Il Riconoscimento

Il Parco archeologico di Ostia Antica è patrimonio europeo: svelata la targa

14 maggio 2021 | 17:11
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E’ stata svelata oggi, nella cornice del teatro romano, la targa che testimonia l’appartenenza di Ostia Antica ai luoghi della cultura europei

Ostia – Ostia Antica, l’area archeologica più vasta del vecchio continente, ha ricevuto un importante riconoscimento europeo: il Marchio del Patrimonio Europeo (European Heritage Label) ideato dalla Commissione Europea.

Quel riconoscimento, conferito da Bruxelles nel 2020, ha visto premiati i valori testimoniati dai resti della prima colonia di Roma: le sue strutture architettoniche e le decorazioni sopravvissute, infatti, parlano la lingua mediterranea dell’integrazione fra popoli e fra individui nati in luoghi diversi.

Testimoniano la comune ricerca del benessere attraverso la circolazione di idee e di merci, un progetto servito per almeno mille anni dagli abitanti dei paesi affacciati sul Mare Nostrum, non per niente capaci di esercitare la tolleranza religiosa che Ostia Antica esibisce con decine di templi, con una monumentale sinagoga del III secolo, con i luoghi di culto per le più diverse religioni, da Mitra a Cibele, dalla Magna Mater al cristianesimo.

Tutto questo, sintetizzato in una targa celebrativa svelata oggi, venerdì 14 maggio, nel cuore del teatro antico (sarà presto affissa all’ingresso del Parco), perché con il Marchio è stata riconosciuta l’appartenenza a pieno titolo di Ostia Antica ai Luoghi della Cultura che hanno rivestito un ruolo chiave nella storia e nella cultura europea.

“La città romana di Ostia antica fu per tutta la durata dell’età imperiale la ‘porta di Roma’, verso la quale convergevano i traffici marittimi di merci e di persone. La multiculturalità di Ostia è ben evidente in alcuni monumenti, primo tra tutti il Piazzale delle Corporazioni: i mosaici pavimentali rappresentano un atlante figurato delle rotte che solcavano il Mediterraneo ed evidenziano i nomi dei collegi di imprenditori naviganti che impiegavano appena sette giorni di navigazione per raggiungere Ostia dai porti dell’Africa Proconsolare (Sabratha, Syllectum, Cartagine) e ancora meno dai principali porti della Gallia (Narbonne) e della penisola iberica (Tarragona, Cadice)”.

Come ricorda il direttore del Parco archeologico di Ostia Antica, l’archeologo Alessandro D’Alessio, “mercanti e naviganti a Ostia avevano propri uffici e sedi corporative e costituivano parte del melting pot culturale animato dal crocevia di individui provenienti da ogni parte del Mediterraneo. La circolazione di novità ha fatto di Ostia la porta dei culti che sono penetrati a Roma dal Mediterraneo Orientale. Non sorprende, allora, che Ostia accolga la più antica sinagoga ebraica del Mediterraneo Occidentale”.

Per Ostia Antica la parola chiave è senza dubbio integrazione. Per D’Alessio, “se ampliamo lo sguardo al porto imperiale di Roma – ovvero Portus, il porto costruito dall’imperatore Claudio e ampliato da Traiano, comprendiamo come l’integrazione sia un portato della circolazione: una vocazione che il territorio ha conservato, visto che che a pochi metri dal Molo Nord del porto di Claudio sorge oggi l’aeroporto di Fiumicino. Ancora oggi integrazione e circolazione sono i due traguardi ai quali punta l’Europa: integrazione tra popoli diversi all’interno dell’Europa e lungo i suoi confini; circolazione libera dei cittadini all’interno dei confini degli Stati membri, con un’attenta ricerca di eguaglianza dei diritti per tutti”.

Borgonzoni: “Promuoveremo Ostia Antica in Italia e all’estero”

Questo riconoscimento è importantissimo non solo per Ostia Antica, ma per tutto il Paese”, ha spiegato Lucia Borgonzoni, senatrice e sottosegretaria di Stato alla Cultura, a ilfaroonline.it.

“Questo sito racconta di come i popoli uniti possano dare e creare molto di più; ci racconta un passato che è molto moderno. Ostia Antica – ha sottolineato Borgonzoni – è favolosa, ma paga lo scotto di essere vicina a Roma, grande attrattrice turistica: difficilmente un turista riesce a spostarsi fino a qui”

“Noi, come Ministero della Cultura, dobbiamo lavorare insieme al Turismo per promuovere all’estero un sito archeologico, quello di Ostia Antica, che non ha nulla da invidiare a luoghi molto più conosciuti del nostro Paese. Nel Pnrr – ha precisato – sono previsti tantissimi fondi, tutti destinati a luoghi che non sono all’interno dei grandi attrattori, proprio come Ostia Antica”.

Osanna: “Torniamo a riempire i luoghi della cultura”

“Quello di Ostia Antica – ha raccontato il professor Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del Ministero dei Beni Culturali, a ilfaroonline.it  è un territorio strategico e un centro ancora oggi fondamentale: è a due passi da Roma e da Fiumicino, ma non è conosciutissimo”.

“Per questo – ha sottolineato – dobbiamo valorizzarlo sempre di più: questo riconoscimento, importantissimo per Ostia Antica e per l’Italia, deve essere lo stimolo a lavorare sempre meglio e a riempire sempre di più i luoghi della cultura“.

Cos’è il Marchio del Patrimonio Europeo

Nel 2011 è stata istituita l’Azione Comunitaria Marchio del Patrimonio Europeo allo scopo di valorizzare il patrimonio culturale europeo sottolineando gli elementi di comunanza e di unitarietà delle culture dell’Unione Europea, al fine di favorire la conoscenza e la comprensione reciproca fra cittadini europei, promuovere il dialogo interculturale e lo sviluppo del senso di appartenenza all’Unione, nonché rafforzare l’identità europea consolidando il senso di appartenenza dei cittadini europei sulla base dei principi condivisi e del rispetto dei diritti umani.

Il Marchio non prevede l’erogazione di un contributo finanziario per i siti vincitori, ma essi hanno l’opportunità di esibire il logo del Marchio e di godere della visibilità che esso comporta a livello di promozione e di campagne di comunicazione promosse dalla Commissione Europea.

È importante specificare che il Marchio del Patrimonio Europeo non contrasta né è un duplicato della candidatura alla lista Unesco dei siti del patrimonio mondiale.
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