Termovalorizzatore a Roma: la Lega chiede più chiarezza, il M5S promette battaglia

1 dicembre 2022 | 19:54
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Termovalorizzatore a Roma: la Lega chiede più chiarezza, il M5S promette battaglia

Il Pd plaude al sindaco della Capitale, il M5S insorge: “Gualtieri va avanti con inceneritore? Nostra opposizione con proposte alternative altrettanto determinata”

Roma – Il Giubileo sarà senza termovalorizzatore, i cui lavori, secondo il cronoprogramma presentato dal sindaco Gualtieri dovrebbero iniziare nella primavera del 2024 (leggi qui). Sul progetto presentato in Campidoglio, il Pd plaude al suo sindaco: “Il termovalorizzatore sarà operativo entro l’estate del 2026, forse anche prima. Ringrazio Gualtieri per lo straordinari lavoro che sta portando avanti sul tema dei rifiuti, investendo tempo e risorse. Roma ha bisogno di impianti moderni e di essere autonoma con tecnologie di ultima generazione e quindi che tutelano l’ambiente. Per troppi decenni abbiamo ‘esportato’ rifiuti impoverendo i romani e danneggiando l’ambiente. E’ ora di dare al futuro una soluzione definitiva e responsabile, cosa che stiamo facendo con impegno e serietà”, dice il consigliere capitolino Dem Mariano Angelucci, Presidente della Commissione Turismo di Roma Capitale.

Un plauso al primo cittadino arriva anche dal capogruppo della Lista Civica Gualtieri Sindaco, Giorgio Trabucco, che afferma: “Gualtieri ha confermato il cronoprogramma per la realizzazione del termovalorizzatore da 600 mila tonnellate che verrà costruito sul terreno di circa 10 ettari a Santa Palomba. Abbiamo quindi visto la presentazione della procedura di manifestazione di interesse, aperta a soggetti sia pubblici che privati, per un’opera che sarà pronta entro il 2026. Il termovalorizzatore è l’unica soluzione per superare finalmente il problema dei rifiuti nella nostra città, senza di esso saremmo costretti a continuare a spedire il tutto fuori Roma ancora per anni e anni, con costi ingenti e imbarazzanti problematiche ad esso collegate. Bisognava prendere in mano la situazione con risposte concrete e convincenti, per fortuna Roma adesso è in buone mani”.

Termovalorizzatore a Roma, Gualtieri dà il via all’iter di costruzione: tempi e costi

Aria diversa soffia invece dai banchi dell’opposizione, con la Lega che chiede maggiore chiarezza: “Siamo sempre stati favorevoli al termovalorizzatore, e l’auspicio è che adesso si proceda senza indugi per mettere fine all’emergenza rifiuti di Roma. Approviamo dunque l’operato del Sindaco e siamo certi che, grazie anche alla collaborazione del ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, che incontrerà il Primo cittadino della Capitale la prossima settimana, la città otterrà buoni risultati. Ma il Campidoglio agisca con trasparenza e chiarisca in merito al sospetto di speculazioni sul prezzo dei terreni di Santa Palomba, acquistati da Ama a 7,5 milioni di euro appunto per realizzare il termovalorizzatore, argomenti sui quali la Lega ha depositato due interrogazioni che non hanno ancora ricevuto risposta”, il commento del capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori e del segretario romano Davide Bordoni.

Il M5S invece promette battaglie: “Gualtieri ha reso chiara e definitiva, come se ce ne fosse stato bisogno, la sua intenzione di andare avanti con il progetto dell’inceneritore. A farsi carico delle sue decisioni anacronistiche e dannose per l’ambiente sarà il territorio di Santa Palomba, come già ampiamente previsto. Un segreto di Pulcinella che questa maggioranza ha cercato a lungo di non nominare. La brutta impresa dell’inceneritore, ricordiamolo, è iniziata malissimo: è un’idea anti-europea, troppo grande per le necessità della città, che ha fatto cadere un Governo e che ha creato grossa confusione anche nel Pd regionale. Persino sui terreni acquistati da Ama sono emerse consulenze e intermediazioni poco chiare; senza parlare del fatto che avrebbe dovuto essere tutto pronto per il Giubileo, e invece non si vedrà luce prima del 2026”, si legge in una nota congiunta i gruppi consiliari in Campidoglio M5S e Lista Civica Raggi Ecologia e Innovazione, che prosegue: “Possiamo solo immaginare come continuerà. Nonostante tutto questo, Gualtieri ha deciso di proseguire, a testa bassa e con i paraocchi. L’opposizione del Movimento 5 Stelle e della Lista civica Virginia Raggi non sarà meno forte e determinata, ma avrà una marcia in più rispetto al sindaco: ascolterà la volontà del territorio e preparerà la sua proposta strutturata e alternativa, anche sulla base del lavoro fatto col Piano industriale di Ama”.

