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L’Italia “chiude per coronavirus”. Ecco i punti principali del nuovo provvedimento

11 marzo 2020 | 21:58
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L’Italia “chiude per coronavirus”. Ecco i punti principali del nuovo provvedimento

Il premier Conte nomina anche un commissario, Domenico Arcuri, per le terapie intensive con “ampi poteri”

Roma – “E’ il momento di compiere un passo in più, quello più importante. Disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali, ad eccezione di quelli di vendita di generi alimentari e delle farmacie“. Lo annuncia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier chiarisce che le nuove misure rimarranno in vigore un paio di settimane. Bisogna “incentivare lavoro agile e ferie”, le “industrie rimarranno aperte con misure sicurezza”.

Saranno “garantiti i servizi pubblici essenziali e i trasporti”. Il premier ha annunciato la nomina di Domenico Arcuri a commissario per le terapie intensive con “ampi poteri” (LEGGI “Chi è Domenico Arcuri”).

Le vostre rinunce piccole e grandi stanno dando un grande contributo al paese. Tutto il mondo ci guarda per i numeri del contagio, vedono un paese in difficoltà. Ma ci apprezzano perché stiamo dando prova di rigore e di resistenza. Domani ci prenderanno come esempio positivo di un paese che grazie al proprio senso di comunità è riuscito a vincere questa battaglia contro la pandemia”, prosegue.

“Siamo quelli che stanno reagendo con maggior forza e con la massima precauzione, diventando un modello per tutti gli altri. Questa sfida riguarda la salute dei cittadini ma anche la tenuta della nostra economia, del nostro tessuto produttivo fatto di piccole e medie imprese. Finora abbiamo tenuto conto di tutti gli interessi in gioco. Ora -afferma- è il momento di compiere un passo in più, quello più importante”.

SCARICA E LEGGI IL DPCM DELL’11 MARZO 2020

Ecco per punti, le novità essenziali emanate dal premier Giuseppe Conte.

– CHIUSURA TUTTE ATTIVITA’ COMMERCIALI IN TUTTA ITALIA’
– CONTE, ‘NO CORSA AI GENERI ALIMENTARI’ restano aperti i negozi ma non i centri commerciali
– ‘INCENTIVARE LAVORO AGILE E FERIE’
– ‘INDUSTRIE APERTE CON MISURE SICUREZZA’
– ‘GARANTITI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI E TRASPORTI’
– ‘GARANTITE ATTIVITA’ AGRICOLE’
– ‘LIMITARE SPOSTAMENTI A SPESA, NECESSITA’ E SALUTE’
– ‘MISURE PER UN PAIO SETTIMANE’

Chiudiamo negozi, bar, pub, ristoranti, lasciando la possibilità di fare consegne a domicilio. Chiudono parrucchieri e centri estetici, chiudono i servizi di mensa, che non garantiscono la distanza di sicurezza di un metro. Per quanto riguarda riguarda le attività produttive e professionali, va attuata il più possibile la modalità del lavoro agile, vanno incentivate le ferie, i congedi retribuiti -dice Conte-. Restano chiusi i reparti aziendali che non sono indispensabili, le industrie potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che adottino protocolli di sicurezza che evitino il contagio con turni, ferie anticipate e chiusura di reparti non indipensabili.

Resta garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali, tra cui trasporti e servizi di pubblica utilità -bancari, postali, finanziari, assicurativi- nonché delle attività accessorie rispetto al corretto funzionamento dei settori rimasti in attività. Saranno garantite le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare, comprese le filiere“.

“Dobbiamo limitare spostamenti per lavoro, salute o necessità”, prosegue. “Dobbiamo essere consapevoli che l’effetto di questo sforzo si vedrà tra poche settimane, un paio di settimane. Per avere un riscontro effettivo dovremo attendere un paio di settimane“, evidenzia.

(Il Faro online)