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Lettere al direttore

Fiumicino, bimbi fuori dalle graduatorie, lo sfogo di una mamma: “Non sono numeri da tagliare”

"Noi famiglie di luglio a 60 giorni (sessanta) dalle graduatorie provvisorie non sappiamo dove sbattere la testa".

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Fiumicino – “Egregio Sindaco, sono la mamma di Giulio, nato l’11 novembre 2019 e, fino al 27 luglio uno degli alunni della sezione piccoli del nido Girasole. Secondo la graduatoria provvisoria, mio figlio, risultava posizionarsi in 13ma posizione e quindi entro i 14 posti disponibili e messi a bando in pieno lockdown per l’iscrizione al nido”.

Comincia con queste parole la lettera, indirizzata al Sindaco, di Maria, una mamma di Fiumicino, che dopo la pubblicazione delle graduatorie per i nidi (leggi qui), ha visto il proprio figlio, insieme agli altri che rientravano nelle graduatorie provvisorie, estromesso da quelle definitive.

“Ho specificato fino al 27 luglio perché il 28 luglio, pubblicate le graduatorie definitive, senza spiegazione alcuna, i posti venivano dimezzati e ridotti a 7.
Out, fuori, con i nidi privati chiusi ed una babysitter da cercare non so dove.

Certo, le disposizioni del Governo parlano chiaro: tot mq per ogni bimbo al nido e gli spazi non ci sono, si sa.
Cosa fare allora? Come il Comune ha comunicato i problemi, le restrizioni, tentato di risolvere una questione che andrà a gravare sull’organizzazione e sull’economia delle famiglie? Nulla, il silenzio.

Eccole, le graduatorie definitive che campeggiano nella prima pagina in evidenza sul sito Istituzionale. Pubblicate con un misero avviso: “ci sono solo 15 gg per confermare” . Su Facebook elogi allo staff tecnico che, sono sicura, avrà lavorato duramente ed alacremente per gestire al meglio una situazione difficile e spinosa. Loro si, che sono vicini a noi cittadini, loro che rispondono al telefono con lunghi silenzi perché sanno cosa vuol dire e non sanno come rispondere.

E per le famiglie? Nessuna parola, anzi si “qualche bimbo non è stato ammesso”. Qualche? Al nido girasole il 50% dei posti messi a bando della sezione piccoli è saltato, così anche per il delfino curioso. Il 30% negli altri nidi…sempre sezione piccoli, i più indifesi, i lattanti.
C’è altro? ah si “Grazie al congedo parentale straordinario le famiglie potranno stare con i loro piccoli”

Peccato che io quel congedo l’ho già utilizzato dopo la maternità obbligatoria ed adesso?
Mi sarei aspettata una convenzione gestita dal Comune con i nidi privati per dare la possibilità ai nostri figli di frequentare un nido ed a noi genitori di uscire di casa la mattina per andare a lavoro sapendo che il loro piccolo è accolto in un ambiente sicuro, professionale e controllato.

Mi sarei aspettata di vedere 2 righe di comprensione per noi famiglie che di luglio a 60 giorni (sessanta) dalle graduatorie provvisorie non sanno dove sbattere la testa. Perché non tutti hanno i nonni vicini, non tutti hanno i nonni in salute.

Mi sarei aspettata di leggere che i nostri figli non sono stati dimenticati ma che per il momento, per la sicurezza di tutti, non potranno far parte delle classi dei nidi comunali ma che, rientrata l’emergenza i nostri piccoli potranno far parte a pieno titolo delle classi a loro destinate. Loro non sono un problema, un ingombro, un numero da tagliare! Il Comune li accoglierà con affetto paterno non appena le disposizioni lo consentiranno.

Utopia. Solo tanto silenzio e tanta solitudine.
Il momento è difficile per tutti, ma per noi adesso lo è ancora di più”.

Cordialmente, Maria C.

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