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D’Amato presenta il suo programma: “Puntiamo su sanità e reddito di formazione per innovare il Lazio”

11 gennaio 2023 | 19:04
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D’Amato presenta il suo programma: “Puntiamo su sanità e reddito di formazione per innovare il Lazio”

“Così come ho affrontato il Covid, voglio affrontare i problemi quotidiani della nostra Regione” Dalle comunità energetiche nei comuni del Lazio all’emergenza sulle morti in strada, tutti temi su cui D’Amato fonda il suo programma

Roma – “Vogliamo rendere più facile la vita ai cittadini del Lazio: abbiamo il dovere di dare risposte chiare e concrete a cittadini, famiglie ed imprese”. Alessio D’Amato, candidato alla Presidenza della Regione Lazio, presenta ufficialmente il suo programma. Al voto manca un mese e per annunciare i punti su cui intende fondare il suo governo, l’assessore regionale alla Sanità uscente sceglie la sala Luiss Enlabs, piena di sostenitori, giornalisti ma anche politici di primo livello. Tra questi spiccano Nicola Zingaretti, governatore del Lazio uscente, e l’ex ministro Andrea Orlando. Dopo la debacle dei dem al voto di settembre scorso, ora si respira aria di ottimismo in vista delle elezioni del 12 e 13 febbraio, in una giornata condita da sorrisi e abbracci. In effetti, non appena si entra in sala, si nota subito il maxi schermo in cui viene proiettato lo slogan “Per un futuro semplice”, oltre che il programma completo in formato rivista, in modo che tutti possano leggerlo nel dettaglio.

Non manca tuttavia la pressione, dato che chi guiderà il Lazio dovrà far fronte alla difficile realtà di tutti i giorni. Lo sa bene D’Amato, che non si sottrae alla realtà dei problemi quotidiani: “In questo momento – sottolinea – c’è un forte senso di smarrimento, non solo nel Lazio ma in tutta l’Italia: la crisi economica, le difficoltà delle famiglie, l’aumento delle disuguaglianze sociali. Così come ho affrontato il Covid, voglio affrontare i problemi quotidiani della nostra Regione andando al governo”.

Numerosi applausi convinti fanno da pause durante il suo discorso, quest’ultimo passionale e deciso. Non mancano inoltre parole di riconoscenza verso chi oggi lo sostiene ed appelli agli elettori: “Ringrazio tutti i partiti che oggi mi sostengono, che hanno reso possibile questa coalizione riformista e progressista. Siamo i primi a presentare un programma in maniera così organica e puntuale, con numeri e cifre precisi. Questo perché abbiamo le idee chiave su ciò che serve alla nostra Regione” – dice un tronfio D’Amato, forte del sostegno di Pd e Terzo Polo nonostante le aperture al M5S di questi ultimi giorni. (leggi qui)  “L’obiettivo della coalizione – specifica – è quello di innovare nella continuità, quest’ultima un valore sia economico che amministrativo. Chiedo dunque agli elettori di valutare obiettivamente proposte e contenuti”. In effetti non mancano stoccate ai suoi avversari, in particolare sul tema a lui tanto caro: la sanità. “Sono serviti 10 anni per uscire da una gestione della sanità che ha provocato disastri.  A causa del blocco del turnover, 12mila operatori sociosanitari sono stati allontanati” tuona D’Amato. A proposito di salute, l’assessore  spera che anche gli altri candidati alla Pisana condividano con lui la “Cittadella europea della salute” presso l’ex ospedale Forlanini.

D’Amato insiste sul programma e lo fa per tutto il comizio: “Il nostro programma si basa su 3 assi fondamentali: la concretezza, la riduzione delle disuguaglianze e la visione del Lazio al centro dell’Europa” – quest’ultima ricordando l’importanza geografica del Lazio, posizionata al centro del “Vecchio Continente”.

E’ qui, tuttavia, che la pandemia torna al centro dei discorsi di D’Amato, essendone stato protagonista in prima linea da un punto di vista politico-amministrativo: “Il Covid mi ha insegnato ad essere più concreto. Ho capito che non c’è bisogno di generiche promesse, ma è necessario spiegare bene cosa vogliamo fare, con che risorsi e con quali tempi. La concretezza – specifica – è un requisito fondamentale per chi intende governare questa Regione: il Lazio ha gli stessi abitanti della Danimarca ed è la seconda per ricchezza in Italia”. Cosa intende dire con ciò? Il candidato alla Pisana cita Roma, dato che “Un Paese non può essere forte se la sua Capitale non ne rappresenta la forza trainanti”, riferendosi al Giubileo 2025 e alla candidatura per Expo 2030.

