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Viadotto di via dell’aeroporto, pezzi di intonaco si staccano e precipitano a terra: è caos

4 settembre 2022 | 11:27
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Viadotto di via dell’aeroporto, pezzi di intonaco si staccano e precipitano a terra: è caos

Montino: “Calcinacci dal viadotto di via dell’Aeroporto: predisposta nuova viabilità, ma Anas si sbrighi a iniziare i lavori”. L’allarme lanciato da un’inchiesta del Faro online nel 2016

Fiumicino – Notte di caos per la viabilità a Fiumicino. A causa del distaccamento di due pezzi di intonaco dalla struttura del viadotto di via dell’aeroporto, la circolazione è stata bloccata. In azione le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Misericordia.

Il problema riguarda la parte sottostante del viadotto, ora in parte off limits, viadotto che comunque resta aperto alla circolazione in entrambi le direzioni, verso Ostia e verso l’aeroporto.

Via Alessandro Marchetti è fruibile per scendere su viale del Lago di Traiano, che a sua volta è diventata a doppio senso di marcia, com’era una volta.

Preoccupato il sindaco Esterino Montino: “A causa della caduta di calcinacci e di pezzi di cemento dal viadotto di via dell’Aeroporto sul corridoio C5 – ha detto – dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco, nel tardo pomeriggio di ieri siamo stati costretti a chiudere il secondo tratto del Corridoio in uscita dalla città”.

“Il viadotto, com’è noto, continua ad avere problemi di carattere strutturale per i quali è in programma che venga demolito e rifatto – ricorda il sindaco -. I lavori, in questo senso, non sono ancora iniziati. Ma in questa fase Anas avrebbe dovuto e deve garantire il funzionamento in sicurezza. Anas è in grave ritardo, nonostante il Comune ormai da anni abbia previsto la viabilità alternativa, proprio in vista dell’intervento sul viadotto. Stiamo parlando della strada principale che dall’aeroporto va a Ostia e viceversa con un flusso di 3500 auto all’ora nei momenti di punta. Non è chiaro cosa si stia aspettando e quali siano i reali programmi di Anas”.

“Purtroppo avremo una grave ricaduta sul traffico – sottolinea Montino -. Mi auguro che si attivi un pronto intervento di Anas per evitare ulteriori cadute di materiale sul Corridoio o su altri tratti e ci si sbrighi a dare il via all’intervento definitivo”.
“Più volte abbiamo sollecitato l’intervento – aggiunge -, e anche con Adr avevamo concordato la realizzazione di una rotatoria che avrebbe aumentato i livelli di sicurezza in prossimità della vecchia stazione di Porto. Ma anche su quello registriamo ritardi”.

Il cambio di viabilità

“Intanto la viabilità cambia in questo modo – spiega -: il Corridoio C5 rimarrà chiuso; via del Lago di Traiano sarà a doppio senso di marcia nel tratto che va da Coccia di Morto fino alla rotonda di via Carlo del Prete che permette di raggiungere l’aeroporto; da Via Portuense non si potrà andare in direzione Via Lago di Traiano; i veicoli che arrivano da Parco Leonardo su via del Lago di Traiano hanno l’obbligo di imboccare la rotatoria all’ intersezione con Via Carlo del Prete per andare verso Coccia di Morto o vero l’aeroporto”.

“La Polizia Locale e l’assessorato ai Lavori Pubblici stanno predisponendo transenne e segnaletiche per indicare questa nuova viabilità che ci auguriamo sia davvero transitoria – conclude -. Raccomando, comunque, massima prudenza”.

