World Cup Nuoto di Fondo, Paltrinieri: “Testo i punti di forza per il Mondiale”

20 maggio 2023 | 16:19
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World Cup Nuoto di Fondo, Paltrinieri: “Testo i punti di forza per il Mondiale”

Acerenza è secondo a Golfo Aranci. Gabrielleschi è terza nella prova femminile

Vento, pioggia e maltempo non fermano lo spettacolo. Le grandi firme griffano la seconda tappa di World Cup di Nuoto in Acque Libere a Golfo Aranci con il vicecampione olimpico della distanza Kristof Razovszky che si impone tra i maschi e la vicecampionessa iridata e campionessa europea Leonie Beck tra le femmine.

Arrivo in solitario per il magiaro, già leader del circuito lo scorso anno, che tocca in 1h47’17″6 con il campione europeo Domenico Acerenza a 2.5 secondi (1h47’20″1) e il tedesco Oliver Klemet, a quattro decimi dall’azzurro (1h47’20″5). Quarto l’eroe di casa Marcello Guidi a 4.5 secondi, mentre l’atteso Super Greg Paltrinieri è sesto con otto secondi di distacco dopo una gara d’attacco.

Sulla falsariga dei maschi, la gara femminile trova ancora una protagonista straniera:  la tedesca di “Roma” Leonie Beck, infatti, rompe gli indugi a due chilometri dalla fine e vince in solitario in 1h56’17″4, bissando il successo della prima tappa in Egitto a Soma Bay. Dietro alla ventiseienne di Augusta, che si allena con Fabrizio Antonelli al Centro Federale di Ostia insieme al gruppo di Paltrinieri ed Acerenza, le azzurre sono splendide protagoniste: seconda è Ginevra Taddeucci in 1h56’18″6, mentre completa il podio l’altra toscana Giulia Gabbrielleschi in 1’56’20″5, brava a precedere al tocco l’altra tedesca Lea Boy (1’56’20″6). Tredicesima la viceolimpionica Rachele Bruni staccata di trentanove secondi dalla vincitrice.

Le Dichiarazioni. “E’ stata una conferma importante per me questa gara – afferma soddisfatto Acerenza –  sentivo il calore del pubblico e volevo dimostrare di essere tra i protagonisti. Purtroppo nel finale non ne avevo molto ma importante era mettere davanti la mano al tedesco Klemet. Purtroppo Razovszky oggi era irraggiungibile. Siamo in un periodo di passaggio e stiamo lavorando duro. Il sabato di solito facciamo dieci chilometri e quindi questa gara era un po’ come un allenamento ad alta intensità. Ci ho provato ma alla fine va bene così resto tra i protagonisti a livello internazionale”.

Commento in chiaroscuro per il campione di tutto Gregorio Paltrinieri, che come sempre analizza lucidamente la prova: “E’ stata una gara particolare, avevo avuto qualche problema la scorsa settimana in Coppa Len e quindi ho provato a fare qualcosa di diverso. Oggi con la muta è andata meglio, ma ho fatto tanti errori tra cui saltare molti rifornimenti. Non stavo malissimo in gara, ma alla fine non sono riuscito a fare la selezione come lo scorso anno. La condizione non è brillante come giusto che sia. Capisco sempre meglio ciò che posso fare in queste prove, ma in ottica Mondiale sarà tutto completamente diverso. Il freddo non mi fa sentire bene l’acqua, mentre a Fukuoka avremmo acqua a trenta gradi. Oggi era la mia ultima gara prima del Mondiale, sto immagazzinando dati e capire dove posso migliorare e dove posso sviluppare i miei punti di forza”.