“Provo solo delusione e rabbia nell’assistere al completo svilimento dell’Assemblea Capitolina”, le parole di Marco Di Stefano, capogruppo Udc-Forza Italia in Campidoglio. “Oggi durante la seduta assembleare, la maggioranza ha sospeso per un’ora i lavori per consentire ai consiglieri comunali di assistere a una conferenza stampa del Sindaco Gualtieri e dell’assessore Alfonsi sul piano dei rifiuti, e in particolare sull’area individuata dall’Ama per la realizzazione del termovalorizzatore; tutto questo mentre i consiglieri di opposizione attendono da mesi che il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente vengano in Aula Giulio Cesare a rispondere alle loro interrogazioni proprio sul tema dei rifiuti e su Ama, da cui emergono numerose criticità che oggi sono state oggetto di trattazione in conferenza stampa. Abbiamo ripetutamente chiesto di darci spiegazioni sulle scellerate spese del Presidente di Ama Daniele Pace, relative alle assunzioni di diversi dirigenti senza un minimo di rispetto per le regole. E abbiamo chiesto delucidazioni sull’incauto acquisto del terreno di Santa Palomba da parte dell’Ama, avendo avuto notizia di offerte straordinariamente inferiori, ma non abbiamo mai avuto riscontri”.

“Oggi di questi argomenti si è parlato non in Aula ma in conferenza stampa – aggiunge Di Stefano – Da questa però, tra tanti dubbi irrisolti, l’unica notizia che emerge è che il termovalorizzatore terminerà dopo il Giubileo. Ci chiediamo dunque che senso abbia l’attuazione di questo piano rifiuti da parte di Roberto Gualtieri in qualità di commissario per il Giubileo, se nel 2025 la questione sarà ancora irrisolta e il termovalorizzatore non sarà ancora pronto”.

“Gualtieri e Alfonsi, intanto – conclude Di Stefano – fuggono dall’Assemblea Capitolina e costringono i consiglieri comunali a infiltrarsi tra decine e decine di giornalisti per trovare le risposte alle loro domande. Questa è sicuramente una delle pagine più sconcertanti della storia del Consiglio comunale di Roma, culla di democrazia e civiltà. Forse tutti noi consiglieri di opposizione dovremo acquisire un tesserino di giornalista per avere accesso alle notizie e raccontare alla città e a chi ci ha scelto per rappresentarlo cosa nasconde questa maggioranza”.

“Un inceneritore utile solo ad impedire l’aumento della raccolta differenziata, proseguendo il pessimo lavoro della Giunta Raggi, e ad aumentare le tasse dei cittadini, con il risultato di impattare dannosamente sullo spazio circostante sia in termini di vivibilità che di sostenibilità ambientale. Questo non riguarda esclusivamente gli usi da fantascienza proposti nel progetto sulla cattura del carbonio, ma anche e soprattutto le diossine che l’inceneritore produrrebbe. Inoltre, Ama acquisendo i terreni rischia di contraddire le norme, anche di livello UE, sia in termini di rispetto delle leggi sulla concorrenza che del codice appalti. Resta da capire cosa si farà per ridurre il problema dei rifiuti a Roma, nelle more della tutt’altro che auspicabile realizzazione dell’inceneritore. Stesso approccio grossolano e insostenibile riguarda poi i due impianti di biogas di Cesano e Casal Selce”, affermano il consigliere Marco Cacciatore (Europa Verde) Presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti Regione Lazio e il consigliere capitolino di Europa Verde Ecologista Nando Bonessio.

“Abbiamo consegnato al Sindaco le nostre proposte basate su numeri, tempi e costi, nel rispetto delle norme che dal 2018 – dal pacchetto sull’Economia Circolare dell’UE al Testo Unico Ambientale, così come faceva anche in parte il Piano Rifiuti regionale – puntano al recupero materia e al compostaggio aerobico, su impianti a minimo impatto, ridotti, diffusi e pubblici. In questo modo si evita di cadere nelle solite e prevaricanti logiche di profitto e di mettere in autosufficienza Roma. Continueremo a promuoverle sul territorio e a presentare le nostre ragioni, non quelle di chi sa solo opporsi, ma quelle di chi propone alternative migliori, molto più efficaci in termini di tempi e costi oltre che ambientali”, concludono Cacciatore e Bonessio.

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