Il Fatto |
Esteri
/

Ucraina: gli Usa temono un attacco imminente, Mosca insorge: “Basta allarmismo”

12 febbraio 2022 | 13:51
Share0

Secondo l’intelligence Usa, Mosca potrebbe invadere il Paese la prossima settimana, prima della fine delle Olimpiadi invernali di Pechino. E Biden chiede un nuovo confronto con Putin

Washington – Cresce la tensione sull’Ucraina. Secondo l’intelligence Usa, la Russia potrebbe invadere il Paese la prossima settimana, prima della fine delle Olimpiadi invernali di Pechino. Anche se, secondo Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale di Washington, la decisione non è stata ancora presa dal presidente russo Vladimir Putin. E proprio oggi il presidente americano Biden dovrebbe parlare al telefono con il suo omologo russo. L’ultima chiamata tra i due c’è stata alla fine di dicembre.

Nel frattempo l’ambasciata russa a Washington respinge l’allarme lanciato dagli Stati Uniti riguardo ad un’imminente invasione dell’Ucraina. Negli Stati Uniti viene diffuso “allarmismo” senza prove a sostegno delle accuse, ha affermato l’ambasciatore russo Anatoly Antonov, sostenendo che le affermazioni di Washington non sono altro che un’intensificazione della “campagna di propaganda contro il nostro Paese”. Secondo il diplomatico, gli Usa vogliono creare l’impressione che l’aggressione verso l’Ucraina sia “inevitabile”, con informazioni di intelligence che non sono altro che “polvere negli occhi” dell’opinione pubblica.

Le possibili rotte d’invasione

Sono nove diverse rotte quelle che l’esercito russo potrebbe imboccare in una invasione su vasta scala dell’Ucraina: è la stima di fonti dell’esercito e dell’intelligence statunitense, riferisce la Nbc, secondo cui i carri armati di Mosca potrebbero raggiungere Kiev in sole 48 ore. La Russia – riporta la Tv americana – ha già schierato ai confini con l’Ucraina quasi 100 dei 168 gruppi tattici di battaglione dell’esercito, composti da 800 a 900 soldati ciascuno, mentre altri reparti affluiscono ogni giorno. Secondo l’intelligence Usa sarebbero state dispiegate anche sei delle sette unità operative speciali russe, chiamate Spetsnaz: ogni unità è composta da 250 a 300 combattenti d’élite. Altre fonti, riportate da Politico.com, ipotizzano mercoledì 16 febbraio come la data del possibile attacco all’Ucraina.

Via subito dall’Ucraina

Anche Australia e Nuova Zelanda invitano i connazionali a lasciare immediatamente il Paese. Per il premier australiano, Scott Morrison, la situazione è “molto seria”. “Sarà un quadro molto volatile se ci sarà un conflitto – ha detto stamani durante una conferenza stampa – Speriamo e preghiamo affinché non sia così”. “Da tempo è chiaro il messaggio che gli australiani in Ucraina dovrebbero lasciare il Paese”, ha aggiunto. La Nuova Zelanda non ha una rappresentanza diplomatica e quindi, ha detto il ministro degli Esteri Nanaia Mahuta, è “molto limitata” la capacità di fornire assistenza consolare ai connazionali. “La situazione della sicurezza – ha aggiunto – potrebbe cambiare con breve preavviso e in queste circostanze i cittadini della Nuova Zelanda non dovrebbero contare sul supporto per l’evacuazione dal Paese”. L’appello alla Russia è, “ancora una volta, ad adottare misure immediata per ridurre le tensioni e il rischio di un grave errore di calcolo”. Anche il Belgio invita i connazionali di lasciare l’Ucraina, “finché è ancora possibile”, e sconsiglia “fortemente tutti i viaggi verso il territorio ucraino” nel mezzo di quella che definisce una “situazione estremamente imprevedibile”. “E’ fortemente consigliato lasciare il Paese per i cittadini che attualmente si trovano in Ucraina e la cui presenza non è assolutamente necessaria”, si legge nelle raccomandazioni sul sito web del ministero degli Esteri, in cui si precisa che “se la situazione si aggraverà non potrà essere garantita un’evacuazione dall’Ucraina”. La Germania si unisce ai Paesi che consigliano ai connazionali di lasciare l’Ucraina. Il ministero degli Esteri raccomanda a chi attualmente si trova in Ucraina di “verificare se la presenza sia strettamente necessaria” e raccomanda in caso contrario di “partire in breve tempo”.

Kiev pronta a essere evacuata

“I servizi della città” di Kiev “stanno lavorando per prevenire una situazione d’emergenza di natura militare. Kiev è una grande metropoli e conta su un’infrastruttura estesa e complessa di supporto cruciale, il cui funzionamento stabile in una situazione di emergenza è forse il compito più importante”. Così secondo una nota il sindaco di Kiev, Vitaly Klichko, stando al quale “è stato approvato un piano di evacuazione dalla capitale”, con il “numero di mezzi necessari e le zone sicure per accogliere le persone trasferite”. Klichko ha parlato di “riserve di combustibile” e “generatori elettrici installati per operare ininterrottamente in una situazione di emergenza”.

Il governo ucraino fa poi appello “a mantenere la calma”, Kiev assicura di “essere in contatto 24 ore su 24 con tutti i partner chiave” e che continua l’impegno per “ridurre la tensione” e “mantenere in linea la Russia con il dialogo diplomatico”. “Dall’inizio dell’escalation da parte della Federazione russa, la leadership del nostro Paese, la diplomazia ucraina e l’esercito hanno fatto tutto il possibile per mantenere l’Ucraina stabile e pronta per diversi scenari e qualsiasi intenzione aggressiva”, afferma il ministero degli Esteri in una nota in cui ricorda come ieri Volodymyr Zelensky abbia presieduto una riunione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale con una “analisi approfondita della situazione di sicurezza attuale e delle azioni ulteriori dell’Ucraina”. “Grazie alle recenti decisioni del presidente, del Parlamento e del governo, così come all’assistenza dei partner, l’Ucraina ha rafforzato ancor più la sua capacità di proteggere la sicurezza dello stato e dei cittadini”, prosegue la nota, secondo cui ora “il Paese ha una posizione solida attraverso contatti diplomatici coordinati a tutti i livelli”. E “ora è fondamentale mantenere la calma, consolidarsi all’interno del Paese, evitare azioni che possano essere destabilizzanti e che possano seminare il panico”. Le forze armate, si legge ancora, “monitorano costantemente gli sviluppi e sono pronte a respingere qualsiasi violazione dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina”.

Manovre su vasta scala nel Mar Nero

Manovre su vasta scala nel Mar Nero con più di 30 navi della Marina russa nel mezzo della crisi ucraina. Secondo l’agenzia Tass che riporta quanto reso noto dal servizio informazione della flotta del Mar Nero, sono coinvolte” unità “di varie classi” di questa flotta e di altre. “Le navi, e le truppe per la difesa costiera, della flotta del Mar Nero sono salpate da Sebastopoli e Novorossijsk” per le “esercitazioni” sotto la supervisione “del comandante della flotta del Mar Nero, ammiraglio Igor Osipov”. L’obiettivo dichiarato è “difendere la costa della penisola di Crimea, le basi delle flotta del Mar Nero, infrastrutture economiche” da “eventuali minacce militari”. (fonte Adnkronos)