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KAA Gent vs Roma, le pagelle de il Faro online, buona solo la qualificazione

29 febbraio 2020 | 11:08
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KAA Gent vs Roma, le pagelle de il Faro online, buona solo la qualificazione

Con gli uomini contati e diversi fuori forma, è veramente dura per Mister Fonseca fare meglio. Comunque l’obiettivo è stato centrato e non resta che lavorare per fare sempre meglio, con la speranza che alcuni infortunati rientrino presto.

Gand. Nonostante una prova scialba, la Roma centra l’obiettivo della qualificazione agli ottavi di finale della Uefa Europa League, (clicca qui)con un pareggio di 1 a 1 in casa di un Gent che ha provato in tutti i modi a sfruttare il turno casalingo dove, nel corrente anno, non ha ancora perso. La poca qualità mesa in campo dai giallorossi è stata però sufficiente per avere ragione dei belgi che  avevano grandi aspettative per questo turno del torneo continentale. Molto carino stadio, il Ghelamco Arena costruito anche grazie alla presenza di tecnologia italiana. In particolare sul terreno di gioco sostituendo il terreno naturale con un nuovo terreno ibrido (naturale e sintetico), denominato Mixto Hybrid Grass Technology, prodotto 100% Made in Italy.

Pau Lopez, 6 – Non può nulla al 25’ sul gol di David, che si infila indisturbato tra Mancini e Spinazzola. Evidentemente il gol gli lascia insicurezza, così sbaglia la misura di alcune uscite: al 39’ ci arriva con la punta delle dita e devia in calcio d’angolo, al 63’ legge male la traiettoria della punizione di Odjidjia, ma per fortuna la palla esce dalla parte opposta. Prevale però nella sfida con Odjidjia, che si intestardisce a tirare da tutte le posizioni ma senza successo. Gli servono certezze.

Leonardo Spinazzola, 5 – Complice di Mancini nello svarione difensivo in occasione del gol del Gent, prende poi  le misure a Mohammadi e David, i più intraprendenti ad affacciarsi dalle sue parti. Dovrebbe forse salire con più coraggio, approfittando della copertura di Veretout, ma resta prudente. Al 62’ prende un giallo esagerato: commette fallo su Bezus ma perché precedentemente sbilanciato. Cinque minuti dopo, il mister preferisce farlo uscire dal campo per evitare guai peggiori. Ha svolto il compitino.

Chris Smalling, 7,5 – Solita prestazione nettamente sopra la media, non fa passare nessuno: contro di lui si infrangono i tentativi di Depoitre, Bezus, David e Kums. Rischia tantissimo al 22’ perché, ancora sullo 0-0, in un contrasto aereo nell’area piccola tira per la maglia l’avversario sbilanciandolo, ma il VAR non se ne accorge. Al 36’ dà il suo contributo anche in attacco, quando di testa riprende la palla respinta con i pugni da Kaminski e la rimette al centro per Dezko, che sbaglia di poco. Prezioso.

Gianluca Mancini, 5 – Fa un passo indietro, rispetto alle ultime partite, perché tornano gli errori difensivi, causati da distrazioni o – peggio – errori di posizione, inspiegabili per un professionista del suo calibro. Il più grave è quello in occasione del gol, quando si fa scavalcare da un cross perfettamente leggibile di Bezus, ma lui non guarda l’uomo e David è libero di segnare. Si ripete alla mezz’ora, quando lascia di nuovo solo David, che però stavolta sfiora il palo alla destra di Lopez. Al 39’ contrasta in modo troppo ruvido il solito David atterrandolo; regala così al Gent una punizione da posizione interessante. Dopo l’uscita di Veretout sale a fianco di Cristante e sembra più a suo agio. Comunque in confusione.

Aleksandar Kolarov, 6 – Parte forte, forse rinfrancato dalla buona prestazione con il Lecce, e già al 1’ con una rasoiata in diagonale coglie il palo. Continua ad accompagnare le proiezioni offensive, anche se senza più grande foga.  A pochi minuti dalla fine riceve un ampio cross di Kluivert ma impatta male. Diligente.