L’allarme lanciato per primi da un’inchiesta del Faro online nel 2016

#fiumicino, cemento sbriciolato, ruggine e ferri scoperti sotto il viadotto dell’Aeroporto

Luciano Ciocchetti (Fdi): “Governo e Anas non possono ancora fare finta di nulla”

“Ancora una volta il viadotto di via dell’Aeroporto subisce restrizioni di viabilità per la caduta di pezzi di intonaco. E qui rientriamo nel rimbalzo di competenze e nei ritardo nei lavori urgenti da fare. È un’arteria dove transitano 3500 veicoli l’ora e che collega Ostia, Isola Sacra, Fiumicino e l’aeroporto internazionale (mobilità già resa difficile dall’annoso problema del Ponte della Scafa). La mancanza di interventi strutturali e definitivi ma anche di quelli di manutenzione rende la vita della gente, in particolare di Fiumicino, sempre più complicata. Ieri sera il capogruppo di Fdi Stefano Costa mi ha informato di questa vicenda. Dobbiamo richiedere ad Anas, a cui la Regione Lazio ha lasciato la gestione dell’arteria, di intervenire immediatamente, verificare le condizioni del viadotto, fare manutenzione e contemporaneamente avviare i lavori del nuovo viadotto. Caro governo, cara Anas è urgente”.

Coronas (F.I.): “Viadotto di via dell’aeroporto, basta rimpalli di responsabilità, Si agisca subito”

“Il rimpallo di responsabilità che ha portato ad un nuovo allarme sullo stato del viadotto di via dell’aeroporto è francamente inaccettabile”. A parlare è Alessio Coronas, capogruppo di Forza Italia al Comune di Fiumicino.
“Sono anni – prosegue – che Comune di Fiumicino, Astral prima e Anas poi lasciano che le cose vadano avanti senza intervenire. Dopo l’allarme lanciato da un’inchiesta del Faro online nel 2016 qualcosa si mosse, ma poi tutto si è fermato. Io stesso nel 2018 presentai un’interrogazione sul tema, proprio per sottolineare la lentezza rispetto alle soluzioni da adottare.

Oggi siamo nel 2022, e il problema è rimasto tale. Non c’è da meravigliarsi se l’economia italiana, e in particolare di Fiumicino, stenti a decollare; con questi tempi di reazione non andiamo da nessuna parte. E, cosa grave, da un lato si mettono a rischio i cittadini, dall’altro aumentano i costi di intervento.
Spero – conclude Coronas – che il campanello d’allarme di oggi sia quello giusto per svegliare burocrati e politici che hanno responsabilità amministrative, ad ogni livello”.

Feola e Fata (FdI): “Il viadotto pericolante da anni, dobbiamo aspettarci il peggio?”

“Il crollo di alcuni pezzi di calcinacci dal viadotto dell’aeroporto ha destato nuovamente preoccupazione tra i cittadini che si interrogano su quanto sia sicuro proseguire senza una demolizione e ricostruzione di un viadotto che è sempre più protagonista del transito importante di mezzi”. A parlare sono Roberto Feola e Patrizia Fata, esponenti del circolo territoriale Patria e Libertà – 4 Aprile 1992 di Fratelli d’Italia a Fiumicino, che aggiungono: “Come già denunciato già in passato dal nostro partito e da esponenti come Anselmo Tomaino, sono passati 4 anni di nulla dalla conferenza dei servizi e successiva conferenza stampa di Regione e Comune nella quale si parlava di emergenza totale, chiusura immediata e 40 giorni per costruire d’urgenza la viabilità alternativa al viadotto di via dell’aeroporto, prossimo all’abbattimento”.

“Tra silenzio da parte delle Istituzioni, mancate responsabilità politiche dei ritardi di apertura di cantieri e mancata pressione per far sì che quel progetto di Anas si potesse realizzare, l’unica cosa certa è che il tempo passa inesorabile in un viadotto che presenta chiari cedimenti strutturali. Auspichiamo che Amministrazione, Regione e Anas possano riaprire quanto prima ad una trattativa che in brevissimo tempo possa garantire la sicurezza di tutti, magari senza aspettare la conclusione della già avviata campagna elettorale sul territorio”, concludono.

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