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Elicotteri, colonne antiche e carrelli della spesa: i fondali restituiscono… tesori inimmaginabili

1 dicembre 2021 | 07:30
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Elicotteri, colonne antiche e carrelli della spesa: i fondali restituiscono… tesori inimmaginabili

Cosa si nasconde nei nostri fondali? Ecco le cose più strane recuperate dai sommozzatori della M.T.M Service di Fiumicino

Barche, pescherecci, relitti e.. carrelli della spesa! Questi e molti altri curiosi oggetti al di fuori dell’ordinaria “amministrazione” sono quelli che vengono portati in superficie dai sub della M.T.M. Service Lavori Subacquei: il servizio sommozzatori per il recupero subacqueo, che opera sul litorale Laziale, lungo tutto il fiume Tevere, ma anche in Italia ed all’estero, come alle Isole del Capo Verde o in Portogallo.

“Una realtà che si tramanda di padre in figlio”:  queste le radici della M.T.M, che dal 1960, porta avanti una tradizione pionieristica essenziale per i nostri fondali, che si occupa principalmente del recupero di barche e pescherecci affondati, ma non solo. Sono tanti, infatti, i quotidiani  ritrovamenti di biciclette, frigoriferi, sedie, carrelli della spesa, resti di antichità. Una lunga lista di “strani” oggetti che non dovrebbero mai stare sott’acqua. Ma quali sono gli oggetti più strani e come ci arrivano nei nostri fondali?

“La nostra compagnia, in genere si occupa di servizi portuali ed operiamo sulle piattaforme petrolifere che si trovano al largo delle costa di Fiumicino – ha spiegato Pierluigi Caponetto, responsabile della società M.T.M. Service, ai microfoni de ilfaroonline.it -. In particolare, su di esse è nostro compito effettuare il cambio delle tubazioni, le riparazioni, la manutenzione ordinaria e straordinaria. A questo tipo di interventi si sommano poi i lavori nelle centrali elettriche, nelle centrali Acea, negli acquedotti, nelle cave… Insomma, ovunque ci sia da lavorare sott’acqua interveniamo noi. Ma siamo anche molto attenti nel settore dell’ecologia: togliamo dall’acqua tutti i materiali inquinanti, come carburante ed olio dei motori proveniente dalle barche affondate, e collaboriamo con le barriere per il recupero ecologico dei trovanti galleggianti”.

Le cose più “strane” recuperate dai sommozzatori

Biciclette e carrelli della spesa

Per quanto riguarda il lavoro di recupero subacqueo “ordinario”, invece, il servizio della M.T.M. Service consiste nel riportare in superficie i pescherecci affondati, come accaduto ultimamente nel porto canale di Fiumicino (leggi qui), e di recuperare tutto ciò che non dovrebbe essere nei fondali o che viene trascinato dal fiume Tevere: “Biciclette, carrelli della spesa, sedie dei pescatori – racconta Caponetto – e tutto ciò da loro utilizzato, molto spesso cade in acqua dalla banchina. Soprattutto i carrelli della spesa, che vengono usati sulla banchina per il trasporto delle merci, se abbandonati lì, finiscono nel porto canale a causa del forte vento o perché vengono gettati in acqua per il ‘divertimento’ di alcuni ragazzi. A volte li recuperiamo così pieni di incrostature, che sembrano quasi dei manufatti antichi. Non mancano, poi, ritrovamenti di frigoriferi o altri elettrodomestici.

Caschi delle moto

Il  Fiume Tevere, da Roma trasporta fino alle due foci di Fiumicino tutto ciò che galleggia e non affonda: “Tra i galleggianti che ritroviamo, – sottolinea Caponetto – sono numerosi  i caschi delle moto che recuperiamo nella Darsena. Arrivano sin da noi perché, sicuramente per distrazione, i ragazzi appoggiano i caschi di moto e motorini sui ponti di Roma e, se cadono nel Tevere, questi vengono poi trasportati dalla corrente fino alla Darsena”.

Colonne dell’antica Roma

Tra le varie “curiosità” rinvenute dai sommozzatori nel fiume Tevere, non mancano degli oggetti provenienti dall’antichità e dei reperti che raccontano la nostra storia: “Recentemente abbiamo recuperato due antiche colonne romane – spiega Caponetto -. Si trattava di due preziosi reperti architettonici appartenenti alla Roma antica. Due colonne ancora grezze, fatte di marmo africano. Un’operazione delicata, questa, che abbiamo portato a termine in collaborazione con le Belle Arti.

Parlando di cose “antiche”, un importante intervento è stato quello sul famoso relitto degli anni 40’-50’, che si trova sotto Castel Sant’Angelo. Come prima cosa, abbiamo sezionato a mano tutta la parte superiore e poi, in collaborazione con un’altra ditta dotata dei mezzi di sollevamento, abbiamo tolto gli ultimi pezzi del relitto”.

Carcasse e cadaveri

Meno piacevoli sono, invece, i ritrovamenti di carcasse di animali o di cadaveri: “Ci è capitato diverse volte di recuperare carcasse di animali – sottolinea Caponetto – che, quando si gonfiano, galleggiano nei mari o nei fiumi. In questi casi, collaboriamo con la Protezione Civile per fare il recupero a mare. Quando si tratta di cadaveri, invece, il nostro compito è solo quello di segnalare il ritrovamento. Poi spetta ai Vigli del Fuoco a fare il resto”.

L’elicottero “Augusta”

Non vi è dubbio che tutte le operazioni messe in atto dalla M.T.M Service sono delicate e richiedono una professionalità specializzata. Alcune, però, più di altre: “Il recupero dell’elicottero Augusta del 118 è stato eseguito interamente con i nostri mezzi – racconta Caponetto -. L’elicottero dedicato al soccorso, era affondato vicino all’Isola del Giglio, nello stesso luogo dove qualche anno prima è affondata la Costa Concordia. La profondità raggiunta era pari a 100 metri”.

“Ci è anche capitato di contribuire alle operazioni di recupero di un elicottero della Marina Militare – conclude Caponetto -. Durante le operazioni, abbiamo effettuato l’allibaggio, una tecnica mirata al togliere tutti i prodotti che possono inquinare i nostri mari”.
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