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“L’amministrazione ignora le esigenze di Terracina”, la polemica del Wwf sulla ciclopedonale sospesa sul mare

17 giugno 2020 | 16:01
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“L’amministrazione ignora le esigenze di Terracina”, la polemica del Wwf sulla ciclopedonale sospesa sul mare

Maragoni: “Si utilizzino i fondi risparmiati per fare manutenzione alle piste già esistenti e si realizzi il completamento del progetto dell’anello ciclabile”

Terracina – A Terracina la notizia del finanziamento regionale perso per la ciclopedonale sulla scogliera (leggi qui)è stata subito accolta con qualche polemica. In molti perché avrebbero davvero voluto che si realizzasse, altri perché, a proprio avviso, consideravano il progetto, così come presentato, lontano dalle esigenze della città.

Ed è proprio su quest’ultimo punto che si è concentrata Franca Maragoni, vicepresidente del Wwf litorale laziale, che in un nota ha voluto sottolineare: “La notizia del definanziamento del percorso ciclopedonale waterfront sull’Appia ha, per un attimo, rasserenato parecchi animi. Chi conosce il valore delle piste ciclabili, chi sa quale valore aggiunto offrono a una città, in particolare una città di mare come la nostra, per questo, non poteva pensare alla considerevole cifra (circa 2 milioni) che sarebbe stata spesa per costruire una pista ciclopedonale ad esclusivo e limitato uso degli ospiti di alberghi e campeggi della zona costiera a sud di Porta Napoletana”.

E ancora: “Quando, il 22 aprile del 2014, la Giunta comunale, con delibera n.94, approvò l’avvio del procedimento
per l’adozione del Piano urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) che, poi, venne deliberato il 15 dicembre dicembre dello stesso anno, nel documento si ipotizzò una ciclabilità cittadina non più dedicata soltanto al tempo libero, ma sviluppata in modo da permettere di raggiungere i servizi e i luoghi più frequentati in alternativa ai mezzi motorizzati“.

Non solo. La Maragoni infatti sottolinea: “Addirittura, secondo quanto approvato, il piano quadro della ciclabilità andava completato realizzando un anello ciclabile addirittura di raccordo tra Borgo Hermada e Terracina centro; i tronconi di piste attualmente presenti (e decisamente mal messi), del Mortacino, Lungo Linea e Viale Circe assumevano un ruolo cruciale nella realizzazione di un “anello ciclabile”, fulcro di una agognata mobilità sostenibile perché finalizzato non solo a scopi turistico-ricreativi ma anche sociali e di servizio”.

Ma poi qualcosa è cambiato. Infatti, la Maragoni afferma: “Tutto questo è rimasto fermo per anni, fino alla comparsa di questa mirabolante e meravigliosa pista ciclopedonale sospesa sul mare, salutata con entusiasmo, all’epoca da molti”.

Ma perché questa ciclopedonale sospesa sulla scogliera non convince il Wwf? “Perché – prosegue la Maragoni – nelle intenzioni dell’amministrazione non vediamo un ravvedimento a recuperare quanto promesso e non mantenuto per anni, ma, ahimè, la volontà di persistere nell’ignorare le esigenze di una città che soffoca nel traffico estivo, ma purtroppo e spesso anche invernale; e chi accompagna i figli a scuola tutte le mattine capisce quello a cui si fa riferimento; e persistere inoltre nel ripresentare il medesimo progetto oggi definanziato.

Il nostro invito è quindi – conclude la Maragoni – quello di utilizzare i fondi risparmiati soltanto per fare vera manutenzione alle piste già presenti sul territorio e realizzare finalmente il completamento del progetto dell’anello ciclabile, passo importante per arrivare all’attuazione concreta del Pums”.

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