Per ciò che riguarda le disuguaglianze sociali, argomento che è sembrato essere molto a cuore a D’Amato ed ai suoi sostenitori durante il comizio, si dichiara contrario al progetto di autonomia differenziata presentato da Calderoli. Questo in quanto “aumenta le differenze tra ricchi e poveri sia da un punto di vista fiscale che di spesa storica, dato che la riforma premierebbe chi è già avanti e punirebbe ancora di più chi è indietro”. Prende come riferimento il trasporto pubblico di Roma che “dispone, in proporzione, di risorse inferiori rispetto ad altre città”.

Annunciati quindi i 4 provvedimenti bandiera che saranno attuati dall’eventuale Amministrazione a guida D’Amato. Il primo è il “reddito di formazione”, ovvero un’indennità di 800 euro al mese da destinare a disoccupati, giovani in cerca del primo impiego, donne con figli a carico in cerca di ricollocamento, a persone in condizione di temporanea difficoltà, a lavoratori e lavoratrici in difficoltà di fronte alle crisi e alle trasformazioni economiche in atto. Condizione necessaria, tuttavia, dovrà essere la partecipazione ai corsi di formazione. “Questa misura è stata pensata, spiega D’Amato, non solo perché il tema del lavoro è centrale, ma soprattutto perché sta aumentando in maniera preoccupante il numero di quelle persone che né studiano né lavorano” (i cosiddetti “Neet”).

Si è soffermato poi sul capitolo del digitale, tramite un progetto chiamato “LazioImpresa 4.0”. “Il Lazio – spiega – è uno dei motori a livello nazionale. Ora la sfida è favorire la trasformazione delle piccole e medie imprese, accompagnandole verso chi produce tecnologia, in un processo di transizione verde e digitale”. Il progetto sarebbe finanziato con i fondi del Pnrr, “17 miliardi per progetti complementari a quelli europei” specifica.

Altra novità, su cui D’Amato punta molto, è il trasporto pubblico gratuito per gli under 25 e gli over 70, cioè una misura di contrasto al caro vita: “Dobbiamo seguire l’esempio di alcune grandi realtà europee. I mezzi gratis sono necessari per supportare l’autonomia dei cittadini coinvolti, ridurre il traffico e garantire il diritto allo studio dei più giovani”.  Spazio anche per il progetto “100 comunità energetiche in 100 comuni”, ovvero un progetto volto alla produzione di energia rinnovabile, che possa garantire almeno una comunità energetica in ognuno dei 378 comuni del Lazio. “Il caro energia è un tema serio, che colpisce il tessuto economico e produttivo. – afferma un preoccupato D’Amato – Vogliamo che il progetto sia a zero burocrazia: associazioni, amministratori, imprese e cittadini in grado di auto produrre e condividere energie con fondi sostenibili”.

D’Amato chiude l’elenco dei programmi con uno dei temi che stanno toccando sempre più da vicino i romani e tutti i cittadini del Lazio: l’emergenza mortalità sulle strade, tema toccato anche dal Capo dello Stato Sergio Mattarella nel discorso di fine anno.  “Nel 2021 si sono verificati nel Lazio 17.486 incidenti stradali che hanno causato la morte di 288 persone e il ferimento di altre 23.048. Al governo avvieremo il “Lazio strade sicure”, con cui riqualificheremo le strade e faremo campagna di sensibilizzazione nelle scuole” assicura.  “Andiamo a vincere le elezioni!” è il monito con cui chiude il comizio, prima di lasciarsi andare agli scatti dei fotografi, ad abbracci e selfie con sostenitori e a complimenti vari.

“Nessuna possibilità di accordo con il M5S”

A margine dell’evento, D’Amato chiude definitivamente la porta al Movimento 5 Stelle: “Nessuna possibilità di accordo con il Movimento 5 stelle. Io non escludo mai nulla, tanto meno una alleanza in extremis con il M5S. Anche se in questi casi sono molto realista e molto pragmatico. Questa narrazione che senza il M5s non si vince è una narrazione che non condivido perché già nel 2018 abbiamo vinto contro il M5S e centrodestra”.

“Abbiamo sempre dichiarato che le porte rimangono aperte ma adesso si apre una nuova fase, quella del confronto elettorale e del confronto sui programmi. I cittadini devo scegliere sulla base del programma che ogni forza politica presenterà. Il nostro è il primo che è stato presentato e penso che si possano cogliere degli aspetti molto importanti anche per l’elettorato dei Cinque stelle”, aggiunge D’Amato che precisa: “Se ci presentiamo come competitor dobbiamo rendere conto agli elettori anche, non è che si possono fare tante parti in commedia. Però, da parte mia li abbiamo in giunta adesso con due assessori, quindi non vedo elementi di ostilità”.

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