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Una 38enne di Sabaudia rinviata a giudizio per l’omicidio stradale di Lorenzo Battistini

21 settembre 2021 | 11:38
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Una 38enne di Sabaudia rinviata a giudizio per l’omicidio stradale di Lorenzo Battistini

La prima udienza a carico della donna è stata fissata alle 9 del 16 maggio del 2022, davanti al giudice monocratico Beatrice Barnabei

Sabaudia – Il 3 marzo del 2019 Lorenzo Battitini, 27enne di Velletri, è morto in un incidente stradale sulla Statale Appia, nel territorio di Pontinia, all’altezza dell’incrocio con la Migliara 53, mentre la fidanzata Giada è rimasta gravemente ferita.

Solo qualche giorno fa si è celebrata l’udienza preliminare a carico della 38enne di Sabaudia, indagata per omicidio stradale, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mario La Rosa. La donna è stata rinviata a giudizio e la prima udienza è stata fissata alle 9 del 16 maggio del 2022, davanti al giudice monocratico Beatrice Barnabei.

L’indagata era alla guida di un’Opel Corsa quando si è scontrata con la Yamaha sulla quale viaggiavano i due ragazzi. Un impatto devastante nel quale ha perso la vita il 27enne e la fidanzata Giada, a seguito del terribile impatto, è rimasta per giorni in Rianimazione in prognosi riservata, riportando varie fratture e lesioni agli organi interni per una prognosi superiore ai 90 giorni, con una successiva importante invalidità permanente.

I familiari di Battistini, per essere assistiti, fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia, attraverso il responsabile della sede di Roma, Angelo Novelli, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.

Il Pubblico Ministero incaricato del caso, Valerio De Luca, titolare del procedimento penale per il reato di omicidio stradale, aperto all’indomani della tragedia, a carico dell’automobilista ha chiesto il rinvio a giudizio della 38enne di Sabaudia (leggi qui), basandosi anche sulla documentazione acquisita dagli uomini della Polizia stradale intervenuti al momento dei fatti.

I congiunti di Battistini, attraverso il lavoro di Studio3A, sono già stati risarciti dalla compagnia di assicurazione di controparte per la terribile perdita patita, ma ora si aspettano una risposta dalla giustizia penale, anche per chiudere quanto meno il doloroso capitolo giudiziario di una “ferita” che purtroppo non si rimarginerà mai.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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