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Lazio-Roma, le pagelle dei biancocelesti. Zaccagni imprendibile (7,5), Luis Alberto mago (7)

19 marzo 2023 | 20:55
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Lazio-Roma, le pagelle dei biancocelesti. Zaccagni imprendibile (7,5), Luis Alberto mago (7)

La Lazio esce vincitrice dal derby, replicando il risultato dell’andata quando Felipe Anderson stese la Roma. Questa volta è bastato un gol di Zaccagni a far gioire Sarri, che in attesa di Inter-Juventus agguanta il secondo posto a 52 punti

Roma – La Lazio esce vincitrice dal derby, replicando il risultato dell’andata quando Felipe Anderson stese la Roma. Questa volta è bastato un gol di Zaccagni a far gioire Sarri, che in attesa di Inter-Juventus agguanta il secondo posto a 52 punti.

Le pagelle

Provedel: 6.
Attento. 
Si pensava non dovesse nemmeno giocare a causa di un attacco influenzale, ma alla fine l’ex Spezia ce l’ha fatta. Non è stato quasi mai impegnato, ad eccezione della parata sul colpo di testa di Mancini. Dà sempre sicurezza alla difesa.

Marusic: 6,5
Tignoso.
Dalla sua parte aveva Spinazzola, in grande spolvero nelle ultime settimane.Ma il serbo riesce a contenerlo bene, impegnandosi più nella fase difensiva che in quella offensiva.

Romagnoli: 6,5
Leader
.
Uno dei tanti ex della gara. Il centrale biancoceleste ha dato il via alla sua carriera proprio con la maglia della Roma, con cui ha anche esordito tra i professionisti. Ma la sua passione per la Lazio non ha tardato a venir fuori, ed ora è anche maturato dal punto di vista calcistico. La sua gara diventa più semplice con l’uscita anticipata di Dybala e controlla bene sia Belotti che Abraham.

Casale: 6
Fortunato
.
Si è preso il posto in punta di piedi, senza parole fuori posto ma con grandi aspettative. L’ex Verona le sta ripagando e, insieme al suo compagno di reparto, non ha grosse difficoltà nel marcare le punte romaniste. La sua gara rischia di compromettersi quando butta la palla nella sua porta, ma il Var lo grazia.

Hysaj: 6,5
Propositivo.
Fatica a prendersi gli applausi dei tifosi, a causa di prestazioni molto altalenanti. Oggi tuttavia è sembrato in stato di grazia: sul gol di Zaccagni è decisivo e nel primo tempo serve un grande cross per Milinkovic.

Milinkovic Savic: 6
Concreto
.
La gara del serbo è priva di grandi giocate, come tocchi di suola o di tacco. Tuttavia l’espulsione di Ibanez parte da un suo scippo. Fa sentire i muscoli a centrocampo, sfruttando l’assenza di Matic.

Luis Alberto: 7
Mago.
Prova il tiro almeno in 3 occasioni, su una delle quali Rui Patricio si supera. Sul finale di gara manda al bar i difensori della Roma con una piroetta incredibile, come se avesse gli occhi dietro la schiena. Dopo le voci che vedevano ai ferri corti il rapporto con Sarri, lo spagnolo ormai è imprescindibile.

Cataldi: 6,5
Schermo.
Il ruolo del mediano è molto complicate: c’è chi deve rompere il gioco avversario, chi creare il proprio, chi entrambe. Il centrocampista romano rientra in quest’ultima categoria. Crescita esponenziale, se si pensa che qualche anno fa faticava a giocare in squadre di bassa classifica. Sarri non ha mai nascosto la sua stima per lui.

Zaccagni: 7,5.
Imprendibile.

Mancini va in crisi e si fa saltare tre volte, con l’ex Verona che già il primo tempo prova un gran tiro a giro. Veloce come un fulmine e scattante come una saetta, risulta imprendibile per la retroguardia romanista. Il gol è solo la ciliegina sulla torta di una grande partita, che gli permette di giocarsela con Immobile per il titolo di capocannoniere laziale. (Dall’81 Cancellieri: SV)

Pedro: 6,5
Freddo.
Il pallone non scotta mai quando lo porta, frutto di un’esperienza ad altissimi livelli che gli ha permesso di vincere tutto (nel vero senso della parola). Muove le gambe ad una velocità impressionante e non dà mai la sensazione di poter perdere il pallone. (Dall’88’ Basic: SV)

Felipe Anderson: 6,5
Delizia.
La Roma si chiude troppo in difesa ed il brasiliano, con i suoi dribbling, prova a scatenare il panico. Ci riesce nella ripresa, quando serve Zaccagni per il gol della vittoria.

All.Sarri: 7
Professore.
Fin dal primo minuto, la Lazio dà l’impressione di avere il controllo del match. L’espulsione di Ibanez facilita i piani, e dopo il gol di Zaccagni i biancocelesti soffrono in una sola occasione. Questo è anche merito del tecnico ex Napoli, che ha vinto 3 derby su 4 da quando siede sulla panchina laziale.

Foto: Twitter @OfficialSSLazio