Roma, firmato il contratto di fiume per il Tevere: “Sarà valorizzato fino al mare”

23 febbraio 2022 | 11:40
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Roma, firmato il contratto di fiume per il Tevere: “Sarà valorizzato fino al mare”

Il Sindaco di Fiumicino: “Adesso rimuoviamo i pericolosi relitti affondati”

Roma – Dopo l’approvazione in Consiglio, che ha assegnato il ruolo di coordinamento alla Città metropolitana di Roma Capitale per guidare il processo di individuazione dell’operatività degli obiettivi condivisi, ieri pomeriggio è stato formalizzato, assieme agli partner, il “Contratto di Fiume” del Tevere.

“Con la firma di oggi iniziamo un percorso condiviso per rilanciare le politiche ambientali che riguardano il fiume Tevere, previste nel lavoro elaborato assieme agli altri partener pubblici e privati – spiega Pierluigi Sanna, vicesindaco della Città metropolitana di Roma -. La Città metropolitana, grazie anche al voto del consiglio, alla spinta del Sindaco Roberto Gualtieri e all’impegno del consigliere delegato Damiano Pucci, si è assunta l’onere e l’onore di coordinare un lavoro complesso e strategico che valorizzerà il tratto del Tevere da Castel Giubileo fino alla foce del mare“.

“In questo percorso saranno coinvolti per competenza territoriale alcuni Municipi di Roma e il Comune di Fiumicino. Un programma denso di opere ecosostenibili e di politiche ambientali, che cambieranno il volto di un fiume carico di storia che ha da sempre rappresentato una risorsa unica per la Capitale e per i territori che attraversa – continua Sanna -. Da oggi, assieme a tutti gli altri partner di lavoro, parte la fase operativa del progetto che consegnerà ai cittadini che amministriamo un nuovo volto del percorso del Tevere e una nuova fase delle politiche ambientali”.

“In questa azione – ha aggiunto il consigliere delegato Damiano Pucci – la Città metropolitana di Roma guiderà il processo di individuazione dell’operatività degli obiettivi condivisi; tra questi la gestione delle risorse idriche, il miglioramento della qualità delle acque e protezione del rischio idraulico, la qualità ambientale e oltre la valorizzazione delle progettualità presenti, anche una diffusione della conoscenza delle caratteristiche ambientali del fiume. Saranno sei gli assi sui quali si baserà tutta la fase operativa, che erano già stati condivisi all’interno del lavoro di coordinamento di “Agenda Tevere”. Con il voto di ieri, l’Ente metropolitano prende in mano le redini del lavoro operativo che proseguirà assieme a tutti i componenti che hanno sottoscritto il Contratto di Fiume con un investimento di circa 80 milioni di euro”.

Il Sindaco di Fiumicino: “Ora rimuoviamo i relitti nel fiume”

“Un atto d’impegno importantissimo che mette insieme 86 realtà dell’associazionismo, enti pubblici, enti di ricerca e universitari, aziende private, tutte impegnate nella tutela e nella valorizzazione del nostro fiume”, commenta il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino.

“È il frutto del lavoro caparbio e tenace di un gruppo di persone che è impegnata da anni su questo e che ha superato grandi ostacoli per portarci tutti alla firma dell’accordo – prosegue il Sindaco -. Voglio ringraziare in particolare il mio delegato David Di Bianco che ha seguito questo percorso straordinario per conto del nostro Comune. A tutte e tutti loro va il mio plauso e quello della mia città”.

“Questo accordo è una grande opportunità e riguarda due grandi questioni – spiega -. La prima è culturale: l’obiettivo è di aumentare e diffondere la consapevolezza che il fiume è vita, un ecosistema straordinario che attraversa i territori e le nostre città. E anche se ci occupiamo soprattutto del tratto più urbanizzato, da Castel Giubileo alla foce, dobbiamo avere presente che risentiamo anche di quello che succede a monte, compresa la confluenza dell’Aniene. Lo sforzo maggiore, dunque, sarà quello di coinvolgere le scuole e il mondo della cultura che crede in questa grande ricchezza che abbiamo”.

“Poi bisogna accompagnare il progetto culturale con azioni specifiche che affrontino aspetti a volte drammatici, come il tema dei circa 20 relitti affondati – sottolinea ancora Montino -. Per quanto riguarda la nostra città, la vicenda più preoccupante riguarda il barcone ormeggiato a pochi metri dal Ponte 2 Giugno che rappresenta un enorme pericolo. Abbiamo già rischiato grosso quando, lo scorso anno, si è staccato dalla banchina finendo addosso al ponte (leggi qui). Ora è inclinato su un fianco ed è ancora più urgente intervenire prima possibile. Qui c’è un’emergenza straordinaria che va presa di petto e risolta una volta per tutte. Ma ci sono altri casi, ad esempio a Fiumara, sebbene non così gravi, che devono essere risolti”.

