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Approvato dal Consiglio Regionale il Piano di Utilizzazione degli Arenili nel Lazio

26 maggio 2021 | 16:07
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Approvato dal Consiglio Regionale il Piano di Utilizzazione degli Arenili nel Lazio

Orneli: “Si completa oggi un lavoro di riorganizzazione normativa di lungo respiro che dà vita a un quadro di regole che danno certezze a tutti”

Roma – Approvato oggi dal Consiglio Regionale il Puar, il Piano Regionale di Utilizzazione degli Arenili, un documento di fondamentale importanza per il litorale del Lazio.

Il documento ha ricevuto il via libera della Pisana al termine di un lungo e capillare lavoro di consultazione territoriale con le autorità marittime, i Comuni e le associazioni di categoria; recepisce e completa le disposizioni approvate dalla Legge Regionale 8 del 2015 e dal suo Regolamento attuativo e definisce gli indirizzi cui si devono attenere i Comuni per regolamentare l’utilizzo delle loro spiagge nell’adottare o adeguare i vari Pua comunali.

Obiettivo generale del testo è quello di fornire un quadro di regole uniformi per combinare lo sviluppo del turismo e delle attività economiche con la sostenibilità ambientale e la sicurezza.

Il Puar è articolato in quattro punti: l’Analisi del litorale, l’Identificazione degli ambiti territoriali, l’Albo delle concessioni destinate all’utilizzazione turistico-ricreativa e gli Indirizzi per l’elaborazione del Piano di Utilizzazione degli Arenili Comunale. Il provvedimento arriva alla fine del lungo percorso che è stato necessario per dotarlo di una Valutazione Ambientale Strategica (Vas), di grande importanza per snellire i tempi e semplificare le procedure per l’adozione o la modifica dei Pua comunali.

In particolare, il testo, riprendendo quanto disposto dalla Legge Regionale, tra le altre cose:

classifica le tipologie di utilizzo del demanio marittimo come stabilimenti balneari e spiagge a “pubblica fruizione” (ossia spiagge libere e spiagge libere con servizi). Viene inoltre esplicitato il principio secondo cui sulle spiagge libere e sulle spiagge libere con servizi è vietato il preposizionamento di attrezzature balneari e l’organizzazione dei servizi alla balneazione non può precludere la libera fruizione dell’arenile;

ribadisce che ogni Comune debba riservare alla “pubblica fruizione” (ossia spiaggia libera o spiaggia libera con servizi) una quota pari ad almeno il 50% dell’arenile di propria competenza, ferma restando la facoltà per ciascun Comune di stabilire una percentuale superiore. In caso di mancato rispetto di tale previsione, i Comuni non potranno più rilasciare nuove concessioni e saranno tenuti a stabilire nel proprio Pua le modalità e i criteri attraverso i quali raggiungere la percentuale suddetta alla scadenza delle concessioni in essere;

chiarisce che i Comuni, nella pianificazione della quota del 50% da riservare a spiaggia a “pubblica fruizione”, sono tenuti a garantire, lungo l’arenile di propria competenza, un’equilibrata presenza di spiagge libere e di spiagge libere con servizi. A tal fine individuano ambiti omogenei nei quali devono essere previste quote di spiagge libere e libere con servizi pari almeno al 20%, fermo restando il rispetto della quota del 50% di cui sopra;

stabilisce che, nel quadro dei vari ambiti omogenei individuati dai Comuni nei loro Pua, dovrà essere garantita la libera visuale del mare su una porzione di almeno il 50% del litorale e dovranno garantire la presenza di varchi d’accesso all’arenile ogni 300 metri;

prevede poi disposizioni fondamentali in materia di trasparenza e legalità. I Comuni del litorale, infatti, saranno tenuti a pubblicare sui propri siti istituzionali tutte le informazioni identificative relative alle concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreative del proprio territorio, informazioni comprensive di canoni concessori e imposta regionale dovuta;

introduce disposizioni per incentivare e regolamentare la destagionalizzazione delle attività legate all’utilizzo del demanio marittimo, nella direzione di una piena fruizione delle spiagge per tutto l’anno secondo regole certe, al fine di consentire un uso pubblico del mare e valorizzare economicamente anche nella stagione invernale il nostro litorale.

Tutti i Comuni litoranei devono adesso, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del Pua regionale, adeguare il proprio Piano di utilizzazione dell’arenile o, ove necessario, approvarne uno nuovo secondo le modalità indicate dal Puar.

“Quello di oggi è un passaggio che non esito a definire storico per la Regione Lazio – ha detto l’assessore Orneli – oggi completiamo infatti un lavoro di riorganizzazione della normativa relativa all’utilizzo del nostro litorale incominciato nel 2015 con l’approvazione della legge regionale sull’utilizzo del demanio marittimo e con la successiva adozione del Regolamento attuativo.”

“Con il via libera al Puar da parte del Consiglio, che ringrazio per il preziosissimo lavoro svolto – ha aggiunto – prende forma definitiva il nuovo quadro normativo sull’uso delle nostre spiagge, che questa Regione aspettava da oltre 20 anni e che darà certezze a tutti: Comuni del litorale, operatori del settore balneare e cittadini”.