Dopo il secondo posto in Coppa Len a Piombino arriva un altro piazzamento importante per Ginevra Taddeucci, vicecampionessa europea della specialità: “Nonostante la pioggia e il tempo inclemente c’era tanto tifo sugli spalti e la gente ci incitava  – dichiara la ventiseienne fiorentina allieva di Giovanni Pistelli. Non solo al top della condizione e la muta e con l’acqua fredda non mi sono congeniali. Era difficile stare dietro Leonie, me l’aspettavo la sua azione. E’ difficile battere allo sprint una come lei. Ho cercato di prenderle la scia e chiudere al meglio”. Completa il podio in salsa toscana l’altra azzurra Giulia Gabbrielleschi: “Ho passato un periodo difficile e comunque il peggio è alle spalle. Ero concentrata e ho mantenuto la calma. Mi sto allenando molto dal punto di vista psicologico. Poi il calore del tifo sardo è stato speciale. Ci allenamo con Ginevra in collegiale e ci stimoliamo a vicenda. La Beck in questo momento è fortissima ed ha uno sprint eccezionale, ma questo posto mi soddisfa” chiosa la ventisettenne pistoiese preparata da Massimiliano Lombardi.

Le Gare. Nuvole basse e pioggerella fina accolgono gli atleti che in 87 prendono parte alla gara maschile. Acqua a 17.3 gradi e quindi muta obbligatoria per gli 86 partecipanti. Dario Verani, iridato della 25 km sul Lupa Lake a Budapest lo scorso anno, infatti rinuncia alla gara. Assente anche l’olimpionico della distanza Florian Wellbrock, uno dei favoriti alla vigilia. Sei giri del quadrilatero difronte la località sarda appena a sud della costa smeralda, con un ritmo gara intorno a 17 minuti a giro. Dopo un primo turno interlocutorio con il viecampione olimpico ungherese Kristof Razovszky  passa al comando, ma poi deve rintuzzare l’attacco della coppia d’oro azzurra con Paltrinieri e Acerenza che sgomitano al comando del secondo giro. A metà gara conduce ancora il terzetto con il magiaro che tocca primo in 52’19, e i due azzurri attaccati e seguiti a stretto giro da Marcello Guidi, cagliaritano ed eroe di casa. Nel gruppetto anche lo spagnolo Benito Garach e l’ungherese David Betlehem. Al sesto chilometro il forcing di Supergreg che rompe gli indugi e anima il gruppo dio testa sgranandolo. Acerenza tiene a due secondi, mentre Razovsky scivola al sesto posto a cinque secondi ultimo del gruppetto di testa. Dopo una botta sul viso si ritira uno dei favoriti ovvero il plurimedagliato in vasca e acque libere l’ucraino Mychajlo Romančuk.

Il gruppetto di sette uomini affronta l’ultimo giro con Razovsky che passa a condurre e il tedesco Oliver Klemet che chiude a sette secondi. Coperto ed in scia Paltrinieri aspetta il suo momento mettendosi ai piedi di Acerenza fiero scudiero al secondo posto. Si gioca la vittoria anche il terzo azzurro Guidi. Ad un chilometro dalla fine parte l’azione delm magiaro, unico con cuffia nel gruppo di testa. La nuotata è sciolta, dinamica, e la schiuma sui piedi è evidente. Acerenza e Paltrinieri provano a restare attaccati ma l’ungherese è d’acciaio e arriva fino alla fine in progressione.

La gara femminile vede subito la rinuncia dell’olimpionica in carica, la brasiliana Ana Marcela Cunha. Primi due giri interlocutori con le azzurre Gabbrielleschi e Taddeucci baldanzose a fare l’andatura. Dietro la tre volte iridata francese Muller, l’olimpionica olandese di Rio Sharon Van Rouwendaal che inizia il forcing a metà gara passando in testa in 57’32. Dietro incollata l’altra francese Caroline Laure Jouisse, campionessa europea della 25 km ad Ostia. A due giri dal termine doppia coppia in testa: alle francesi Muller e Jouisse si affiancano le azzurre Taddeucci e Gabbrielleschi. Appena staccate le due americane Weinstein e Twichell. A due chilometri dall’arrivo molla gli ormeggi la campionessa europa della distanza Leonie Beck che forza la mano e si mette a tirare con le coppie italiana e francese alle spalle. La ventiseienne di Augusta allenata da Fabrizio Antonelli non lascia più il comando, prende il cono finale in solitaria e chiude in testa con Taddeucci alle spalle e Gabbrielleschi che completa il podio.

Il Podio della 10 Km Maschile

Il Podio della 10 Km Femminile

(Fonte federnuoto.it)

Foto Andrea Masini/DBM

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