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La Roma-Lido (di nuovo) tra le peggiori linee d’Italia: il report di Legambiente

22 febbraio 2023 | 13:31
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La Roma-Lido (di nuovo) tra le peggiori linee d’Italia: il report di Legambiente

Il Lazio seconda Regione per numero di corse: è il fanalino di coda per gli investimenti regionali con appena lo 0,1% del bilancio dedicato al trasporto

Roma – Presentato il nuovo rapporto Pendolaria di Legambiente: Lazio seconda Regione per numero di corse dei treni che nel 2021 sono state 1607 (941 Trenitalia e 666 Atac/Cotral), seconda per numero totale di treni con 260 convogli di 17,3 anni di età media (poco sopra la media nazionale di 15,3) con differenze clamorose che emergono tra le flotte Atac/Cotral (di Roma Lido e Roma Nord) oltre 33 anni medi di età, e quelli Trenitalia di 12 anni in media. Record positivo assoluto del Lazio è quello per la minor percentuale di ferrovie a binario unico: sono 1.008 km le ferrovie doppio binario (dato migliore nazionale) e 348 km quelle a binario unico. Record negativo invece il dato sugli investimenti dal bilancio regionale che se Italia sono stati mediamente per il 2021, pari allo 0,57%, nel Lazio sono di appena dello 0,10% del bilancio (penultima Regione) pari a soli 27,7 mln di stanziamenti per il materiale rotabile e 0 per i servizi.

“Per la transizione ecologica del Lazio nell’ambito del trasporto pubblico, si devono realizzare velocemente tutti i progetti finanziati e molto molto altro – dichiara Roberto Scacchi presiedente di Legambiente Lazio -, dalla Regione sono ancora troppo scarse le risorse, e chiediamo al nuovo governo di investire per i pendolari del Lazio almeno l’1% del bilancio regionale. Dai prolungamenti delle metro alle ulteriori linee di tram romani, dai potenziamenti delle FL alla riapertura delle ferrovie dismesse, fino alla riduzione drastica dei tempi di attesa alle stazioni, una poderosa cura del ferro della Capitale e dell’intera Regione è nodo cruciale per il miglioramento della qualità della vita ed elemento imprescindibile se si vuole trasformare Roma con il suo disastro totale del trasporto pubblico, in una capitale europea moderna, con aria pulita, trasporto pubblico all’avanguardia e senza la tenaglia delle auto a invadere ogni spazio urbano”.

Sul fronte dei progetti e delle infrastrutture, lo studio di Legambiente analizza tutto ciò che è in campo grazie a fondi regionali e PNRR, i progetti con finanziamenti ancora parziali e quelli senza finanziamenti, il tutto per tracciare un quadro della situazione attuale, nel confronto con uno scenario al 2030.

Tra i progetti da realizzare per i Treni Regionali c’è il quadruplicamento della Capannelle-Ciampino che, a fronte di un costo pari a 255 mln di €, è stato finanziato per 229 mln, per permettere alle Ferrovie FL4 Roma Castelli e FL8 Roma Nettuno la possibilità di aumento della frequenza oggi a 60 minuti, da portare a 15, così come sulla FL2 Roma Tivoli da portare sempre da 60 a 15 minuti di intervallo attraverso il raddoppio in corso verso Guidonia e poi nel potenziamento di tutta la tratta, incluse le fermate più periferiche verso l’Abruzzo. Sul fronte delle Ferrovie Dismesse che l’associazione chiede di riattivare continuano ad essere presenti la Priverno-Terracina, tratta di 17,5 km chiusa nel 2012 per una frana, la Orte-Capranica-Civitavecchia e la Parco Leonardo-Fiumicino, dismissione folle del 2000 per 5,8 km di tracciato che fa di Fiumicino la più grande città del Lazio senza un treno.

Sui Treni Regionali Romani il nodo resta quello della chiusura a Nord dell’anello ferroviario e nuova stazione Foro Italico, il tutto finanziato oggi con 284 mln a fronte dei 904 necessari, ma anche quello per la nuova Stazione Pigneto. E poi i progetti per la Roma Lido e la Roma Nord che anche quest’anno sono tra le 10 peggiori linee d’Italia, per un malfunzionamento evidente e totale a fronte di un passaggio di gestione da Atac a Cotral che non può non far bene: da PNRR e altri fondi arrivano ben 581.000.000 € per queste due tratte ma i disagi i  frequentatoricontinuano a essere evidenti e gli stanziamenti devono velocizzarne la rigenerazione.