M5S Lazio: “Uno strumento determinante per la tutela e lo sviluppo sostenibile del nostro litorale”

“Con l’approvazione del Puar abbiamo finalmente un documento organico nel quale sono definite, in maniera chiara, le linee di indirizzo per l’utilizzazione delle aree del demanio marittimo per finalità turistico-ricreative. Un traguardo raggiunto dopo una procedura complessa ed una attenta ricognizione delle singole situazioni di tutti i comuni del litorale laziale, che hanno peculiarità e ed esigenze diverse. Oggi possiamo dire di avere un importantissimo strumento di programmazione con un occhio attento alla tutela dell’ambiente e al diritto dei cittadini di fruire liberamente delle nostre spiagge, che sono un patrimonio che appartiene a tutta la comunità”. Così in una nota il Gruppo M5S alla Regione Lazio, a seguito dell’approvazione, da parte del Consiglio Regionale, del Piano di Utilizzo degli Arenili.

“Il Puar è il coronamento di una serie di atti – ha sottolineato la consigliera Gaia Pernarella nel corso del suo intervento in Aula – che pone fine ad una deregulation, avendo come caposaldo lo sviluppo sostenibile del nostro litorale. Sono molto soddisfatta che siano state inserite nel piano diverse nostre proposte, come l’utilizzo di materiali eco-compatibili nelle costruzioni, una più attenta raccolta differenziata dei rifiuti, una maggiore regolamentazione delle aree di sosta sul lungomare, prevedendo anche zone per posteggiare in sicurezza mezzi ecosostenibili come biciclette e monopattini, incentivando di fatto il loro utilizzo. E poi l’estensione delle tutele non solo ai beni storici-archeologici, ma anche a quelli naturalistici e l’emendamento che punta all’educazione ambientale e ad un maggior rispetto per l’ecosistema e che prevede aree, cartellonistica o appuntamenti dedicati all’informazione ed alla vigilanza della costa e delle acque, per sensibilizzare e richiamare l’attenzione sui comportamenti da adottare per avere uno stile di vita che sia sostenibile per l’ambiente che abbiamo la responsabilità di salvaguardare”.

“Grazie all’attività congiunta dell’Assessorato allo Sviluppo Economico e della Cabina di Regia del Mare – ha continuato la consigliera M5S – oggi abbiamo la mappatura completa di tutte le concessioni e delle loro caratteristiche, con obbligo di pubblicazione, dati importantissimi che fino a qualche anno fa era difficile reperire. Mi auguro ora che i singoli Comuni, che sono tenuti ad adeguarsi allo strumento di programmazione regionale, predispongono i propri piani nei tempi indicati, affinché il lavoro che abbiamo fatto sia completato ed incida effettivamente sulle attività del territorio”.

“Da qui l’emendamento che ho presentato, – conclude Pernarella – e che è stato accolto, che prevede che l’adeguamento e l’approvazione dei Pua comunali, nei tempi stabiliti per legge, siano condizioni necessarie per l’accesso ai fondi ed ai finanziamenti regionali dedicati alle aree demaniali con finalità turistico ricreative”.

Panunzi (Pd): “Un documento importante per Tarquinia e Montalto”

“Diamo finalmente regole certe a tutti”. Lo sottolinea il consigliere regionale del Pd Enrico Panunzi, dopo che il Consiglio Regionale ha approvato oggi il Puar, il Piano regionale di utilizzazione degli arenili.

“Si completa un lungo lavoro di riorganizzazione normativa – prosegue il vice presidente della X commissione -, che crea un quadro di disposizioni chiare e precise per i comuni costieri laziali, gli operatori balneari e i cittadini, nell’ottica dello sviluppo economico unito alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza. Per il nostro territorio, è un documento estremamente importante per Tarquinia e Montalto di Castro. Ringrazio l’assessore regionale Paolo Orneli per questo risultato”.

Tidei (Iv): “Più  certezze per lo sviluppo dei Comuni del litorale”

“Esprimo tutta la mia soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio Regionale del Piano di Utilizzo degli Arenili (Puar). Un provvedimento atteso ed importante, con cui diamo certezze ai Comuni, in merito alla pubblica fruizione degli arenili e agli operatori per lo sviluppo delle loro attività”. Lo dichiara, in una nota Marietta Tidei, presidente della Commissione Sviluppo Economico del Consiglio Regionale del Lazio, commissione nella quale era incardinato il provvedimento.

“L’obiettivo del provvedimento – spiega la Presidente – è quello di fornire un quadro di regole uniformi per combinare lo sviluppo del turismo e delle attività economiche con la sostenibilità ambientale e la sicurezza del nostro litorale. L’approvazione del testo arriva alla fine di un lungo e partecipato percorso. Il Puar sarà uno strumento utile agli operatori balneari, agli enti locali e soprattutto ai turisti, che potranno usufruire di spiagge sempre più a misura di persona. Il 50% di spiagge libere e di spiagge libere con servizi, una maggiore accessibilità agli spazi e attenzione all’inclusione sociale, le spiagge come volano di sviluppo economico e sociale, con una fruizione destagionalizzata, ben oltre al radizionale periodo estivo, rappresentano alcuni esempi della visione che abbiamo per il rilancio del litorale laziale”.

“Ora – conclude Tidei –  spazio alle idee di Comuni e operatori per rendere il nostro litorale più smart, più green, più inclusivo e più sicuro”.
(Il Faro online)