quella di oggi è una vittoria di una comunità che si è stretta fin da subito accanto alla famiglia Vannini, alla mamma e al papà che tanto stanno soffrendo”.

(Il Faro online)