Il presidente Duda dal Papa: famiglia, sicurezza e coronavirus i temi al centro dell’incontro

25 settembre 2020 | 14:00
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Dopo l’incontro in Vaticano, visita del Presidente polacco alla Comunità di Sant’Egidio, nel cuore di Roma

di FABIO BERETTA

Città del Vaticano – Fine del lockdown Oltretevere anche per la diplomazia pontificia. Dopo mesi, nel cortile di San Damaso torna il picchetto d’onore delle Guardie Svizzere e tornano a sventolare le bandiere dei Capi di Stato che vengono ricevuti in udienza dal Pontefice.

Il primo presidente ad essere accolto tra le mura leonine è il polacco Andrzej Duda, il quale si è incontrato anche con Sua Eminenza il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da Sua Eccellenza Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

I cordiali colloqui, come si legge in una nota diffusa dalla Santa Sede, si sono svolti nel quadro del centenario della nascita di San Giovanni Paolo II (leggi qui) e nel 40° anniversario della fondazione del Sindacato autonomo indipendente “Solidarność”.

I temi trattati durante il colloquio, durato circa un’ora, tra Bergoglio e Duda hanno riguardato la missione della Chiesa, tra cui la promozione della famiglia e l’educazione dei giovani. Non sono poi state trascurate tematiche di carattere internazionale, quali l’emergenza sanitaria in corso dovuta alla pandemia da Covid-19, la situazione regionale e la sicurezza.

Dopo l’incontro in Vaticano, Duda, insieme alla moglie e al ministro degli Affari esteri, Zbigniew Rau, ha visitato la basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, memoriale dei Nuovi Martiri per volere di Giovanni Paolo II. E, dopo aver reso omaggio alle reliquie di sant’Adalberto, evangelizzatore della Polonia, e alle cappelle dedicate ai martiri del nazismo e del comunismo, il presidente polacco ha incontrato il fondatore di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, il presidente Marco Impagliazzo, e alcuni responsabili della Comunità.

Tra i temi del colloquio il comune impegno in difesa dei più deboli, poveri e anziani, particolarmente durante la pandemia, possibili vie di aiuto a migranti e rifugiati, come i corridoi umanitari, considerata la difficile situazione dei rifugiati a Lesbo, il lavoro per la pace e la promozione della libertà religiosa. Il presidente Duda ha poi ringraziato la Comunità per il suo impegno accanto ai poveri a Varsavia e in altre città del Paese, elogiando lo spirito di servizio gratuito che anima i suoi numerosi volontari e auspicando una più stretta cooperazione tra la Polonia e Sant’Egidio.

Foto © Vatican Media
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