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Fiumicino, positivo al Covid il cuoco del ristorante “Indispensa”

26 giugno 2020 | 13:25
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Fiumicino, positivo al Covid il cuoco del ristorante “Indispensa”

Attualmente è ricoverato allo Spallanzani. Scattano le procedure di isolamento

Fiumicino – Gli hanno diagnosticato una polmonite interstiziale bilaterale da Covid-19 ed attualmente è ricoverato allo Spallanzani, dopo essere passato all’ospedale Grassi di Ostia per farsi visitare. Stiamo parlando di un ragazzo del 1974 che abita a Fiumicino, insieme ad altre 3 persone. Lavora come cuoco al ristorante “Indispensa Bistrot”, in via Portuense, 2500.

Restare in isolamento volontario

Chi si è recato al ristorante dal 22 giugno scorso, deve stare in isolamento e uscire da solo solo per andare al centro Covid di via Casal Bernocchi ad Acilia.

Come fare il tampone

Il centro Covid per i tamponi è aperto alla Asl di Casal Bernocchi dal lunedì al sabato, e resterà aperto anche questo lunedì, nonostante a Roma sia festivo, fino alle 12; gli altri giorni, resta aperto tutta la giornata.

Anche i familiari del ragazzo devono stare in isolamento, in attesa dei risultati del tampone.

Sono già iniziate le verifiche sui clienti del ristorante e sulla cerchia di persone frequentate da ragazzo. Ricordiamo che la comunità bangladesh a Fiumicino è piuttosto numerosa.

Anche i parenti dei clienti che hanno frequentato il locale devono stare in isolamento e sottoporsi al tampone.

Il comunicato del sindaco Montino

“La Asl RM3 ci ha comunicato che un dipendente del locale ‘Indispensa’, che si trova accanto al Comune di Fiumicino, è risultato positivo al coronavirus”. Lo dichiara il sindaco Esterino Montino.

“Il locale è stato chiuso e lo rimarrà fino a nuove disposizioni della Asl – prosegue il sindaco -. Tutti coloro che lo hanno frequentato a partire dal giorno 22 giugno devono recarsi alla Asl di via Casal Bernocchi ad Acilia per sottoporsi al tampone e rimanere, da subito, in isolamento”.

Anche i familiari dei clienti del locale devono rimanere in isolamento fino a quando non avranno il risultato del tampone del familiare interessato – conclude il sindaco -. Chiedo a tutti la massima collaborazione e di seguire scrupolosamente queste indicazioni”.

Le parole dell’assessore D’Amato

Un terzo caso nella Asl Roma 3 di nazionalità del Bangladesh per il quale è stata avviata l’indagine epidemiologica. Si tratta di un operatore in un locale di ristorazione a Fiumicino”.

Così l’assessore D’Amato che prosegue: “E’ stata disposta la sospensione dell’attività commerciale e la presentazione dei contatti come disposto da ordinanza regionale. Tale documentazione è fondamentale per contattare le persone e richiamarli al test presso il drive-in di Casal Bernocchi.

Voglio rivolgere un invito a tutti i ristoratori al rispetto dell’ordinanza che prevede che venga richiesto per ogni tavolo almeno un recapito telefonico, tale disposizione in questa circostanza è fondamentale per il tracciamento dei contatti”.

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