Tor San Lorenzo terra di nessuno: i commercianti chiedono aiuto alle guardie giurate

Ardea – Anno nuovo, stessi problemi. Gli episodi di criminalità che negli ultimi mesi hanno colpito i negozi della cittadina rutula sembrano non cessare tanto che i piccoli commercianti e titolari di attività di Tor San Lorenzo, sul litorale di Ardea, abbiano assoldato guardie private di cooperative di vigilanza. Una situazione piuttosto anomale per un paese – una volta tranquillo – dell’Europa del terzo millennio.

Eppure questo è quello che sta accadendo su viale San Lorenzo, via centrale della frazione di Ardea, dove i commercianti, stanchi di subire angherie, furti  rapine e corrono ai ripari per evitare anche quella che oramai è definita mala movida: persone, a tutte le ore del giorno e della notte, spesso ubriache o sotto effetto di qualche sostanza, infastidiscono i clienti e i residenti con urla e schiamazzi. 

Ad andarci di mezzo sono soprattutto i negozianti, costretti ad una spesa enorme (quale il costo della vigilanza privata) che in un paese che si definisce civile dovrebbe essere svolto dalle forze dell’ordine, già stipendiate dalle tasse dei cittadini. La situazione a Tor San Lorenzo è critica, tanto che i commercianti hanno fatto appello alle Istituzioni. Un appello accolto dal senatore Bruno Astorre che ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla questione (leggi qui).

E mentre si attende una risposta dal Viminale, i commercianti continuano a lamentare anche l’assenza da parte delle forze dell’ordine. Ma se via San Lorenzo, che è una delle strade centrali, piange, la periferia ed il lungomare di certo non ridono visti gli ultimi avvenimenti come incendi dolosi di barche e auto (leggi qui). “Vogliamo che le forze dell’ordine siano presenti!”, il grido dei commercianti.

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