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L’atletica propone il suo protocollo. Accesso limitato agli impianti e distanza negli allenamenti

23 aprile 2020 | 21:03
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L’atletica propone il suo protocollo. Accesso limitato agli impianti e distanza negli allenamenti

Il documento prevede la ripresa degli allenamenti già dalla prossima settimana per gli atleti di interesse nazionale. Costi alti per la gestione della prevenzione dell’epidemia

Roma – Sono giorni di attesa estenuante per lo sport italiano. Come indicato dal Governo, le Federazioni Sportive Nazionali stanno lavorando a dei protocolli sanitari per riaprire l’attività in totale sicurezza anticoronavirus.

Sarà poi il Governo ad approvare il documento e poi il Politecnico di Torino a valutare e avallare proposte, delineando metodi e strumenti per evitare il contagio (leggi qui). Intanto è l’atleticaleggera a muoversi. Come riporta Repubblica.it la Federazione Italiana Atletica Leggera ha stilato e diffuso un disciplinare di accesso agli impianti. Sarà poi la stessa università torinese a valutare i margini di rischio. Intanto l’atletica lancia il cuore oltre l’ostacolo per permettere ai suoi migliaia di tesserati in tutta Italia, dai professionisti, fino ai master, di poter tornare in pista ad allenarsi.

Perché si parla solo di allenamenti in questo momento, con gare e competizioni rimandate e cancellate. La date di ripresa in calendario è segnata per la metà oppure fine maggio, ma alcuni atleti, delle classi olimpiche, potranno tornare ad allenarsi già dalla prossima settimana.

Il punto principale del  documento redatto della Fidal ruota intorno alla “prevenzione del covid-19”. Che richiede comunque dei costi elevati di gestione. Saranno chiusi gli spogliatoi, ma dovranno essere obbligatori e disponibili i servizi igienici. Dove sarà necessario, come prosegue ad indicare Repubblica.it, saranno sistemati dei transennamenti all’ingresso. Per quanto riguarda il lato tecnico degli allenamenti, la Fidal propone che in ogni campo non siano ammesse più di 70/90 persone. Solo atleti e tecnici al seguito. Mediante prenotazione direttamente al gestore dell’impianto, le società potranno allenarsi. Autorizzate allora tutte le categorie agonistiche. Quelle federali, quelle spettanti ai cadetti e poi ai master (con valutazione approfondita per i ragazzi e i master oltre i 60 anni).

Durante l’allenamento ecco il distanziamento sociale. Ripetute da effettuare a distanza di tre metri, per ciascun atleta. Se si corre nella stessa  corsia oppure a corsie alternate. Ci sarà un guanto personale per le esercitazioni delle diverse staffette. Per i salti in estensione, la sabbia nel lungo e nel triplo sarà rimescolata ad ogni prova, alla fine della pedana. Un foglio di cellophane sarà steso sul saccone durante gli allenamenti dei salti in elevazione (salto in alto e salto con l’asta). Niente palestra negli impianti. Allenamenti lunghi vietati. Per questi si andrà negli spazi interni dell’impianto.

(Il Faro on line)