Sulla Cura del Ferro a Roma e nuovi Tram della Capitale, da fondi PNRR sono previsti 626 mln € per la realizzazione dei Termini-Vaticano-Aurelio, Ponte Mammolo-Subaugusta, riapertura della linea Laziali-Giardinetti con prolungamenti a Termini e Tor Vergata, linea Tiburtina-Ponte Mammolo per 31,9 nuovi km di tranvie in uno scenario al 2030. Scenario complessivo che vede oggi Roma con 60,6 km di metro e 31 km di tram e una prospettiva di 107,4 km di metro e 62,9 di tram. Rimangono per ora senza fondi i tram Anagnina-Tor Vergata-Torre Angela di 6,5 km con un costo di  230 mln, il  tram Marconi-Subaugusta di 13,4 km  e 220 mln di €, il tram Angelico-Auditorium da 5,1 km e 60 mln € necessari, il tram Piazza Vittorio-Piazza Venezia da 2,7 km e 31 mln € ancora da stanziare.

Sul fronte delle Metropolitane di Roma, per la Metro C il PNRR stanzia 1,6 miliardi di € necessari; grande passo avanti per la Capitale, ma mancano ancora risorse per il completamento dell’intero tracciato, per il prolungamento della A Battistini-Monte Mario di 5,2 km sono necessarie risorse per 900 mln di cui solo 5,6 sono quelli stanziati; e per prolungamento della B Rebibbia-Casal Monastero di 2,8 km servono 700 mln, senza dimenticare la linea D. Per rilanciare le linee metropolitane e non basta il solo rinnovo del parco circolante ma bisogna mettere in campo una grande strategia per aumentare la frequenza delle Metro B, B1 e C, non all’altezza di un servizio pubblico metropolitano che dovrebbero prevedere tempi di attesa di 3 minuti e non 15 minuti, un intervallo di tempo ridicolo per una metropolitana e che invece dovrebbe essere il massimo di attesa per i treni della FL2, Roma NORD e Roma LIDO dove vanno garantiti convogli ogni 8-15 minuti.

Le importanti risorse che arrivano dall’Europa per la conversione ecologica dei trasporti, sono strategiche ed è fondamentale che se ne trovino per tutti i progetti in campo – commenta Amedeo Trolese della segreteria regionale di Legambiente – ma è altrettanto fondamentale che tutto ciò non si tramuti in un libro dei sogni, con percorsi a ostacoli infiniti e la percezione che niente stia cambiando. Continueremo ad essere vigili, insieme ai cittadini per monitorare l’andamento di questi grandi cantieri della transizione e chiediamo che si moltiplichino gli sforzi verso la realizzazione concreta di ferrovie, tram, metro, e quelli per un nuovo protagonismo pubblico in contrasto con quello che negli anni è sembrato uno strapotere decisionale delle aziende del trasporto sui progetti da fare o meno, agevolate dall’inerzia tecnico-amministrativa di Regione e Comune”.

Al link il rapporto nazionale Pendolaria 2023 completo

Ciocchetti (FdI): “Rocca e la nuova amministrazione regionale rilanceranno la Roma-Lido”

Ostia – “La tratta ferroviaria Roma – Lido conferma quella che ormai da molti anni sembra essere una sua prerogativa, essere tra le linee regionali peggiori d’Italia (leggi qui). La dimostrazione , semmai ce ne fosse bisogno, arriva dal dossier di Legambiente che certifica quello che migliaia di cittadini vivono quotidianamente sulla propria pelle: guasti ai treni, corse ridotte, tempi di attesa dilatati a dismisura, scarsa informazione agli utenti, e sovraffollamento”.  A dichiararlo in una nota stampa è il deputato di Fdi Luciano Ciocchetti.

“Complimenti a chi ha permesso di raggiungere questo triste primato – prosegue il Deputato – che non fa fare una bella figura né alla città di Roma né alla Regione Lazio, entrambe responsabili del disastro della Roma – Lido. Confido nel presidente Rocca e nella nuova amministrazione regionale per un progetto di riqualificazione e potenziamento dell’intera tratta. Basta annunci e promesse, è ora di voltare pagina anche sulle infrastrutture”.

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