“L’altro aspetto è quello dei rifiuti che galleggiando viaggiano lungo il Tevere e arrivano sulle nostre scogliere – ricorda -. C’è stato un importantissimo intervento della Regione che ci ha messo a disposizione i fondi con i quali abbiamo tolto circa 30 tonnellate di rifiuti accumulati sugli scogli. Ma il problema non è certo risolto: i rifiuti continuano ad arrivare in quantità enormi, giorno dopo giorno, piena dopo piena. Questo accordo che abbiamo siglato deve, ora, servire ad affrontare questi temi in modo coordinato e strutturale: serve una struttura adeguata per bloccare i rifiuti prima che percorrano tutto il fiume, servono interventi rapidi sui relitti, sugli argini”.

“Noi, dal canto nostro, facciamo quello che possiamo per valorizzare il Tevere – conclude Montino -. Ne è un esempio la pista ciclabile che, lungo il fiume, arriva a Parco Leonardo. Con i fondi della città metropolitana, arriveremo fino alla fiera di Roma. Poi, però, poi tocca alla Capitale completare il tratto che permetterà a chi parte da Roma di arrivare a Fiumicino, e viceversa, costeggiando il fiume e godendosi il suo magnifico ecosistema. Il Tevere, insomma, va messo all’ordine del giorno dell’agenda degli interventi. E il contratto firmato ieri ha esattamente questo scopo”.

Zingaretti: “Sarà uno strumento indispensabile”

Uno strumento indispensabile per programmare azioni concrete in tema di tutela e cura dei nostri fiumi e dell’ambiente più in generale” l’ha definito Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. “La firma – spiega – arriva alla fine di un lungo processo che ci ha visti coinvolti in prima persona, sin dal nostro insediamento con l’istituzione di un Ufficio di Scopo per i Contratti di Fiume e Piccoli Comuni, in un percorso nel quale abbiamo promosso bandi, progetti di educazione ambientale, ma anche opere dal carattere del tutto innovativo come le barriere per intercettare i rifiuti lungo i corsi d’acqua. Una lunga serie di azioni per un investimento complessivo di quasi 4 milioni di euro che intendiamo replicare e allargare anche a nuovi siti, laddove possibile e ci sia necessità”.

“Tra le azioni più significative – ricorda il governatore – c’è sicuramente il progetto delle ‘barriere’ che ci ha permesso di intercettare i rifiuti galleggianti presenti nei fiumi Tevere e Aniene, costituiti principalmente da materiale plastico, prima del loro naturale arrivo nelle acque marine. In circa un anno e mezzo abbiamo raccolto 8 tonnellate di rifiuti. La nostra attenzione è stata rivolta anche alla manutenzione straordinaria del Tevere, tra Roma e Fiumicino, nel tratto che da Castel Giubileo conduce a Ponte Marconi e ancora da Ponte Marconi a Mezzocammino, con investimenti per oltre 2 milioni di euro. Abbiamo avviato la bonifica dell’area limitrofa al Monte Antenne e iniziato la rimozione dei troppi relitti che per anni hanno inquinato dal punto di vista ambientale e paesaggistico il fiume della Capitale”.

“La delibera approvata – aggiunge la responsabile dell’Ufficio di Scopo Piccoli Comuni e Contratti di Fiume della Regione Lazio, Cristiana Avenali – è un ulteriore passo in avanti che ci permetterà di replicare progetti già sperimentati con successo, ma anche di avviarne altri come quelli che prevedono la piantumazione di nuovi alberi lungo la sponda del Tevere, la prevenzione delle morie ittiche in coordinamento con tutti i soggetti coinvolti. Importante sarà anche individuare i relitti ancora presenti nel Tevere o in altri corsi d’acqua e provvedere, con l’aiuto della Capitaneria di Porto e delle diverse Autorità competenti, alla loro definitiva rimozione”.

“Sono convinta da sempre che quando parliamo di temi ambientali e legati alla nostra salute la differenza la facciano le azioni che si mettono in campo ed è per questo che ho voluto caratterizzare il mio lavoro per i contratti di Fiume in questo modo. Inoltre quest’ultimi ci permettono davvero di raccogliere la sfida della partecipazione, di una reale partecipazione larga e diffusa e nel solco delle sfide europee. Ringrazio, infine, il presidente Zingaretti per la sensibilità dimostrata nei confronti di questi temi, che si è tradotta nel tempo in un impegno economico costante e in una programmazione sempre di più ampio respiro, partivamo dal nulla ed ora siamo una eccellenza in Italia, e arrivano a compimento ben 8 contratti di fiume, lago foce coste in settimana, in un momento cruciale per costruire un futuro di sostenibilità”.

(Il Faro online)