Jordan Veretout, 6 – Abbastanza bloccato nella sua posizione, evidentemente Fonseca stavolta non gli ha dato licenza di avanzare. Prende il giallo al 43’ per fallo da dietro su David: diffidato, salterà l’andata degli ottavi. Viene azzoppato da Depoitre al 50’, ma stringe i denti e resta in campo. Grave l’errore di impostazione al 65’, quando innesca un’azione pericolosa del Gent che arriva al tiro con Odjidjia, per fortuna senza conseguenze. Viene sostituito al 78’ da Fazio. Si applica con dedizione.

Brian Cristante, 5,5 – La sua prova è un po’ anonima, però non si tira indietro quando c’è da lottare in mezzo al campo e difendere la palla. Sicuramente perde tanti palloni, come del resto i suoi compagni, probabilmente anche a causa delle condizioni disastrose del campo. Volenteroso.

Carles Perez, 5,5 – Nel primo tempo è del tutto inutilizzato, perché la Roma attacca sulla sinistra. Solo al 51’ si registra la sua prima azione importante, quando accelera sulla fascia destra e mette bene al centro dell’area per Dzeko, che però si fa trovare sbilanciato. A parte qualche giocata d’effetto, non si vede granché. È sostituito da Villar all’84’. Non incisivo.

Henrix Mkhitaryan, 7 – Dà ampiezza e velocità al gioco della Roma, con dribbling, passaggi intelligenti e verticalizzazioni. Già al 20’ apre bene di prima su Spinazzola, sul cui cross però Kolarov non arriva. Costringe al giallo Bezus, che lo atterra da dietro per fermare la sua percussione. Subito dopo inventa l’assist per Kluivert: fa viaggiare la palla veloce e con un delizioso esterno destro mette al centro dell’area la palla che l’olandese deve solo insaccare. Tenta anche dalla distanza al 36’, impegnando Kaminski nella deviazione in calcio d’angolo. Fa la differenza.

Justin Kluivert, 6,5 – Sempre molto dinamico e frizzante, regala alla Roma il passaggio del turno, realizzando il gol del pareggio: al 29’ si libera con una finta dei difensori belgi e si fa trovare pronto per deviare in rete con l’interno destro l’assist preciso di Mkhitaryan. Rischia sempre di strafare però, infatti perde molti palloni vanificando le sue iniziative coraggiose. Subisce anche tanti falli, come dimostra la divisa completamente inzaccherata. Finalmente uno che taglia senza palla.

Edin Dzeko, 6 – Cerca di dare il suo contributo, anche se non è in serata. Notevole il colpo di classe che fa vedere al 36’, quando in mezzo a un’area affollatissima riesce a deviare d’esterno destro il passaggio di testa di Smalling, alzando di poco la palla sopra la traversa. Al 58’ difende palla sui 30 metri poi si gira e lancia Perez, che però è anticipato da Kaminski in uscita. Al 70’ con il fisico difende la palla a centrocampo e innesca Santon, mentre all’82’ con un cross coraggioso cerca Kluivert, che però non ci crede. Comunque presente.

Davide Santon, 6,5­ – Gioca solo mezz’ora, perché entra al 67’ al posto di Spinazzola, ma si fa trovare pronto e non sbaglia un colpo. Non si limita a fare buone diagonali difensive, ma si fa vedere anche in sovrapposizione in attacco, consentendo così alla squadra di alzarsi e alleggerire la pressione del Gent. Concentrato.

Federico Fazio, SV –  Rileva Veretout al 79’. Mette il fisico e cerca perfino di portare palla.

Gonzalo Villar, SV –  Entra all’84’ al posto di Perez. Al suo esordio in assoluto nelle coppe europee, gestisce la palla cercando di aumentare la scarsa percentuale di possesso della Roma.

Paulo Fonseca, 7 – Conquista la qualificazione agli ottavi di finale, tanto più preziosa in un periodo che, nonostante gli ultimi risultati positivi, resta difficile. Quanto meno nega la soddisfazione a tutti i critici che erano pronti a giudicare fallimentare la stagione romanista, in caso di eliminazione. Dal punto di vista tattico, ha gestito con intelligenza la partita, con una atteggiamento accorto ma senza farsi condizionare troppo dal diluvio di attaccanti schierati nella parte finale del match da Thorup. Si copre solo un po’ a dieci minuti dalla fine, inserendo Fazio al posto di Veretout e alzando Mancini accanto a Cristante: la difesa a cinque crea così una diga su cui si infrangono gli ultimi tentativi del Gent. Polso fermo.

(Il Faro online)